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5 Serie Tv che non si è ancora capito dove vogliano andare a parare

Gli Anelli del Potere
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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Gli Anelli del Potere, The Witcher, La Ruota del Tempo, Citadel e Wolfpack

La cosiddetta Peak Tv, fenomeno che ha caratterizzato gli ultimi anni di produzione seriale, ha portato alla nascita di tantissimi progetti ambiziosi che, sulla scia di altri successi, hanno provato a cavalcare l’onda proponendo idee o adattamenti capaci di calamitare l’attenzione del pubblico. Non tutte le ciambelle, però, escono col buco, dice un famoso detto popolare, e allo stesso modo possiamo traslare questo concetto dicendo che non tutte le serie tv ambiziose, effettivamente, mantengono le aspettative. Anzi. Un lato “oscuro”; per così dire, della Peak Tv è rappresentato proprio dalla quantità di prodotti che non riescono a imporsi, annaspando nel mare magnum delle produzioni televisive. Esempi del genere sono tanti, e anche illustri, come Gli Anelli del Potere o La Ruota del Tempo, serie tv incapaci, almeno finora, di mantenere le premesse della vigilia, non riuscendo a emergere e rimanendo in un limbo che non mostra una direzione chiara.

Ora che si parla molto di tramonto della Peak TV e di saturazione del panorama, andiamo a parlare proprio di quelle serie tv che, nonostante resistano ancora, non si è ben capito dove vogliano andare a parare. La cifra comune di queste produzioni è la grande attenzione mediatica che sono state capaci di suscitare, le enormi ambizioni della vigilia e i risultati contrastanti dello sviluppo. Come ben vedremo, un filo comune per questi titoli è un illustre precedente, che ha creato parecchio hype e che ha sovraccaricato la produzioni di aspettative, che però non sono state mantenute e a questo punto non si capisce bene che direzione possano prendere i progetti.

Gli Anelli del Potere

Gli anelli del potere
Gli Anelli del Potere (640×388)

Per affrontare questo discorso è impossibile non partire da una delle serie più controverse degli ultimi anni. Gli Anelli del Potere è la gigantesca produzione di Prime Video che affonda le radici nell’universo di Tolkien e de Il Signore degli Anelli, attingendo dalla letteratura dello scrittore britannico e presentando una storia inedita, di parecchio antecedente a quelle viste sul grande schermo, ma con riferimenti continui, rappresentati da personaggi come Galadriel, Elrond e lo stesso Sauron. Scomodare un mito della narrativa fantasy come Il Signore degli Anelli è stata una scommessa azzardata, che al momento non ha ripagato Amazon.

La prima stagione de Gli Anelli del Potere è stata, globalmente, al di sotto delle previsioni. A fronte di un comparto scenico mozzafiato, la storia non ha avuto la giusta potenza, così come i personaggi non hanno convinto a pieno. La scrittura non è stata all’altezza delle aspettative e anche della cornice della serie e a questo punto è davvero difficile capire dove potrà andare a parare Gli Anelli del Potere. C’è da dire che le potenzialità ci sono sempre, d’altronde stiamo parlando di un universo narrativo incredibile come quello creato da Tolkien. I dubbi riguardano più che altro la resa, finora non all’altezza, e un disegno complessivo non chiarissimo, perché nel calderone ci sono parecchie cose, dall’ascesa di Sauron alla caduta di Numenor, passando per l’identità del gigante e la scoperta del Mithril, ma per ora sembra mancare la lucidità per realizzare con coerenza un disegno così ampio.

Gli Anelli del Potere e le altre: La Ruota del Tempo

La Ruota del Tempo (640×360)

Dopo Gli Anelli del Potere, rimaniamo in casa Prime Video, con un altro fantasy che non ha saputo confermare le altissime aspettative della vigilia. La Ruota del Tempo adatta l’omonima saga letteraria di Robert Jordan, un vero e proprio caposaldo del genere, ed è nata da un investimento importantissimo di Amazon, che ha deciso di puntare talmente forte sul prodotto da rinnovarlo ancora prima dell’uscita della prima stagione. In teoria, i crismi per il successo c’era tutti: La Ruota del Tempo è una saga leggendaria, con una storia ricca di elementi e di spunti, che si presta benissimo a un adattamento seriale, eppure, dopo due stagioni, è impossibile non avvertire una certa confusione nella visione della serie di Prime Video.

