Vai al contenuto
Home » Serie TV » 5 anime della nostra infanzia che erano avanguardia pura

5 anime della nostra infanzia che erano avanguardia pura

Rocky Joe (1200x675)

3) Slam Dunk (1993)

Slam Dunk (640x360)
Slam Dunk e la squadra di Anamichi

Slam Dunk in inglese significa “eseguire una bella schiacciata a canestro”, ma è anche il titolo di questo anime da vedere prodotto dalla Toei Animation. La serie racconta le avventure e le vicissitudini di Hanamichi Sakuragi, un liceale molto sfortunato e irriverente che si innamora (non corrisposto) di una sua compagna di classe, sorella del capitano della squadra di basket della scuola, lo Shohoku. Proprio a causa della cotta verso la ragazza e per cercare di fare colpo su di lei, decide di entrare a far parte del team, presentandosi come “Il genio del Basket”. Ma la verità è che quella di Hanamichi sarà una strada tutta in salita e non priva di difficoltà, fino ad arrivare alle qualificazioni del torneo nazionale.

Questo non è il solito anime in cui i soliti sconosciuti di quartiere vincono i campionati del mondo, ma è un racconto di formazione in cui i singoli giocatori lavoreranno duramente per diventare una vera squadra di basket, maturando come sportivi e come persone. Sullo sfondo di questa trama, vengono trattati temi come l’accettazione di sé e dei propri limiti, il sacrificio personale nella realizzazione di sè stessi, la morte e l’abbandono genitoriale e di come sia complicato diventare adulti.

Oltre a tutto questo, Slam Dunk ha avuto un impatto culturale fortissimo su intere generazioni di ragazzi, che hanno iniziato ad appassionarsi al basket solo dopo aver letto il manga o visto l’anime, contribuendo a diffondere questo sport in tutto il Giappone.

4) Cowboy Bebop (1998)

Cowboy Bebop (640x360)
I personaggi di Cowboy Bebop

Cowboy Bebop è una serie anime da vedere diretta dal regista Shin’ichirō Watanabe e musicata da Yoko Kanno. Sulla carta dovrebbe parlare solo di fantascienza, ma questa serie offre molto di più. La prima idea innovativa è stata infatti quella di girarla alla maniera di un western, dove però gli spazi sterminati delle praterie sono sostituiti da quelli infiniti e profondi dello spazio. I classici cavalli sono diventati astronavi e navicelle spaziali di ogni dimensione e i cowboy sono rappresentati da Spike Spiegel e Jet Black, cacciatori di taglie che si avventurano tra pianeti, fasce di asteroidi e città spaziali tramite l’uso della loro astronave, il Bebop.

Durante il susseguirsi delle puntate al duo di protagonisti si aggiungeranno anche la giocatrice d’azzardo Faye Valentine e la ragazzina Ed, hacker esperta.

Su questo plot principale si innestano alcune storie secondarie magnifiche. Si parla di tematiche forti come droga, crimine organizzato, terrorismo, passando per argomenti come la filosofia, l’esistenzialismo, il fatalismo, la solitudine e di come i traumi o le vicende del passato possano influenzare i comportamenti futuri.

A tutto questo si aggiunge una colonna sonora fortemente comunicativa, che riesce a sottolineare e a evidenziare i caratteri e i pensieri inespressi dei vari personaggi e delle diverse situazioni. La musica si regge e gioca con le declinazioni del blues, del jazz e dell’ambient come nessun altro ha mai fatto prima nella storia dell’animazione odierna, a partire dalla sigla di apertura divenuta un cult.

Inoltre questo anime per la sua freschezza, la regia e la sceneggiatura, ha influenzato numerosi registi come Quentin Tarantino, che si è ispirato a questa serie per diverse sequenze di combattimento usate nel film Kill Bill – volume 1. Cowboy Bebop inoltre ha riscosso talmente tanto successo nel mondo che negli anni seguenti sono stati prodotti un OAV, un film “Cowboy Bebop – Il Film” e attualmente una serie live action trasmessa su Netflix.

Pagine: 1 2 3