5) Raymond Cruz, l’indimenticabile Tuco Salamanca di Breaking Bad
Ebbene sì, anche Tuco Salamanca in persona faticava a sopportare sé stesso. Il personaggio interpretato da Raymond Cruz è caratterizzato da scatti di rabbia imprevedibili e una natura violenta. Tuco Salamanca è un capo del narcotraffico con gravi problemi di gestione della rabbia, aggravati dalla dipendenza dalla metanfetamina. A quanto pare, gli sceneggiatori avevano intenzione di mantenere Tuco come antagonista principale nella seconda stagione della serie. L’idea era quella di estendere il suo ruolo per approfondire ulteriormente il personaggio e il suo impatto sulle vicende. Ed è anche legittimo, considerando l’impatto che il personaggio ha avuto sulla serie nonostante il tempo limitato on screen. Tuttavia, Raymond Cruz ha declinato questa proposta, arrivando persino a chiedere che il suo personaggio venisse eliminato dopo un episodio. Per Cruz, interpretare Tuco non era affatto facile. La natura intensa e instabile del personaggio risultava mentalmente e emotivamente estenuante.
Recitare la parte di un individuo così distruttivo e fuori controllo era un lavoro impegnativo che l’attore non trovava piacevole e che, a lungo andare, avrebbe potuto avere un impatto negativo su di lui. Per questo motivo, dopo aver deciso di non proseguire con la serie, ha chiesto agli sceneggiatori di far morire Tuco, segnando così la sua uscita anticipata rispetto ai piani iniziali. La cosa strana è che, nonostante la sua decisione di lasciare Breaking Bad, Raymond Cruz ha successivamente ripreso il ruolo di Tuco nel prequel Better Call Saul. In questa occasione, l’attore ha accettato di interpretare nuovamente il personaggio semplicemente per arricchire la storia del prequel. Cruz ha poi dichiarato pubblicamente che “non c’è niente di divertente” nell’interpretare un personaggio così complesso e aggressivo come Tuco. In ogni caso, la sua performance ha contribuito a rendere indimenticabile il personaggio, arricchendo ulteriormente l’universo di Breaking Bad con un antagonista iconico.
6) Anche Dean Norris, insospettabilmente, è tra gli attori delle serie tv che avrebbero voluto chiudere con il proprio personaggio
E meno male che non ci è riuscito, viene da pensare. Sì, perché senza l’iconico Hank Schrader, Breaking Bad non sarebbe stata la stessa. In qualità di agente della DEA e cognato di Walter White, Hank si trova spesso a svolgere un ruolo di contrasto al protagonista. Questo ha portato alcuni spettatori a sperare nella sua morte in vari momenti della serie. Tuttavia, Hank è sempre riuscito a superare ogni minaccia, dimostrando grande forza di volontà. Arrivati alla quinta stagione, anche lo stesso Dean Norris ha iniziato a desiderare che il suo personaggio uscisse di scena in modo drammatico e definitivo. Durante la produzione della stagione finale, a Norris fu offerta l’opportunità di interpretare un ruolo da protagonista in un episodio pilota per una nuova sitcom. L’attore era interessato, motivo per cui chiese ai produttori di far morire Hank all’inizio della stagione, così da potersi dedicare al nuovo progetto.
In particolare, Norris sperava che il creatore della serie, Vince Gilligan, accettasse la sua richiesta di far morire Hank nei primi episodi dell’ultima stagione. Tuttavia, Gilligan non acconsentì alla richiesta, volendo mantenere Hank come una presenza cruciale fino alla conclusione della storia. Dean Norris ha poi riflettuto pubblicamente su tale decisione, esprimendo gratitudine per la scelta di Gilligan. L’attore ha capito l’importanza del suo personaggio e ha riconosciuto il prestigio di far parte di Breaking Bad fino alla fine. Norris si è detto felice anche per la centralità del suo personaggio negli ultimi otto episodi, aggiungendo un’ulteriore intensità alla stagione conclusiva. Se le cose non fossero andate in questo modo, non solo avremmo dovuto rinunciare al momento più drammatico di Breaking Bad, ma anche all’episodio con i racing più alti in assoluto: Ozymandias.