Forse lo ricordate per essere stato Jim Moriarty in Sherlock, oppure il primo ruolo a cui pensate è il prete di Fleabag, anzi The Hot Priest. Ad ogni modo è difficile dimenticare un’interpretazione di Andrew Scott, un attore irlandese classe 1976 che è solito rubare la scena anche al protagonista. Se le sue numerose performance sia in ambito seriale, cinematografico che teatrale non vi avessero ancora convinto, vi consigliamo di dare un’occhiata alla sua interpretazione di Amleto in una versione moderna dell’opera di William Shakespeare, andata in scena all’Almeida Theatre e al Harold Pinter Theatre di Londra nel 2017. In televisione lo abbiamo visto anche in Modern Love, in The Hour e in capolavori come Band of Brothers dove si è sempre distinto per le sue doti attoriali versatili, solide e vibranti che lo rendono capace di impersonare qualsiasi tipologia di personaggio, dagli uomini spezzati come in Black Mirror ai netturbini con problemi comportamentali in Steel Country; riesce ad essere ineccepibile sia nei drammi in costume, come in King Lear, che nei panni di dandy stravaganti, come Lord Merlin in The Pursuit of Love.
Oggi vi proponiamo un gioco di fantasia per immaginarlo nei panni di altri personaggi seriali che molto probabilmente avrebbe indossato alla grande. Sarebbe stato di certo un degno Lenny Belardo/Papa Pio XIII in The Young Pope per un upgrade da prete sexy a Papa sexy. Forse sarebbe potuto essere un ottimo Kilgrave in Jessica Jones (anche se l’interpretazione di David Tennant è inarrivabile!). Insomma, potremmo andare avanti a oltranza perché, per quanto ci riguarda, Andrew Scott sarebbe credibile perfino nei panni di Don Matteo.
Vediamo 5 personaggi che Andrew Scott non ha interpretato, ma che impersonerebbe superbamente.
1) Ramsay Bolton (Game of Thrones)
Iniziamo dal più scontato con uno dei villain più inquietanti della serialità. Il personaggio più sadico dello show ideato da David Benioff e D. B. Weiss non ha bisogno di presentazioni, tantomeno l’interpretazione perfetta dell’attore Iwan Rheon che ci ha terrorizzato e che ce lo ha fatto odiare ancora di più di quanto lo odiasse Sansa. Sadismo, malvagità gratuita e follia allucinata sono i tratti distintivi di Lord Bolton che Rheon ha estremizzato a tal punto da provocare in noi del malessere fisico. Però, se dovessimo scegliere un altro nome che gli renderebbe giustizia in maniera egualmente superba, il primo a venirci in mente è quello di Andrew Scott.
L’attore irlandese non ama essere continuamente associato a degli uomini mostruosi, come Jim Moriarty in Sherlock oppure Max Denbigh nel film Spectre, ma non possiamo che chiederci come sarebbe stato riversare un po’ delle caratteristiche che hanno reso questi due personaggi indimenticabili anche nel secondo bastardo più famoso di Westeros. Interpretazioni deliranti nelle quali Scott si muove da maestro ma, come ogni attore teme, essere etichettato per un unico aspetto può essere fatale per la propria carriera. Scott ha dichiarato in varie interviste che quello che lo attrae nella scelta del personaggio che interpreterà è la sua vulnerabilità.
2) Il Dottore (Doctor Who)
Per chi non avesse familiarità con Doctor Who, una delle serie britanniche più amate e più longeve della serialità, il personaggio de Il Dottore nasce nel lontano 1963 come un essere indefinito, quindi fuori dal tempo, senza precise connotazioni di genere o di etnia, e il primo a interpretarlo fu l’attore William Hartnell. Nel corso delle stagioni della Serie Classica, della Nuova Serie e degli Speciali, ben 16 attori e attrici hanno vestito i suoi panni, arricchendolo di nuove e interessanti sfumature. Tra i tanti ricordiamo David Tennant (Decimo Dottore) e Matt Smith (Undicesimo Dottore) mentre l’attrice Jodie Whittaker è stata l’ultima a indossare i suoi bizzarri indumenti come Tredicesimo Dottore. Ancora non sappiamo se rivedremo la stessa attrice nella prossima stagione, ma nel frattempo il toto-nomi per il prossimo Dottore è già partito. Si tratta solo di rumor, ma nell’aria aleggiano i nomi di Michael Sheen, Phoebe Waller-Bridge e Ben Whishaw.
Negli anni si è pensato spesso di affidare il ruolo ad Andrew Scott, e noi non potremmo essere più d’accordo. Come abbiamo sottolineato nell’articolo citato, col passare del tempo in Doctor Who avvertiamo la mancanza di una personalità distintiva, quindi un attore vibrante come lui, capace di scendere nelle profondità dell’animo umano come pochi sanno fare, potrebbe dare un nuovo vigore alla serie. Siamo certi che saprebbe delineare la personalità de Il Dottore tratteggiando quegli aspetti che forse non sono ancora emersi. Invaderebbe la scena con una presenza strabordante creando con gli altri personaggi delle connessioni magnetiche. Di certo però conferirebbe a Il Dottore un’eleganza e una stravaganza che arricchirebbero il personaggio rendendolo ancora più complesso, autorevole e convincente.
