Ah, la nostalgia: che sensazione meravigliosa! Ma voi ve li ricordate i pomeriggi di fronte la TV? Certo che ve li ricordate, sono stati i protagonisti della nostra infanzia e adolescenza. Tra una partita di calcio e l’altra sapevamo dove volevamo tornare, ed era sul divano. Poco entusiasmante detta così, ma noi sappiamo che cosa implicasse quel momento. Maratone, programmi di ogni genere, Disney Channel, di tutto e di più. Gli show che guardavamo erano così tanti che facciamo fatica a ricordarli tutti. Li mischiavamo insieme uno dopo l’altro, e alla fine confondevamo il tutto. E’ difficile ricordare con certezza ognuna delle Serie Tv che sicuramente abbiamo visto, ma possiamo provarci. Di fronte a noi, una miriade di storie si facevano spazio nel nostro schermo. Alcune le abbiamo scelte per caso, altre le abbiamo ricercate con pazienza. In ognuno dei casi, il risultato era la nostra totale attenzione a ognuna delle loro puntate. E adesso? Non ce le ricordiamo neanche, un duro colpo per la nostra nostalgia. Ma noi siamo qui anche per rianimare la malinconia ricordando quindi quali fossero davvero le Serie Tv che, durante il 2010 e il 2015, più ci hanno tenuto compagnia. Sono ben cinque anni e, lo sapete già, in un lasso di tempo così ampio il materiale seriale è davvero vasto, proviamo quindi a fare una cernita scegliendo le Serie Tv che sicuramente facciamo fatica a ricordare, ma solo fino a questo momento. Vi basterà leggere il titolo, e sarete un fiume in piena di ricordi. Noi vi abbiamo avvisato.
“Ma come ho fatto a dimenticarla” sarà il vostro unico pensiero fisso, questa è una promessa. Da Life Bites a Lost Girl: ecco 8 Serie Tv andate in onda tra il 2010 e il 2015 che sicuramente non ricordate di aver visto!
The Secret Circle
The Secret Circle adesso non sembra dire molto, ma durante l’anno 2012 qualcosa la diceva eccome. Con a capo l’attrice Britt Robertson, la serie creava l’incastro perfetto tra il teen drama e la magia. Certo, non stiamo gridando al miracolo delle Serie Tv, ma quanto a intrattenimento The Secret Circle sapeva il fatto suo, e questo perché è stato in grado di unire tutti i cliché della maggior parte dei prodotti americani adolescenziali che tanto in quegli anni andavano di moda. La protagonista è infatti un’adolescente che si trasferisce, dopo la drammatica morte della madre, nella città in cui quest’ultima aveva vissuto. Una volta giunta lì, la ragazza scoprirà di possedere dei poteri magici e di essere, ovviamente, una delle streghe più forti del pianeta terra. Ma potrebbe mai esistere tutto questo senza un triangolo amoroso? Ovvio che no. Cassie non farà in tempo a scoprire tutto questo che verrà subito coinvolta all’interno di un triangolo amoroso adolescenziale forse anche più pericoloso della magia nera. Sono stati proprio questi gli ingredienti con cui The Secret Circle ci ha tenuto incollati di fronte al televisore soddisfacendo sia il nostro lato fantasioso che romantico. Certo, la lotta con l’acclamata The Vampire Diaries era troppo difficile da spuntare, ma in silenzio – The Secret Circe – ha fatto il suo, anche se poi è stata totalmente dimenticata.
Life Bites
In Life Bites soltanto una cosa era certa: nessun personaggio era innamorato di qualcuno che lo ricambiasse. Nel dettaglio, Sissi ama Diego, ma lui ama Ross che ama Teo, che ama tutte tranne lei. Poi c’è Molly che ama Pigi, che ama Giulia che è innamorata di Gym, che ama se stesso. Provate a dire questa frase di fronte allo specchio per dieci volte consecutive, si dice che spunterà lo spettro di chi amiate tra tutti loro.
Ma Life Bites non era soltanto una catena di amori che non portava da nessuna parte, era anche la storia di una normalissima famiglia del Nord. Nessuna trama folle, nessun colpo di scena, nessun ordine. Life Bites era un racconto in pillole di momenti quotidiani senza alcun obiettivo narrativo. Non c’era alcuna morale dietro alle storie descritte, e tutto procedeva con il solo obiettivo di fornire leggerezza al telespettatore. Composta de sette stagioni, la serie andava in onda per un totale di dieci minuti al giorno, il minimo indispensabile. Forse questo tempo ridotto non vi ha permesso di ricordarvi molto di questo prodotto, e sarebbe comprensibile, ma adesso – dopo aver letto la catena di amori spezzata da Gym – diteci la verità: ve lo siete ricordati?
