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7 belle Serie Tv uscite negli ultimi anni che vengono snobbate da tutti (e non capiamo perchè)

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Attenzione: L’articolo può contenere spoiler su Acapulco, Anna, Christina, Schmigadoon!, Solar Opposites, Love Life, Breeders.

Con l’avvento delle piattaforme di streaming e la sempre più pervasiva presenza del digitale, l’offerta di intrattenimento audiovisivo ha raggiunto quote fino a oggi inesplorate. Le serie tv sono sempre di più, nuove produzioni, rinnovi, remake, spin off e remix di contenuti vari non fanno altro che moltiplicare le occasioni di visioni per gli spettatori. Accerchiati costantemente da piattaforme, titoli e stimoli, scegliere cosa vedere è veramente difficile e vincere l’attenzione del pubblico diventa una sfida quotidiana. Proprio per questo, non tutti gli show possono vincere la gara dell’audience, finendo ingiustamente per essere rilegati a un pubblico di nicchia, e spesso è proprio un peccato. Negli ultimi anni, la produzione seriale ha regalato delle vere perle che ancora la stragrande maggioranza degli utenti non ha neppure mai sentito nominare. Ciò è paradossale. Se si provasse a dare una chance ad almeno uno dei tanti si scoprirebbero scrigni narrativi interessanti e più che meritevoli di attenzioni. In particolare, tra i titoli originali più ingiustamente snobbati rientrano per la maggiore quelli di Apple Tv+, ancora non sufficientemente radicata nel mercato nostrano nonostante abbia tutte le carte in regola per competere coi grandi colossi dello streaming come Netflix e Amazon Prime Video. Ciò posto, anche i più competitivi portali dell’intrattenimento SVOD non sono da meno, finendo per soffocare all’interno dei loro sconfinati cataloghi online alcuni titoli che meriterebbero decisamente un occhio di riguardo.

Non solo la brillante comedy di Apple Tv+ Acapulco. Sono moltissime le serie tv che negli ultimi anni finiscono spesso per essere ingiustamente ignorate dai più: ecco sette esempi da recuperare il prima possibile.

1) Acapulco

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Acapulco (640×437)

Non solo Ted Lasso, Apple Tv+ è stata capace di dimostrarci che le comedy possono ancora essere brillanti, e non solo con il suo titolo originale di maggior successo. Infatti, nel catalogo in costante espansione della piattaforma è disponibile anche Acapulco, un titolo apparentemente modesto che è, in realtà, ricco di sorprese. L’impianto narrativo di Acapulco prende il via dal film del 2017 How to Be a Latin Lover, proponendo una sorta di prequel per il controverso protagonista Maximo Gallardo Ramos. Con uno stile frizzante, frenetico e leggero, la comedy racconta attraverso un lungo flashback la scalata sociale del giovane futuro miliardario. In un contesto lavorativo fatto di lusso e corruzione, l’animo puro di Maximo inizia a vacillare in una storia ritmata e dai colori sgargianti che si diverte a giocare con gli eccessi delle soap opera latinoamericane. Acapulco è un continuo alternarsi tra inglese e spagnolo, riflettendo la doppia natura della storia e la stessa scissione del protagonista che, partito da un’umile casa di Acapulco, si fa strada negli spumeggianti anni Ottanta all’interno di uno dei resort più in voga della grande città: Las Colinas. Acapulco è già stata rinnovata per una terza stagione attualmente in produzione, il che è un ottimo, ulteriore, motivo per recuperarla il prima possibile.

