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5 attori italiani delle Serie Tv che si sono distinti per una grandissima interpretazione nel 2024

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Se vi dicessimo “migliori attori italiani delle serie tv”, chi vi verrebbe in mente? Ripercorrendo a ritroso questo 2024, ci rendiamo conto che ci sono alcune produzioni made in Italy che hanno davvero fatto centro. È probabile che la casa di produzione Groenlandia sia il nome della golden age delle serie tv italiane in questo 2024, ma in ogni caso abbiamo alcuni titoli che ci hanno letteralmente spiazzato e che continueranno a far parlare di sé anche nei mesi a venire.

Di una buona serie tv si considera tutto: la scrittura, l’ambientazione, la fotografia, tutto il comparto estetico, il lavoro della regia e tutto il resto. Ma la prima cosa che salta all’occhio quando si inizia una nuova serie è probabilmente la performance degli attori. Se si tratta di interpreti abbastanza credibili, decidiamo di continuare la visione e immergerci nel racconto analizzandone tutti gli aspetti. Se la recitazione è di basso livello, tutto il resto passa purtroppo in secondo piano. Spesso e volentieri quindi, le performance del cast sono un elemento chiave nella buona riuscita di un prodotto televisivo.

Tra gli attori italiani delle serie tv si sono distinti per la loro interpretazione, ce ne sono cinque che vale la pena menzionare perché il loro lavoro resterà impresso negli occhi di chi quest’anno li ha visti all’opera.

Si tratta di nomi già conosciuti al grande pubblico e anche di qualche new entry che si sta appena affacciando nel panorama televisivo del nostro Paese. Attori italiani delle serie tv, che hanno lavorato principalmente alle produzioni televisive, ma anche attori del grande schermo, che abbiamo conosciuto in un’altra veste. Partendo da gennaio 2024, abbiamo selezionato cinque serie tv in cui l’interpretazione dell’attore principale è stata fondamentale per la buona riuscita del prodotto. Tantissimi altri nomi non saranno citati in questa lista perché ci siamo limitati ad individuarne cinque. Ma questo 2024 ci ha regalato diversi progetti davvero degni di nota, che varrebbe la pena recuperare a prescindere dagli attori italiani delle serie che vi hanno preso parte.

Irene Maiorino – L’amica geniale

Lila Cerullo in una scena de L'amica geniale 4
Credits: Rai

Tra gli attori italiani delle serie tv uscite nel corso di quest’anno, si farebbe fatica a non citarne qualcuno dal cast de L’amica geniale. La serie tv co-prodotta da HBO e Rai è arrivata al suo capitolo conclusivo, che è andato in onda in prima visione negli Stati Uniti. Lo show tratto dai libri di Elena Ferrante ha avuto enorme successo oltre i confini nazionali. La serie è stata apprezzata molto negli Stati Uniti e in generale all’estero e ha fatto parlare di sé al punto da divenire una delle serie tv italiane più famose al mondo. L’ultimo capitolo della storia è andato in onda anche in Italia qualche settimana fa. La vicenda è arrivata al suo epilogo, portando i personaggi a chiudere i loro personali archi narrativi.

Le interpretazioni de L’amica geniale sono di altissima fattura. Il cast ha fatto un lavoro straordinario, sin dalla prima stagione, nella quale le due protagoniste erano interpretate da attrici più giovani. Nella quarta stagione, a vestire i panni di Elena e Lila ci sono Alba Rohrwacher e Irene Maiorino. Entrambe si sono calate subito nella parte e hanno dato sostanza ai propri personaggi, ma il lavoro fatto da Irene Maiorino merita una menzione speciale. La somiglianza fisica con Gaia Girace, l’attrice che ha interpretato Lila nelle stagioni precedenti, ha permesso agli spettatori di creare immediatamente un collegamento tra le due interpreti, consentendo loro di restare agganciati alla storia e alle vicende personali delle protagoniste.

Il personaggio di Lila è un personaggio complesso, che man mano che si va avanti con la storia diventa più stratificato e inquieto.

