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10 attori delle Serie Tv che hanno rischiato seriamente di morire (sul set)

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Nell’ultimo anno si è discusso molto della questione sicurezza sui set televisivi e cinematografici, dopo che un tragico incidente ha portato alla morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins per mano dell’incolpevole Alec Baldwin sul set del film Rust. Il caso Baldwin non è isolato, come dimostra il fatto che sono numerosissimi gli attori che negli anni hanno rischiato la propria vita sul set e che spesso si sono salvati per pura casualità, come accaduto ad Aaron Paul mentre girava Breaking Bad o ai ragazzini de La famiglia Brady, che per poco non finivano decapitati da una telecamera mentre giravano una scena sulle montagne russe. Se è vero che alcune delle situazioni di grave pericolo vissute dagli attori presenti in questa lista sono dipese soltanto dalle loro condizioni di salute, una maggioranza schiacciante di questi spaventosi incidenti si sarebbe potuta evitare se solo sui set televisivi e cinematografici si fosse prestata una maggiore attenzione alla messa in sicurezza dell’ambiente di lavoro. Il caso Rust non è che l’ennesimo campanello d’allarme che ricorda che persino nelle produzioni più importanti di Hollywood accadono imprevisti perfettamente evitabili e che anche gli attori di serie A rischiano inutilmente le loro vite.

1) Aaron Paul

Breaking Bad

Durante le riprese della prima stagione di “Breaking Bad” Aaron Paul ha sfiorato la morte e solo un fortunato gioco del destino gli ha permesso di uscire illeso da una situazione potenzialmente letale.

Sebbene per molti spettatori resti sempre il Jesse Pinkman di Breaking Bad, Aaron Paul sta costruendosi una carriera di tutto rispetto a Hollywood, con partecipazioni a film importanti e a serie televisive come The Path, Truth Be Told e la premiatissima Westworld- Dove tutto è concesso. Eppure il suo brillante talento si sarebbe spento tragicamente già nel 2008 se non fosse stato per un incredibile colpo di fortuna. Infatti, mentre si trovava nei pressi di una parete rocciosa a girare una scena nei panni di Jesse, Aaron Paul aveva chiesto all’ultimo al regista di cambiare posizione, in modo da allontanarsi dalla pietra. Un’intuizione che si è rivelata assolutamente salvifica, poiché pochi istanti dopo che Aaron Paul si era mosso, un enorme masso è caduto dalla parete, andando a colpire esattamente il punto in cui l’attore si sarebbe trovato se non avesse richiesto un cambio dell’ultimo minuto.

2) Brendan Fraser

Vera e propria leggenda dei film d’azione degli anni Duemila, Brendan Fraser è noto agli spettatori televisivi per l’indimenticabile ruolo di Ben Sullivan in “Scrubs” e per la sua partecipazione alla serie DC Universe Doom Patrol.

Quando negli anni Duemila era al massimo della forma, Fraser era solito interpretare da sé la maggior parte delle scene che altri attori avrebbero affidato a degli stuntman ed è riuscito quasi sempre a svolgere un ottimo lavoro, senza procurarsi particolari ferite o infortunarsi. Tuttavia solo di recente l’attore avrebbe rivelato alla rivista Entertainment Weekly di avere quasi perso la vita sul set di “La Mummia” nel 1999. Infatti vi è una scena in cui Rick O’Connell, il personaggio da lui interpretato, viene impiccato e vista la pericolosità della situazione era stata prevista la presenza di uno stuntman sul set che desse il cambio a Fraser per le riprese da lontano. Qualcosa però è andato storto e durante le riprese da vicino, che prevedevano necessariamente la presenza dell’attore, il gradino su cui avrebbe dovuto appoggiare i piedi si è dimostrato troppo lontano e a Fraser è iniziata a mancare l’aria, si è annebbiata la vista e infine è svenuto, arrivando vicinissimo alla morte per asfissia. L’attore ha riferito che in questo caso la colpa sarebbe da attribuire al regista, che per ottenere una ripresa più realistica lo avrebbe costretto troppo a lungo a stare in punta di piedi per appoggiarsi, finché Fraser non ha più retto e ha quasi perso la vita.

3) Kristin Chenoweth

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Se Aaron Paul è riuscito a scampare alla caduta di un masso, Kristin Chenoweth non si può dire altrettanto fortunata.

Stella tra le più luminose di Broadway, Kristin Chenoweth ha una carriera televisiva di tutto rispetto che include partecipazioni a serie come Pushing Daisies (per la quale ha conquistato la statuetta di migliore attrice non protagonista in una commedia ai premi Emmy), Glee e The West Wing. Nel 2012 Chenoweth aveva ottenuto un ruolo ricorrente nella quarta stagione di “The Good Wife”, legal drama tra i migliori di tutti i tempi e allora al massimo della sua fama. Tuttavia, durante il suo primo giorno sul set, è accaduto qualcosa che ha fatto sì che l’attrice rinunciasse definitivamente alla parte se non per un frettoloso cameo nel sesto episodio della quarta stagione.

