Ogni arco narrativo che si rispetti si caratterizza per differenti percorsi di ascesa e declino. Il panorama seriale si colora di molte personalità che impariamo ad amare e di cui ci appassioniamo. Ci sembra di conoscerli da una vita, di capirli ed essere capiti. Proprio per questo, non c’è nulla di più deludente dell’esser emotivamente traditi da dei personaggi fittizi che inizialmente adoravamo. Si tratta di involuzioni, rivelazioni inattese e/o cambi caratteriali apparentemente immotivati che ci portano a riconsiderare l’opinione fino a quel momento assunta anche sui più simpatici e benevoli eroi dello schermo. Che si tratti dello scioccante crollo emotivo di Andy Bernard di The Office, o del cambio di fazione di Mathias Barneville di Call My Agent, sono molti i personaggi che abbiamo tanto amato e che, a un certo punto, abbiamo iniziato a non sopportare più. Vittime di una trama non sempre gentile nei loro confronti, costoro sono stati in balia di un processo inverso a quello di evoluzione e rinascita che spesso ci ha fatto riscoprire l’amore per alcuni antieroi verso la quale continuiamo a provare ammirazione (8 amatissimi personaggi delle serie tv che all’inizio erano odiatissimi).
Non importa che si tratti di una comedy o di un dramma a tutti gli effetti, ciascun tipo di serie tv nel tempo ha proposto delle recessioni talmente forti da aver cambiato inesorabilmente la nostra percezione sul personaggio che ne è oggetto, nessuno escluso.
Attenzione: l’articolo può contenere spoiler di The Office, Shameless, Ted Lasso, Call My Agent, Sons Of Anarchy, New Girl, Game Of Thrones.
1) Andy Bernard (The Office)
Quello di Andy Bernard è un personaggio ben costruito nel corso di circa sei stagioni. Le sue insicurezze, l’amore per la musica, l’arrogante competitività, e le tante assurdità in pieno stile Dunder Mifflin lo rendono una spalla divertente e con la giusta dose di follia. Guadagna sempre di più il nostro affetto grazie a una vita sentimentale inizialmente deludente (complice il tradimento dell’anaffettiva Angela), e poi ravvivata dalla relazione con la giovane segretaria Erin. Nelle ultime due stagioni, però, il personaggio di Andy Bernard è protagonista di un declino totale. Snaturato e reso insopportabile dalla necessità di attribuirgli in modo poco vincente il ruolo di “nuovo Michael Scott”, dopo l’uscita di scena di Steve Carell, l’impiegato finisce per essere odiato, dai colleghi e da noi spettatori delusi da un’involuzione che ne ha rovinato la grande crescita personale e comica.
2) Debbie Gallagher (Shameless)
All’inizio della longeva storia di Shameless, la piccola Debbie Gallagher è l’innocente sorella minore della scapestrata famiglia. E’ una tenera e indifesa undicenne che ancora crede nella redenzione del padre assente e pericoloso. Affettuosa e premurosa, di lì a poco, nel giro di un numero di stagioni sufficienti ad aprire all’età adolescenziale, anche l’innocua bambina diviene una Gallagher a tutti gli effetti. Se prima le volevamo un bene fraterno, ora non possiamo proprio sopportarla. Con l’adolescenza arrivano i primi problemi: diviene una ragazzina capricciosa, fuori luogo, bisognosa d’esser accettata e stupidamente ribelle (ignora i consigli di Fiona e prende ogni decisione egoisticamente più sbagliata). Debbie è focosa, irascibile e testarda: commette molti errori proprio a causa del suo caratteraccio. Anche da adulta è fuori controllo. Sul finale cerca addirittura di assumere un nuovo ruolo di guida per la famiglia, ma la sua attitudine autodistruttiva e egoistica è poco funzionale in tale senso, rivelandosi ancora una volta fallimentare.
3) Nate Shelley (Ted Lasso)
Poche volte ci siamo sentiti traditi come quella volta in cui Nate Shelley ha voltato le spalle al Coach Lasso e al Richmond AFC. Il goffo kitman sembrava al principio di Ted Lasso una positiva aggiunta al Team: preparato e maldestro, Nathan era una mascotte a cui era impossibile non voler bene. Ciò nonostante, col passare degli episodi, l’aura innocente che avvolgeva l’assistente si è piano piano ingrigita fino a rivelarne la vera oscurità. Nate Shelley si è dimostrato un infame di prima categoria. Arrivista, egoista e vendicativo, l’uomo ha fatto di tutto nel tentativo di ottenere un riconoscimento e ruolo maggiore all’interno del club britannico. La sua condotta individualistica l’ha portato fino a tradire Ted e la squadra, rivelandone le debolezze e schierandosi al fianco del Team rivale.
