8) “Super Clyde” (2013)
Ok, qui imbroglio un pochino perché questa serie è stata cancellata ancor prima di nascere, ma i presupposti erano troppo belli per essere ignorati da una fangirl come me.
Il protagonista della serie tv doveva essere interpretato da RUPERT GRINT (aka Ron Weasley per le persone abominevoli che non ricordano il nome dell’attore) e già qui le rotelle del mio cervello avevano iniziao a ballare di gioia. La storia tratta di un umile ragazzo che conduce una vita senza emozioni lavorando in un fast food, così al fine di combattere questa monotonia decide di diventare un super eroe. Se questa trama vi fa ticchettare l’orologio della memoria siete sulla strada giusta: è praticamente identica a quella di “Kick-Ass”, film del 2010. Probabilmente il motivo del rifiuto della serie da parte della CBS è proprio questo.
Il progetto potrebbe venir riavviato ma il mio amato rosso verrà sostituito da Charlie McDermott (forse lo conoscete come Axl Heck in “The Middle”). Adoro Charlie ma ammetto che avrei preferito rivedere Rupert ancora una volta, almeno sul piccolo schermo, e penso oltretutto che il ruolo gli fosse dipinto addosso.
Vedremo gli sviluppi, nel frattempo piango.
7) “The New Normal” (2013)
Perché Ryan Murphy perché?
Perché hai preferito creare quella trashata di “American Horror Story:Coven”?
Perché ci hai donato una terribile quinta stagione di “Glee” affossando definitivamente lo show?
Perché hai abbandonato il progetto “New Normal”?
La serie tv in questione trattava delle vicende di Goldie, madre single con figlia genialoide a carico, che decide di diventare una madre surrogato per una coppia di uomini.
I personaggi erano adorabili, impossibile non affezionasi subito alla piccola ed eccentrica Shania o alla nonna iper conservatrice che si oppone in ogni maniera alla decisione della nipote,e le battute erano argute e sottili. Ma soprattutto trattava una tematica attualissima con ironia e semplicità .
Geniale inoltre l’idea di creare uno show metacinematografico. Uno dei due protagonisti, Bryan Colllins, è infatti chiaramente ispirato allo stesso Ryan Murphy in quanto lavora come produttore televisivo il quale raggiunge il successo grazie ad una serie su un gruppo di liceali “underdog” che esprime i propri disagi attraverso la musica. Una strizzata d’occhi non troppo velata a “Glee”.
“New Normal” ci lascia con troppi interrogativi, Goldie partorisce e tutto finisce lì.
Ottimo progetto, ottime idee, tutto sprecato per una sola misera stagione.
Cattivo Ryan, così non si fa proprio.