Aiutami Hope!
Andata in onda tra il 2010 e il 2014, Aiutami Hope! è stata una delle comedy che più riusciva a trasmettere un senso di confort, leggerezza. La trama racconta la storia di James, un ragazzo di ventitré anni che scopre di essere diventato padre quando la ragazza con cui era stato per una notte, viene processata su una sedia elettrica perché era una serial killer. In un solo giorno, così, James diventa sia un sopravvissuto che un padre, e le due notizie lo sconvolgono nello stesso modo. Basterà soltanto poco tempo però per far sì che James riesca a capire che grande fortuna abbia avuto nell’avere Hope, una bambina che gli permetterà di avvicinarsi ancora di più alla sua famiglia e di rinascere. Ed è così che James diventa un padre a tempo pieno che prova a imparare l’arte di non far danni, ma senza mai davvero riuscirci. Lui e la sua famiglia sono quanto di più assurdo e folle si possa immaginare, ma l’arrivo di Hope sarà per loro un motivo di crescita. Guardare Aiutami Hope! implicava ridere, staccare da tutto. La leggerezza era l’unica cosa che si potesse provare, e la comodità del nostro stato d’animo faceva invidia a una giornata alla SPA. Come abbiamo potuto dimenticare un prodotto capace di farci provare questo?
Lost Girl
Lost Girl ha ricoperto l’intero arco temporale che va dal 2010 al 2015, ma non sembriamo ricordarcene troppo. Andata in onda per un totale di cinque stagioni, la serie racconta una storia che intreccia il fantasy e l’horror. Al timone di questa troviamo Bo, un demone che ha il potere di sedurre gli esseri umani a cui, tramite un rapporto sessuale, risucchierà totalmente l’energia. Bo non sapeva di possedere tali poteri, fino a quando un giorno non uccide accidentalmente un ragazzo con cui stava vivendo una notte d’amore. Da quel momento la ragazza comincerà un viaggio che la vedrà spostarsi ogni volta che ucciderà qualcuno, fino a quando non conoscerà un gruppo di persone con cui intreccerà dei rapporti sia sentimentali che amichevoli. Insieme a loro scoprirà qualcosa di più su quel che è, riuscendo anche a scoprire come controllare i propri poteri. Tra triangoli amorosi e magia, così, Lost Girl racconta l’avventura di una ragazza che impara cosa sia il controllo, anche a costo di far delle scelte che spesso la porteranno all’infelicità.
Lost Girl era un fantasy adatto soprattutto agli adolescenti ma, a causa del suo essere più nascosto, fu presto dimenticato. Ma siamo certi che non vi sia tornato nulla alla mente?
Saving Hope
Il nostro amore per i medical drama è sempre stato presente, e non ha mai riguardato soltanto prodotti come Grey’s Anatomy o Scrubs, ma anche serie più nascoste come Saving Hope.
Andata in onda nel 2017, Saving Hope racconta la storia di un ospedale in modo decisamente più particolare, perché tutto quello che vediamo è frutto degli occhi di Charlie Harris, un primario di chirurgia dell’ospedale che, a seguito di un incidente, si ritrova in coma nello stesso posto. La sua anima, però, non smette di vagare tra i reparti e i corridoio, diventando di fatto la vera narratrice della serie. Sarà proprio Charlie il mezzo attraverso il quale ogni storia dell’ospedale trova una voce per venir raccontata, dettaglio che non passò di certo inosservato durante la sua messa in onda. Saving Hope ha scritto una storia che ha fedelmente rispettato le caratteristiche di ogni medical drama, raccontando la perdita, l’amore, e le vicende di un ospedale in cui ognuno fa quel che può per ritrovare la speranza, esattamente come Charlie. I suoi giri tra i corridoi sono il mezzo che gli dà vita: veder i pazienti guarire gli permette di credere che possa essere destinato anche lui a tal epilogo, e riuscire a vagare tra l’ospedale gli dà l’illusione di essere ancora, in qualche modo, sveglio e cosciente. Saving Hope si concentra anche sulle vite degli altri colleghi di Charlie, e sono proprio queste a conferire allo show delle impronte anche più leggere e quotidiane, ma non solo. I legami d’affetto e d’amore, uniti al resto delle vicende, sono di fatto un altro elemento protagonista, uno di quelli che più ci ha fatto piangere e commuovere. Come abbiamo fatto a dimenticare quelle lacrime?