Al pari de Gli Anelli del Potere, la scrittura, specialmente quella dei personaggi, non sostiene un comparto visivo eccellente e la mancanza di profondità in taluni passaggi ha inficiato in maniera significativa sulla resa finale. Non siamo davanti a un flop, sia chiaro, come non lo eravamo per Gli Anelli del Potere, ma le premesse per La Ruota del Tempo erano decisamente diverse. La serie Amazon mirava a diventare un fantasy di riferimento, ma si è assestata come una buona serie tv, nulla di più. Adesso, in vista della terza stagione, ci sarà da capire che direzione prenderà la produzione, se manterrà questa linea di sufficienza o se finalmente riuscirà a scatenare tutte le sue potenzialità.

The Witcher

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The Witcher (640×376)

Dalla Prime Video de Gli Anelli del Potere e La Ruota del Tempo passiamo a Netflix e a quello che è uno degli investimenti più grossi della piattaforma di Los Gatos, che però ha vissuto un percorso abbastanza incidentale. Il successo di Game of Thrones ha fatto salire la febbre dei fantasy per le piattaforme e ognuno ha cercato di scommettere su un prodotto di questo genere capace di imporsi a livello mediatico. Abbiamo visto le scelte di Amazon, mentre Netflix ha puntato con forza su The Witcher, non riuscendo però mai a convincere fino in fondo. Un po’ come per La Ruota del Tempo, non siamo davanti a un flop, ma sicuramente a un prodotto che partiva con ben altre aspettative.

Specialmente la prima stagione di The Witcher ha avuto una certa presa sul pubblico, poi però, andando avanti, non è mai arrivato quel salto di qualità tanto atteso e la serie si è fermata in uno stagno fatto d’incompletezza e di confusione. La complessità della storia non poggia su basi solide e chiare, così da allontanare chi è completamente vergine del mondo creato da Andrzej Sapokowski. Il culmine della confusione che aleggia intorno a The Witcher è rappresentato, senza dubbio, dall’addio di Henry Cavill, il protagonista e volto iconico della serie. A questo punto, senza il proprio punto di riferimento, dopo una terza stagione con troppi alti e bassi e nel bel mezzo di una storia sempre più intricata, è difficile capire con esattezza dove The Witcher possa andare a parare.

Gli Anelli del Potere e le altre: Citadel

Gli Anelli del Potere
Citadel (640×360)

Abbandonando Netflix e The Witcher torniamo a Prime Video e a un’altra mega produzione che non ha convinto a pieno. Citadel si unisce al coro intonato da Gli Anelli del Potere e La Ruota del Tempo e testimonia una certa difficoltà di Amazon nel gestire prodotti con un potenziale enorme. Un po’ come le altre due citate, la serie tv con Richard Madden e Priyanka Chopra è stata presentata in pompa magna, alimentando così il carico di aspettative intorno a se. Come per Gli Anelli del Potere e La Ruota del Tempo, il risultato non è affatto negativo, ma nemmeno completamente convincente.

Anche qui emerge una certa confusione sulla direzione che il racconto intende prendere. La storia mescola thriller, spy story, fantascienza e azione pura, creando un calderone ricco di spunti e stimoli, ma forse un pochino sovraccarico. Pure in questo caso, sembra che le enormi ambizioni abbiano fagocitato Citadel, frenandone l’ascesa. Le intenzioni di Prime Video sono quelle di investire con forza su questo titolo, come testimonia anche l’annuncio dello spin-off italiano con Matilda De Angelis e le altre versioni indiana, spagnola e messicana. Bisognerà capire però, e la seconda stagione di Citadel in tal senso sarà decisiva, che piega prenderà l’intera narrazione per capire gli sviluppi e i margini di fortuna dell’intero franchise.

Wolfpack

Gli Anelli del Potere
Wolfpack (640×340)

Chiudiamo questa rassegna con un titolo meno altisonante dei precedenti, ma comunque interessante e, allo stesso modo, confuso. Wolfpack è una produzione Paramount+, che calca sul consunto tema dei lupi mannari, provando a presentare l’argomento da un punto di vista diverso, più animalesco che fantastico. L’hype per la serie è cresciuto a dismisura grazie alla presenza nel cast di Sarah Michelle Gellar, un’icona della televisione e soprattutto del genere grazie alla sua avventura nei panni di Buffy Summers. La prima stagione di Wolfpack, però, ha convinto solo a metà, mostrando una storia decisamente interessante, ma un po’ incerta.

Anche questo titolo, come i citati Gli Anelli del Potere, La Ruota del Tempo, The Witcher e Citadel deve dimostrare di poter prendere, e mantenere, una direzione ben precisa. Queste produzioni sono sotto la lente d’ingrandimento, accomunate dall’avere a disposizione un grandissimo potenziale, che però finora non è stato sfruttato a dovere. È tempo di capire dove vogliono andare a parare queste serie tv, se con i prossimi capitoli possono finalmente brillare definitivamente o se invece sono condannate a un’incompletezza cronica.