4) Mathias Barneville (Call My Agent)
Mathias Barneville ha sempre avuto un caratteraccio burbero e difficile, manipolatore, ciò nonostante si è fatto apprezzare in numerose occasioni per le sua esperienza e le grandi doti da talent agent sviluppate negli anni. Purtroppo però, anche l’uomo ha avuto un momento buio in cui ha voltato le spalle all’ASK e si è rivelato per quello che era in realtà. Mathias decide di abbandonare l’agenzia in una situazione di difficoltà e di schierarsi, con l’aiuto di Starmedia, come produttore al fianco di un’altra attività rivale. Col fine di perseguire il successo, chiede addirittura a Noémie di rubare dei file dall’ASK, finendo per tradire i compagni di sempre in una mossa inattesa e ricca di risentimento.
5) Gemma Teller (Sons Of Anarchy)
Spietata e diretta sempre all’intento di preservare il SAMCRO (Sons of Anarchy Motorcycle Club Redwood Original) di cui è fondatrice, Gemma Teller ci ha dapprima intrigati con la sua violenta spregiudicatezza, per poi ferirci emotivamente senza ritorno. La matriarca della serie tv ha sempre fatto di tutto per il club, fino a macchiarsi di crimini che non ci hanno più permesso di schierarci al suo fianco. Le tante bugie costruite nel tempo hanno eretto un muro che protegge e affligge il tormentato figlio Jax e chi gli sta attorno. Tra i personaggi più crudeli e impietosi di sempre, quello che rende Gemma Teller una donna senza scrupoli è proprio il fatto di credere di agire sempre nel bene e nel giusto. La sua prospettiva la porta a pensare esclusivamente a sé stessa e alle proprie priorità poste avanti a tutto, persino prima del povero Jax segnato da una madre che di madre ha sempre avuto molto poco.
6) Robby McFerrin (New Girl)
Robby è un personaggio ricorrente inizialmente introdotto nella sitcom New Girl come nuovo fidanzato di Cece per ostacolare innocentemente e momentaneamente la storia con Schmidt. Goffo e simpatico, nonostante l’inserimento nella trama per ragioni meno nobili, nessuno ha mai veramente potuto odiare il povero Robby, fino a quando non è stato impiegato con altre finalità. Nella sesta stagione non è più un comico capro espiatorio, ma subentra nuovamente a interferenza della relazione portante della serie tv, quella tra Nick e Jess. In questa circostanza, Robby diviene scomodo e ambiguo. Ostacolando la ship che ha fatto innamorare i fan, l’uomo non può che finire con l’essere odiato da tutti, nonostante la sua relazione con l’esuberante Jessica Day non abbia vita lunga, proprio a fronte della scoperta di una lontana parentela che li lega.
7) Daenerys Targaryen (Game Of Thrones)
Quella di Daenerys Targaryen è una involuzione simbolo anche e soprattutto del famosissimo declino della stessa Game Of Thrones. La lunga durata della serie tv basata sul lavoro di George R. R. Martin ha permesso al personaggio di avere un arco narrativo fatto di tante evoluzioni e involuzioni che l’hanno portata da moglie di Khal Drogo a Madre dei Draghi e regina nell’ottava stagione. Perché Daenerys possa divenire la forte e spietata donna che è al termine dello show, sono molte le vicende di cui è stata protagonista, fino a quando si macchia persino dell’omicidio della temibile Cersei Lannister e del fratello Jamie. Inizialmente conosciuta con un carattere timido e fragile a causa dell’opprimente fratello, la donna è irriconoscibile nell’ultimo capitolo. Accecata dal potere, al termine di Game Of Thrones, Daenerys è divenuta quanto aveva sempre temuto, una tiranna inarrestabile, frenata solo dalla pugnalata mortale di Jon Snow che decide a malincuore di fermare un personaggio alla deriva che per molto tempo è stata volto iconico della serie tv.