3) Lenny Bruce (The Marvelous Mrs. Maisel)
Una scelta meno intuitiva, ma sotto molti aspetti quasi ovvia (qualcuno ha pensato “fronte”?), è il personaggio di Lenny Bruce in The Marvelous Mrs. Maisel. Si tratta di un comico attivo negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, quindi un personaggio realmente esistito, la cui storia merita di essere approfondita. Un uomo dotato di un talento comico raffinato e di un’ironia sardonica nuova per l’epoca, capace di conciliare un’innata eleganza con il linguaggio osceno e spregiudicato delle sue performance. Lenny Bruce è stato incarcerato tante volte durante la sua carriera e ha subito un processo molto controverso, diventando così un simbolo di libertà d’espressione che ha aperto le porte ai futuri comici della controcultura e della stand-up comedy.
Si tratta di un uomo difficile da tratteggiare, la cui personalità è tutto fuorché scontata. Luke Kirby, l’attore che è stato scelto per impersonarlo, è stato eccezionale, ma a nostro avviso anche Andrew Scott ci avrebbe regalato un’interpretazione indimenticabile. Forse avrebbe sottolineato di più la tristezza malinconica e l‘animo inquieto di Bruce. In tutte le sue interpretazioni, dai diavoli come Moriarty ai santi come il prete di Fleabag, Scott è riuscito a sintonizzare i personaggi sulle giuste frequenze, giocando sui contrasti inaspettati e muovendosi con estrema abilità tra di essi per cogliere anche il più piccolo aspetto emozionale. Inoltre l’attore originario di Dublino, con i sui quasi trent’anni di carriera, ha collezionato esperienze artistiche di ogni genere, soprattutto teatrali. Probabilmente avrebbe donato al comico statunitense una presenza scenica prepotente aiutandoci a percepire l’odore di polvere e legno del palcoscenico: l’habitat naturale sia di Andrew Scott che di Lenny Bruce.
4) Fred Waterford (The Handmaid’s Tale)
L’ambiguità, la malvagità e la smania di potere che dovrebbero contraddistinguere un personaggio estremo come il Comandante Waterford, a nostro avviso, non sono state messe in evidenza come meritavano dall’attore Joseph Fiennes che, seppure notevole, non si è spinto oltre come forse avrebbe saputo fare Andrew Scott. Quello che manca nell’interpretazione di Fiennes è la carica erotica che Scott (quando è richiesto) riesce ad emettere come una stella pulsante in procinto di esplodere. Il Comandante Waterford vive una profonda dicotomia tra ciò che dovrebbe essere, ciò che la Bibbia, le sue convinzioni e il suo ruolo gli impongono, e un impulso animale selvaggio che, seppure sepolto, lo tormenta. La lotta tra questi due stati d’animo ha bisogno di un interprete che, senza mai esagerare, riesca ad esprimere quella tensione emotiva elettrizzante facendoci provare al momento giusto il disprezzo ma anche la comprensione, l’attrazione e l’odio verso un personaggio insidioso.
E quindi chi meglio di Scott potrebbe riuscire nell’intento se non colui che ha reso sexy un prete e amabile uno psicopatico? Joseph Fiennes è stato bravo, ma non è riuscito a scendere in profondità e a giocare con i tratti essenziali di Waterford, come invece ha saputo fare splendidamente Yvonne Strahovski che veste i panni della moglie del Comandante, Serena Joy, la quale riesce ad essere allo stesso tempo materna e spietata. Scott avrebbe portato alla luce tutte le contraddizioni di un personaggio altrettanto ineffabile, sottolineandone l’ipocrisia con un pizzico di malsana follia e la perversione che lo rende viscido, ma pur sempre umano. Non solo, ma avrebbe portato in scena quel legame indissolubile che da sempre lega il sesso con il potere.
5) Long John Silver (Black Sails)
Un personaggio a metà tra storia e leggenda, protagonista anche de L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson e impresso nella nostra memoria collettiva. Sul piccolo schermo John Silver è apparso nella bellissima, ma snobbatissima, Black Sails dove viene interpretato dall’attore Luke Arnold. Silver è un umile cuoco di bordo che con l’astuzia diventa un sapiente e temibile pirata. Lui è opportunista e lo riconosce, è individualista e gustosamente anarchico. Non perde mai occasione di manipolare il prossimo, insidiandosi nelle menti dei suoi interlocutori grazie a delle invidiabili abilità oratorie, sia per un tornaconto economico che per la sua stessa sopravvivenza.
Un personaggio a metà tra il folletto shakespeariano e un pirata farabutto che Luke Arnold interpreta in maniera impeccabile. A nostro avviso però, Andrew Scott nel cast non solo avrebbe arricchito la serie, ma forse sarebbe riuscito anche a conferirgli la visibilità che merita. Come sappiamo, è un attore capace di monopolizzare la scena in pochissimi fotogrammi e in grado di rendere peculiare ogni sua interpretazione. Non potremmo mai saperlo, ma immaginiamo che anche il rapporto ambiguo e conflittuale che il personaggio ha con il Capitano Flint – interpretato da uno strepitoso Toby Stephens – ne avrebbe beneficiato portando in scena una coppia perfetta con una chimica di certo palpabile.
Questi sono solo 5 personaggi seriali che Andrew Scott impersonerebbe da urlo.
Ovviamente non c’è modo di scoprirlo, ma possiamo consolarci sapendo che l’attore irlandese ha ancora una lunga carriera davanti a sé, quindi non mancheranno occasioni per godere ancora delle sue splendide interpretazioni.
E voi? In quali panni seriali vedreste bene Andrew Scott?