Forever
Il crime ha caratterizzato le nostre esperienze seriali sin dal nostro primo approccio a queste. Risolvere i misteri è tutto quel che chiediamo, ed è tutto quello che Forever – la Serie Tv andata in onda tra il 2014 e il 2015 – ci ha dato. In mezzo a tutti i crime di successo si è certamente confusa, ma non esiste nulla che non possa essere rievocato dalla nostra mente. Perché sì: Forever era sempre lì, ma noi ce ne siamo dimenticati totalmente. La serie, nel dettaglio, raccontato la storia di un medico legale di New York un po’ diverso dagli altri. Anzi, molto diverso dagli altri. All’apparenza Henry sembra essere un normale trentacinquenne, ma in realtà possiede ben duecento anni. La sua particolarità sta infatti nell’essere immortale, non una caratteristica che si scova spesso nelle persone. L’investigatrice di New York coglie dunque la palla al balzo proponendogli una collaborazione con la polizia di New York. L’obiettivo è semplice: risolvere i casi più complicati. Forever era per questo una storia poliziesca diversa diversa dal solito, caratterizzata anche da particolari e interessanti sfumature fantasy. Non ricordarci di questo prodotto è abbastanza semplice e giustificato data anche la sua breve durata, ma ve lo garantiamo: tutti ci siamo approcciati almeno a uno di questi episodi, e non erano neanche male.
Enlisted
Enlisted non ha mai avuto molta fortuna in termini di ascolti, tanto da averla già citata nella nostra rubrica settimanale riguardante il mondo delle Serie Tv più sconosciute. Andata in onda nel 2014, la serie racconta la storia di tre fratelli alle prese con il servizio militare. Intelligenza e leggerezza sono le due parole chiave di questa storia che cerca, in soli tredici episodi totali, di sviscerare l’anima e l’essenza dei tre protagonisti senza mai cadere nel drammatico. Ognuno dei fratelli presenta una personalità forte capace di dar vita a dei momenti esilaranti che diventano, di fatto, i veri protagonisti della stagione. Nulla è mai banale, e il contesto in cui le storie si sviluppano sono di fatto un dettaglio che ha reso Enlisted una comedy unica nel suo genere. Eppure, come anticipato, le sorti della serie non sono state fortunate: purtroppo è stata presto dimenticata anche da chi si sedeva su quel divano di casa e rideva a crepapelle, e in questo senso la sua pochissima durata ha giocato un ruolo fondamentale. Ma, diteci la verità, abbiamo o non abbiamo appena sbloccato un ricordo, anche se sbiadito?
Quelli Dell’Intervallo Cafe
Lo sappiamo: mai come adesso i ricordi sono stati sbloccati, e stanno viaggiando veloci. I due protagonisti in foto sono stati il volto delle Serie Tv italiane targate Disney Channel, e sono stati il volto dei nostri pomeriggi. Poche certezze da piccoli, ma una di queste era guardare Quelli dell’Intervallo. Sappiamo che tutti ricordiate perfettamente questo format, ma abbiamo molti più dubbi sullo spin off di quest’ultimo: Quelli dell’Intervallo Cafe. Con questo nuovo format lasciavamo definitivamente il Manzoni per addentrarci all’interno di un bar in cui i ragazzi, ormai sedicenni, cominciano a farsi strada nel mondo dei primi lavoretti. Ogni dinamica si svolgeva dunque durante l’intervallo, e in modo sicuramente diverso e più maturo. Erano sempre i soliti matti, ma in un nuovo contesto e con un nuovo approccio all’adolescenza. Anche se fino a questo momento Quelli dell’Intervallo Cafe era per noi un ricordo totalmente perso e smarrito, le risate che abbiamo fatto durante ognuna di queste puntate non possono essere davvero dimenticate. Bastavano Tinelli e Nico per ricordarci il flusso di sorrisi e leggerezza che questo format ci ha regalato, e sappiamo che aver sbloccato tale ricordo ci obbliga a chiederci come fare a rivedere la serie da capo, ma a questa domanda non esiste alcuna risposta purtroppo. Lo so. E’ questa la conseguenza del ricordare così bene: voler rifare tutto da capo.
Sei nel 2010, accendi la Tv e ti siedi sul divano. Stai aspettando Quelli dell’Intervallo cafè e dopo guarderai una puntata di Forever. Sei felice e non lo sai.
O forse sì.