Infatti mentre Chenoweth era in scena, un apparecchio per tenere fissate le luci le è caduto in testa, provocandole una frattura del cranio e del naso, nonché danni alla spina dorsale e alle costole. L’attrice, portata di corsa in ospedale, è fortunatamente sopravvissuta, ma l’esperienza l’ha traumatizzata profondamente e l’ha portata a lasciare in via definitiva il set della serie, dove non si sentiva sicura.

4) Ed Harris

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Noto al mondo degli spettatori seriali per la sua interpetazione dell’ “Uomo in nero” in Westworld, Ed Harris deve la sua fortuna di attore soprattutto al cinema, dove ha preso parte a veri e propri cult come The Truman Show, A Beautiful Mind, Apollo 13 e The Hours. Proprio su un set cinematografico Harris ha rischiato seriamente di morire, quando nel 1989 è quasi affogato mentre si girava una scena di “The Abyss”, film diretto da James Cameron la cui realizzazione ha presentato infinite difficoltà tecniche, tra cui allagamenti del set e ritmi di lavoro folli, il tutto reso più complesso dalla necessità di ottenere un numero esorbitante di riprese subacquee. Durante una di queste lunghe sequenze in acqua Ed Harris ha esaurito l’ossigeno prima di quanto fosse stato da lui previsto e i membri della troupe, inconsapevoli di quanto stava succedendo, sono andati avanti a girare lasciando l’attore senz’aria nella tanica dove stavano effettuando le riprese. Sebbene Harris sia stato tirato fuori dall’acqua in tempo, l’esperienza è stata per lui psicologicamente devastante e ha creduto di stare per lasciare la propria vita sul set.

5) Kate Winslet

Vincitrice del premio come migliore attrice in una miniserie agli ultimi Emmy Awards per il suo ruolo in Omicidio a Easttown, Kate WInslet è una delle attrici più note e acclamate della sua generazione. La sua lunga carriera in televisione e soprattutto al cinema è costellata di grandi successi, tuttavia forse non sapete che le è quasi costata la vita. Infatti anche Kate Winslet, proprio come Ed Harris, ha rischiato la morte sul set di un film diretto da James Cameron, regista noto per le condizioni estreme e i ritmi serrati con cui costringe a lavorare coloro che prendono parte ai suoi film, nonché particolarmente affezionato alle scene che richiedono l’utilizzo di notevoli quantità d’acqua. Durante le riprese del colossal “Titanic“, che l’ha resa celebre in tutto il mondo per il ruolo immortale di Rose DeWitt Bukater, Kate Winslet indossava vestiti piuttosto ingombranti, uno dei quali è rimasto durante una scena incastrato nelle grate sottostanti proprio mentre un’onda di dimensioni importanti si stava imbattendo sopra di lei. Sebbene eventualmente sia riuscita a liberarsi, Winslet è rimasta diverso tempo sottacqua senza riuscire a respirare, rischiando seriamente di perdere la vita.

6) Martin Sheen

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A differenza di quanto accaduto a molti degli attori in questa lista, come per esempio Aaron Paul, Martin Sheen ha rischiato di morire sul set per questioni (quasi) del tutto indipendenti da quanto accadeva in scena.

L’attore di The West Wing e Grace and Frankie ha infatti quasi lasciato le penne sul set di quello che è il suo più famoso lavoro cinematografico, il classico del genere di guerra “Apocalypse Now”, diretto da Francis Ford Coppola e ispirato al capolavoro di Joseph Conrad Cuore di tenebra. All’epoca in cui girava il film, Sheen soffriva di dipendenza da alcol e droga (una parentesi della sua straordinaria vita di cui vi abbiamo parlato qui) e durante una scena girata nella giungla, senza che il regista se ne accorgesse, ha avuto un grave attacco di cuore. Ritrovatosi in mezzo al nulla e sotto l’effetto di alcol e altre sostanze, Martin Sheen ha strisciato faticosamente per diverse centinaia di metri alla ricerca di qualcuno che potesse intervenire per salvargli la vita. Fortunatamente l’attore è sopravvissuto e l’esperienza di vicinanza con la morte gli è servita come stimolo per cercare l’aiuto necessario per guarire dalle sue dipendenze.

7) Daniel Day-Lewis

Daniel Day-Lewis è considerato uno dei più grandi attori di tutti i tempi, come dimostrano le sue sei candidature (e ben tre vittorie) come migliore attore protagonista ai premi Oscar. Sebbene la sua carriera sia stata prevalentemente cinematografica, Day-Lewis ha preso parte anche a diverse produzioni televisive all’inizio della sua carriera, tra cui ricordiamo Play of the Month e My Brother Jonathan.