2) Anna

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Anna (640×357)

Di certo non il primo racconto audiovisivo nato dalla produzione letteraria di Niccolò Ammaniti, Anna è però uno di quelli che è stato maggiormente, ingiustamente, ignorato. Anna è una miniserie del 2021 ispirata proprio all’omonimo romanzo dello scrittore del 2015. Distribuita da Sky, la serie tv ha probabilmente vissuto gli effetti più negativi della pandemia da Covid-19, non riscendo a farsi notare tra la vasta offerta disponibile e, molto probabilmente, dando spazio a una tematica non in linea col periodo vissuto dagli spettatori. Infatti, Anna è un racconto distopico che proietta in un futuro in cui l’Italia è colpita da un terribile virus proveniente dal Belgio, la Rossa, che in poco tempo ha provocato la morte di tutti gli adulti. Solo i bambini risultano esserne immuni, almeno fino al raggiungimento della pubertà. In una Sicilia desolata, i bambini vivono dunque in condizioni estreme e drammatiche, privati dell’innocenza e della possibilità di una più completa scolarizzazione e civilizzazione. Lasciati soli, in balia del tutto e in costante attesa di crescere per esser fatti fuori anch’essi dal virus, i giovani vengono rappresentati in una struttura brutale che non lascia scampo a nessuno, nemmeno alla protagonista Anna, fatalmente separata dal fratello minore.

3) Christian

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Christian (640×385)

Trasmessa su Sky Atlantic e NOW, Christian è una serie televisiva italiana diretta da Stefano Lodovichi e Roberto Saku Cinardi. Attualmente composta da due stagioni, la storia è liberamente ispirata alla graphic novel Stigmate, dando vita a un racconto a episodi che fonde una pluralità di generi e dinamiche provenienti dai mondi del fantasy, dei gangster e delle commedie drammatiche. La serie tv ha avvio nel momento in cui protagonista, Christian, si ritrova con un dolore lancinante alle mani che porta alla comparsa delle stigmate. L’uomo dedicato alla vita criminale, in veste di scagnozzo del boss della periferia romana Lino, sembra dunque sviluppare un legame intimo con il divino. Le piaghe non fanno che permettergli di sviluppare degli insoliti poteri che conducono persino a un vero e proprio miracolo: con un semplice tocco è capace di portare in vita la deceduta vicina di casa Rachele. I fatti surreali che iniziano a circondare la realtà quotidiana del protagonista destano l’attenzione di molti, in particolare del Vaticano, raffigurato dal postulatore Matteo. In un viaggio tra divino e demoniaco, i poteri di Christian non fanno altro che dare origine a uno degli Sky Original italiani più mozzafiato.

4) Schmigadoon!

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Schmigadoon! (640×315)

Con il rilascio settimanale della seconda stagione conclusosi da poco, Schmigadoon! ha confermato tutto il potenziale espresso già con il primo capitolo. Schmigadoon! non è altro che un satirico omaggio alla tradizione teatrale e dei musical statunitensi. Attraverso il travagliato viaggio dei due protagonisti in crisi Melissa e Josh, la serie tv catapulta in una fittizia cittadina dagli sgargianti colori pastello che sembra bloccata in un musical degli Anni Venti. Con canzoni originali interpretate dagli insoliti abitanti di Schmigadoon a tormentare la cinica coppia newyorkese, il duo si trova a fare i conti coi propri problemi relazionali per poter fuggire dall’inquietante villaggio e trovare il vero amore. Tentati da personaggi che mettono alla prova il loro sentimento reciproco, Josh e Melissa vivono un sogno che per molti può essere un vero e proprio incubo. Schmigadoon! è sregolata e spregiudicata: giocando a piacimento con la parodizzazione delle dinamiche tipiche dei musical del periodo di riferimento, la serie tv demistifica con tono umoristico gli aspetti problematici e di successo della Golden Age teatrale statunitense. Proprio per questo, lo show originale di Apple Tv+ è adatto a chiunque, sia per i grandi appassionati del genere che per i più inesperti.

