Dire addio al personaggio che è stato per lungo tempo parte della propria identità risulta essere talvolta molto doloroso, soprattutto per gli attori delle serie tv. Nel mondo della serialità televisiva, infatti, la fine delle riprese può rappresentare un vero e proprio trauma per i vari interpreti, vestendo quest’ultimi i panni del proprio personaggio per anni e anni, tanto da vivere quel distacco con l’intensità di un vero e proprio lutto. In altri casi, a causare forti crolli emotivi è l’opposta prospettiva di rimanere legati per sempre a quel personaggio, o di non riuscire mai più a replicare quel momentaneo successo. Quelle appena citate sono state cause di disturbi psicologici per 5 famosissimi attori delle serie tv che, come vedremo, hanno esposto pubblicamente l’altra faccia della medaglia del loro lavoro.
Da Kit Harington a Jon Hamm, ecco 5 attori delle Serie Tv che hanno avuto una crisi dopo aver abbandonato il proprio personaggio.
1) Kit Harington
Dopo la fine di Game of Thrones, Kit Harington è stato in cura in un centro di riabilitazione a causa del forte stress e del conseguente abuso di alcol che ne è derivato; lasciare Jon Snow dopo otto anni è stato un duro colpo per l’attore britannico che, fino a quel momento, aveva dedicato anima e corpo al suo personaggio, concentrandosi in maniera totale sul progetto tanto da sentirsi emotivamente svuotato al termine delle riprese. Interpretare un personaggio tanto complesso (di cui vi ricordiamo il nostro personalissimo omaggio, che potete rileggere qui) è costato a Kit Harington non poca fatica e stress psicofisico. Fortunatamente, con l’aiuto di professionisti e l’appoggio di sua moglie, tutto sembra essersi risolto per il meglio per il talentoso attore.
2) Matthew Perry
Dire addio a un ruolo fisso non è soltanto un’esperienza traumatica in termini identitari; un altro fattore da non sottovalutare è quello economico e, più in particolare, la stabilità economica ottenuta da quel ruolo fisso. Abbandonare un personaggio di una serie di successo rende sempre più complesse le prospettive di ruoli altrettanto rilevanti per il futuro, facendo crollare le certezze di non pochi attori di serie tv. Tra questi troviamo Matthew Perry, il celebre Chandler dell’iconica sitcom Friends, che ha confessato negli anni di essere stato dipendente da alcol e sostanze stupefacenti soprattutto dopo il termine delle riprese, destando preoccupazione tanto dei suoi fan quanto del cast della serie.
3) Matt LeBlanc
La fine di Friends non è stata traumatica solo per Matthew Perry. Anche Matt LeBlanc, l’amatissimo Joey della serie, ha superato a fatica la fine delle riprese, cadendo nel tunnel della depressione come ha dichiarato egli stesso:
“Per anni e anni, a malapena uscivo da casa. Ero esaurito. Non volevo avere degli appuntamenti, non volevo andare da nessuna parte. Potevo permettermi di farlo. Molti attori chiamano il loro agente per sapere se ci sono novità. Io lo chiamai per dirgli: “Per favore, dimentica il mio numero per qualche anno”. Fu un periodo buio per me. Ebbi quasi un esaurimento nervoso”.
Per superare quel brutto periodo, l’attore si è dedicato completamente alla vita privata tenendosi lontano dai riflettori, fino alla recente reunion del cast di Friends, in cui è apparso visibilmente sereno insieme con l’amico Matthew.
4) Cho Jin-woong
Anche l’attore coreano Cho Jin-woong ha dovuto fare i conti con la depressione dopo aver recitato in Signal, la serie che gli è valsa la fama. Ripercussioni causate anche dalla tematica delicata trattata dalla trama, ispirata agli omicidi seriali di Hwaseong. Secondo alcuni psicologi, infatti, far riemergere ricordi intensi per ricreare l’emozione che un personaggio dovrebbe provare, potrebbe equivalere a vivere un disturbo da stress post traumatico (PTSD); il sovraccarico di adrenalina e cortisolo può causare sintomi da PTSD poiché “la mente può essere indotta con l’inganno a credere che la finzione sia realtà”.
Per Cho Jin-woong, la luce in fondo al tunnel è arrivata quando ha accettato di lavorare a nuovi progetti, scegliendo di dedicarsi questa volta a personaggi meno cupi del detective Jae-Han.
5) Jon Hamm
Poco prima che la stagione finale di Mad Men andasse in onda, anche l’attore Jon Hamm ha dovuto fronteggiare il suo alcolismo in una clinica di riabilitazione, in cui ha potuto dedicare del tempo per se stesso svestendo i panni di Don Draper, ruolo che gli è valso un Golden Globe per il miglior attore in una serie drammatica nel 2016. Gestire lo stress e il peso del successo può risultare davvero complicato, motivo per cui Jon Hamm si è espresso sui benefici della terapia, focalizzando l’attenzione sul fatto che quest’ultima sia più sdoganata negli Stati Uniti di quanto non lo sia nel vecchio continente, aprendo il dialogo sull’importanza della salute mentale e sullo stigma per i disturbi psicologici, ancora troppo presente.