L’attore, noto per la sua estrema dedizione ai ruoli interpretati, ha messo la sua salute in grave pericolo quando, sul set del film storico Gangs of New York diretto da Martin Scorsese, si è rifiutato di indossare vestiti che non esistevano nel diciannovesimo secolo per rimanere calato nel ruolo. La decisione di Daniel Day-Lewis lo ha portato a esporsi a temperature estreme senza la protezione adeguata e quindi a contrarre un caso grave di polmonite, tale per cui la sua vita è stata messa seriamente in pericolo. La performance dell’attore come Buffalo Bill in Gangs of New York è stata ricompensata con una meritata candidatura all’Oscar, tuttavia non riusciamo a smettere di domandarci se ne sia davvero valsa la pena.

8) Michael J. Fox

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Attore con un lunga serie di partecipazioni a serie televisive importanti, tra cui The Good Wife, Scrubs e Boston Legal, ma soprattutto Casa Keaton (che ne ha lanciato la carriera all’inizio degli anni Ottanta) e addirittura The Michael J. Fox Show, per una gran parte del pubblico Michael J. Fox resterà sempre il Marty McFly della trilogia di “Ritorno al Futuro“, una delle più iconiche della storia del cinema. È proprio sul set dell’ultimo capitolo della saga diretta da Robert Zemeckis che l’allora nemmeno trentenne Fox ha rischiato seriamente di morire soffocato da un cappio. Infatti la produzione aveva ricevuto il permesso di far girare all’attore e non alla sua controfigura una scena in cui rimaneva appeso per il collo alla sola condizione che dimostrasse di sapere perfettamente come gestire questa ripresa senza mettersi in pericolo. Tuttavia qualcosa è andato storto e Fox ha messo la mano – che gli avrebbe impedito di soffocare – nel posto sbagliato, restando realmente in una situazione in cui non riusciva a respirare e solo dopo diversi secondi, quando ormai era vicino alla morte per asfissia, è stato salvato dalla troupe, confusa circa quanto avvenuto.

9) Dylan O’Brien

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Attore simbolo della serialità di inizio anni Dieci come Aaron Paul, Dylan O’Brien condivide con il protagonista di Breaking Bad anche l’aver vissuto un’esperienza di quasi morte sul set.

Dopo averci rubato il cuore dei panni di Stiles Stilinksi nel teen drama a tinte soprannaturali Teen Wolf (che tornerà presto con un film), Dylan O’Brien ha ottenuto un ruolo da protagonista nella trilogia di “The Maze Runner”, basata sugli omonimi romanzi di James Dashner. Mentre si trovava sul set del terzo e ultimo capitolo della saga The Maze Runner: The Death Cure, O’Brien è rimasto coinvolto in un pericoloso incidente che ne ha messo a rischio la vita. L’attore è infatti stato colpito da un’automobile durante una scena, riportando diverse ferite tra cui una concussione alla testa, una frattura facciale e varie lacerazioni. L’incidente che ha causato l’ospedalizzazione immediata di Dylan O’Brien ha portato quindi a uno stop temporaneo della produzione del film, che a causa della gravità delle ferite dell’attore ha potuto riprendere solo un anno dopo, ben più tardi di quanto inizialmente previsto.

10) Bob Denver

Abbiamo lasciato per ultimo Bob Denver, perché benché meno noto rispetto ad altri attori presenti in questa lista, ha vissuto l’esperienza di quasi morte sul set di gran lunga più spettacolare tra quelle presentate.

Attivo soprattutto negli anni Sessanta e quasi esclusivamente in ambito televisivo e seriale, Bob Denver ha interpretato il ruolo del protagonista Willy Gilligan nella fortunata sitcom statunitense Gilligan’s Island, incentrata intorno alle vicende di sette naufraghi che cercano di sopravvivere su un’isola nell’Oceano Pacifico dopo un naufragio e andata in onda tra il 1964 e il 1967. Durante le riprese della serie Denver si è trovato a dover girare una scena che prevedeva la presenza un leone e non esistendo all’epoca le moderne tecniche di animazione si è dovuto procedere con l’introduzione sul set di un felino in carne e ossa. Come se la condivisione del set con un leone non fosse abbastanza spaventosa di per sé, l’attore ha dovuto fare i conti con un pericolosissimo imprevisto quando si è trovato rinchiuso accidentalmente in una gabbia in compagnia del predatore. Proprio mentre il leone stava per scagliarsi contro Denver, il letto sopra cui il felino si era sistemato non ha retto il peso della creatura e si è spezzato, distraendolo abbastanza a lungo da permettere alla troupe di intervenire per mettere in salvo l’attore.

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