La forza, il coraggio e l’entusiasmo giovanili sono smussati nel capitolo finale. Proprio quando sembra realizzarsi e trovare un posto per se stessa nel mondo, il destino riserva a Lila un epilogo tragico. Come un’eroina romantica, la donna accetta il suo destino e, scomparendo, resta impressa nella memoria di chi l’ha conosciuta. Raccontare un personaggio che cambia così velocemente non è facile, men che meno per un attore costretto ad interpretarlo e a dargli credibilità. Ma Irene Maiorino è tra gli attori italiani di serie tv che più sono riusciti nel loro compito in questo 2024. L’attrice fu scelta nel 2022 per il ruolo Lila, un ruolo al quale era particolarmente affezionata e con il quale si sentiva in qualche modo in “connessione“.

In un’intervista a Rolling Stones, l’attrice ha detto che “la verità è che Lila non si può spiegare e io, nel tentativo di farlo, seppure al meglio, ogni volta sento di tradirla. E mi fa male. Un po’ come forse si sarà sentita Elena Ferrante quando ha deciso di scrivere di lei dopo averle promesso che non l’avrebbe mai fatto. Lila allora non si può spiegare. Ma solo sentire. Io la sento ancora fortissima come una maledizione da benedire. È per chi intende la vita in un certo modo, il modo degli urti del cuore. È così che è arrivata lei. Dalle mie ombre”.

L’attrice ha ricevuto plausi e complimenti da ogni parte del mondo. La sua interpretazione così viva, così sentita, così in bilico tra l’elettricità dei fervori giovanili e gli abissi della fine tragica, ha contribuito a rendere il suo un personaggio indimenticabile.

Filippo Timi – Dostoevskij

Filippo Timi in una scena di Dostoeskij
Credits: Sky

È Filippo Timi invece, il protagonista di Dostoevskij, la prima serie tv dei fratelli D’Innocenzo. Lo show ha avuto un percorso travagliato, ma alla fine lo abbiamo avuto disponibile su Sky e NOW. Sei episodi per raccontare una storia macabra e agghiacciante, nello stile dei fratelli D’Innocenzo. Siamo nella periferia, uno dei luoghi in cui i due registi romani riescono ad esprimersi al meglio. C’è un serial killer che miete vittime e fa perdere le sue tracce. L’unico indizio che di volta in volta lascia accanto al corpo della vittima appena uccisa è un bigliettino con una riflessione personale sul mondo, che trae ispirazione dallo scrittore Dostoevskij.

A mettersi alla ricerca dell’assassino c’è Enzo vitello, un poliziotto dal passato oscuro con una figlia abbandonata anni prima e in preda alle dipendenze. Dostoevskij è una serie tv oscura e complicata, come vi abbiamo spiegato nella recensione. È una storia costruita attorno a un antagonista, un personaggio che compie delitti efferati e di cui nessuno conosce l’identità. A frapporsi tra lui e le sue vittime dovrebbe esserci il poliziotto, che però non è l’eroe buono della storia ma solo un anti-antagonista. Se Dostoevskij è dunque una serie tv difficile, darle vita deve essere stato altrettanto complicato.

Motivo per cui Filippo Timi andrebbe considerato tra gli attori italiani di serie tv che hanno fatto un lavoro più apprezzabile nel corso dell’ultimo anno.

All’attore è stato chiesto di interpretare un personaggio losco, un uomo appartenente – almeno sulla carta – ai buoni, ma che in realtà si porta dietro un passato complicato e un presente altrettanto tormentato. Sono personaggi di sbieco quelli che sbucano nei sei episodi di Dostoevskij. Personaggi che dunque è difficile inquadrare, che sfuggono ad una catalogazione e per i quali non si riesce a provare né empatia né rispetto. Eppure sono personaggi che hanno qualcosa da comunicare, pur nel loro nichilismo morale. E quindi, tra gli attori italiani di serie tv che di recente si sono fatti apprezzare per il loro lavoro, va dato merito a Filippo Timi, che alla fine di questo 2024 ci ha regalato un personaggio affascinante pur nella sua enorme complessità

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