4. L’ECCESSIVO PROTAGONISMO DEL DETECTIVE DI TURNO – Allora, valutiamo una situazione che potrebbe verificarsi nella vita reale. C’è un pericoloso criminale che sta turbando giorni e notti di una città, una regione, una nazione. Ovviamente come si organizzano le forze dell’ordine per catturarlo? Lavorando in team, chiaro. L’unione fa la forza, two is meglio che one e tutte quelle robe li’. Non nelle Serie Tv. O meglio, ci provano ad organizzarsi in team. Arrivano vicinissimi all’obiettivo. Poi c’è quel geniaccio sregolato del detective di turno a cui viene l’illuminazione prima degli altri. Ha capito come trovarlo, scovarlo e catturarlo. Quindi cosa fa, lo dice agli altri e vanno a prenderlo tutti insieme, giusto? La risposta è ovviamente no. Ci va da solo. Lo sfida face to face, a suon di dichiarazioni forti tipo: “Per te la festa è finita” “Hai smesso di turbare le vite della comunità” “Da questo momento in poi non potrai dare fastidio più a nessuno”. Il killer di turno nel frattempo si beve un caffè e scappa. Nel migliore dei casi c’è una colluttazione dove il killer esce vincitore riuscendo comunque a scappare. Subito dopo c’è la telefonata della sua squadra al detective: “Allora, che fine hai fatto? L’hai trovato?” “Si, ma quel bastardo mi è sfuggito”. Ci credo, sei un coglione.