5) Solar Opposites

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Solar Opposites (640×344)

Composta attualmente da tre stagioni di cui non si è parlato a sufficienza, Solar Opposites è una serie tv animata statunitense creata da Mike McMahan e Justin Roiland. Pubblicato negli Stati Uniti su Hulu dal maggio 2020, in Italia lo show è arrivato soltanto dopo quasi un anno su Disney+ come Star Original. Solar Opposites pone al centro le avventure sregolate di quattro alieni che si schiantano accidentalmente sulla Terra mentre tentano la fuga dal proprio pianeta d’origine. Korvo, Terry, Jesse e Yumyulack sono diversissimi e proprio per questo, sin dal principio, sono divisi sulle opinioni circa la nuova realtà in cui sono capitati, tra inquinamento, consumismo, cibo spazzatura, televisione ed esseri umani. Come una vera e propria famiglia scombussolata, i quattro navigano la quotidianità alla scoperta del nuovo pianeta, imparando a fare i conti con gli umani e cercando di integrarsi il più possibile nel sistema. All’esilarante racconto fantascientifico si somma anche l’incombente pericolo che perseguita i protagonisti: l’apparentemente inoffensiva Pupa, un super-computer vivente che un giorno si evolverà provocando conseguenze irreparabili per gli alieni e per l’umanità stessa.

6) Love Life

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Love Life (640×357)

Love Life nasce come miniserie HBO Max creata da Sam Boyd, e successivamente è stata rinnovata per una seconda stagione, assumendo il formato antologico. Infatti, i due capitoli attualmente disponibili di Love Life presentano una continuità narrativa minima tra loro, assumendo un nuovo protagonista e cambiando per la maggiore il cast di personaggi. Tra le due stagioni, il testimone è passato da Darby Carter, interpretata da Anna Kendrick, a Marcus Watkins, interpretato da William Jackson Harper. In entrambi i casi, la serie tv antologica si propone di navigare la vita sentimentale dei due protagonisti dalla prima all’ultima storia d’amore, più o meno significative che siano le relazioni avute tra di esse. In Love Life, ciò che conta è il viaggio che conduce Darby e Marcus all’amore promesso e ambito. Il punto di arrivo è solo un pretesto narrativo per raccontare la crescita personale degli individui che si muovono nella serie tv tra le avversità tipiche dei millennials e non solo. Ogni incontro, ogni persona con cui si è interagito ha un effetto su ciascuno, e Darby e Marcus ne sono l’esempio in un percorso inter e intra personale fatto di microeventi che li cambierà per sempre. Purtroppo, Love Life è stata cancellata dopo la seconda stagione, ma la natura antologica del suo formato permette di recuperare comunque i due capitoli perfettamente autoconclusivi.

7) Breeders

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Breeders (640×330)

Co-creata e interpretata da Martin Freeman, Breeders è una comedy britannica attualmente composta da tre stagioni. Nella serie tv, Freeman è affiancato da Daisy Haggard con cui interpreta una coppia di coniugi londinesi abituati alla vita senza figli, vissuta liberamente tra passioni, hobby e serate fuori. La loro quotidianità fa dunque attrito con la conquistata genitorialità. Paul e Ally fanno dunque difficoltà ad abituarsi alla presenza dei due figli Luke e Ava, che fanno fatica a crescere nel tentativo di conciliare il tutto. Breeders è una dark comedy che esplora il ruolo della genitorialità tra prove e peripezie all’ordine del giorno. In particolare, lo show dà concretezza all’emotività scissa di qualsiasi coppia di genitori che farebbe di tutto per i propri figli, anche quando si finisce per non sopportarli tra capricci e dinamiche domestiche. Parzialmente ispirata all’esperienza personale di Martin Freeman, Breederes racconta un papà e una mamma diversissimi che si riscoprono proprio attraverso il rapporto con la difficile genitorialità. La serie tv è stata già rinnovata per una quarta stagione prossimamente in uscita, il che altri non è che un ulteriore motivo per recuperarla appena possibile.

Schmigadoon! è bella, a tratti bellissima. Ma è stata snobbata da tutti