La perfezione è l’obiettivo che in partenza si pone ogni serie tv, ma che concretamente rappresenta più una chimera che altro. Si potrebbe dire che la perfezione addirittura non esiste, che qualunque prodotto, per quanto qualitativamente altissimo, conterrà sempre almeno un minimo difetto o una debolezza. Si può anche controbattere che in fin dei conti questo traguardo inseguito presenta un indice troppo difficile da misurare, non ha caratteri oggettivi e universali e non s’inquadra in criteri fissi.
Tutte obiezioni valide, ma resta il fatto che poi questa perfezione è ciò che viene sempre ricercata da qualsiasi prodotto, almeno ai nastri di partenza. Nel campo delle serie tv e dei film, tale risultato può essere misurabile grazie a Rotten Tomatoes, il principale aggregatore di recensioni in questo settore. Si tratta del più prestigioso strumento per rilevare la qualità di un prodotto televisivo o cinematografico e in tal senso dunque rappresenta un indicatore molto importante per capire quali serie tv possono ambire a quella famosa perfezione tanto agognata.
Ci sono alcune serie che sono riuscite in questa impresa, raggiungendo un rating del 100% in termini di recensioni positive. Ce ne sono altre che, invece, si sono fermate a un passo dalla gloria, fermandosi al 99%, a un passo da quell’obiettivo trasognato. Sono 9 serie tv, quasi perfette, che per un briciolo non hanno raggiunto la gloria eterna, che in questo caso ha le sembianze di un pomodoro rosso fuoco.
Barry
A guidare questa particolare lista c’è Barry. Partorita da HBO, la serie ruota intorno al personaggio di Barry Berkman, ex marine degli Stati Uniti che si ricicla come killer a basso costo. La sua attività lo porta a Los Angeles, ma qui entra in contatto con la scena teatrale locale e in lui nasce un vero e proprio amore per la recitazione. Barry decide dunque di perseguire questa strada, anche se il suo passato criminale tornerà a tormentarlo.
Sin dalla sua prima stagione, uscita nel 2018 negli USA e arrivata in Italia solo nel 2021, Barry ha ottenuto un grandissimo successo sia di pubblico che di critica. La serie ha rimediato anche un enorme numero di riconoscimenti, vincendo tre Emmy nel 2018, due dei quali grazie a Bill Hader e Henry Winkler, premiati rispettivamente come migliore attore protagonista e non protagonista in una serie commedia. Alla prima stagione hanno fatto seguito altre due, con l’ultima uscita qualche mese fa. Il futuro di Barry, ancora oggi, è molto luminoso.
Star Trek: Strange New Worlds
Lo scorso 5 maggio ha fatto il suo esordio Star Trek: Strange New Worlds, undicesima serie proveniente da questo universo, considerando anche quelle animate. Il franchise di Star Trek è ricchissimo, dalla mitica serie classica del 1966 fino agli ultimi prodotti che stanno alimentando questo tessuto narrativo ancora oggi. Alle 11 serie, si aggiungono anche ben 13 film.
In questa mostruosa quantità di prodotti, un posto di rilievo è dunque occupato da Star Trek: Strange New Worlds, spin-off di Star Trek: Universe, che segue le avventure del Capitano Cristopher Pike, interpretato da Anson Mount. La serie è stata lanciata da Paramount+ e arriverà in Italia a settembre, con lo sbarco di questo servizio streaming anche nel nostro paese. Sarà una grande occasione, dunque, per recuperare un prodotto che ha decisamente raccolto pareri positivi e che è già stato rinnovato per una seconda stagione.
Alias Grace
Ci spostiamo ora su Netflix, con la miniserie Alias Grace, tratta dall’omonimo romanzo di Margaret Atwood, ispiratrice anche di un’altra famosissima serie come The Handmaid’s Tale. Alias Grace ha visto la luce in prima battuta sulla CBC tra settembre e ottobre 2017 e poi a livello internazionale è stata distribuita da Netflix.
La serie narra la storia di Grace Marks, una domestica irlandese immigrata in Canada che a metà del 1800 viene arrestata per l’omicidio del suo datore di lavoro: Thomas Kinnear. Grace si dichiara innocente, anche se le prove la inchiodano, e insieme al medico Simon Jordan farà luce sul suo oscuro passato per cercare di capirlo e ricordarlo al meglio.
Derry Girls
Questo viaggio tra le serie quasi perfette continua con Derry Girls, sitcom di Channel 4 distribuita in Italia da Netflix. La serie ha raccolto un successo pazzesco in Gran Bretagna, illustrando una realtà molto interessante, ovvero quella dell’Irlanda del Nord degli anni ’90. Derry è infatti uno dei luoghi cruciali per ciò che concerne la questione irlandese e qui, il 30 gennaio 1972, andò in scena la cosiddetta Bloody Sunday, quando militari inglesi aprirono il fuoco su una marcia civile, uccidendo 14 persone.
La serie, come detto, ha ottenuto immediatamente un grande successo nel Regno Unito, complice il suo carattere irriverente e politicamente scorretto. Derry Girls è una sitcom che si basa su un background molto particolare, una piccola gemma da recuperare assolutamente.
Tuca & Bertie
Arriviamo alla prima serie animata di questa lista. Tuca & Bertie ha fatto il proprio esordio nel 2019, sotto la produzione di Netflix. Impossibile non fare un paragone con la mitica Bojack Horseman, una delle punte di diamante dell’azienda di Los Gatos. Un confronto che non ha schiacciato Tuca & Bertie, anzi. Questa serie che ruota intorno a due ragazze uccello trentenni che vivono nello stesso condominio ha conquistato un enorme successo, affermandosi come una delle migliori serie del 2019.
Nonostante il grande successo ottenuto, la vicenda di Tuca & Bertie è stata turbolenta. La serie è stata cancellata dopo la prima stagione, salvo poi l’intervento di Adult Swim che ne ha comprato i diritti e realizzato una seconda stagione. Un’operazione vincente, perché questo secondo atto della serie è stato ancora più convincente del primo, ottenendo un 100% di rating su Rotten Tomatoes che, unito al 98% della prima stagione, consegna quel 99% che ha permesso a Tuca&Bertie di essere in questa lista.
Ash vs Evil Dead
Dopo il successo della trilogia di film, Sam Raimi torna a lavorare alla saga de La Casa con questa serie, che si colloca come sequel degli eventi narrati sul grande schermo. La Casa è una delle saghe horror di culto ed è chiaro che la produzione di Ash vs Evil Dead portasse con sé un carico di aspettative non indifferenti. Una prova difficile, che Sam Raimi e compagni hanno superato a pieni voti.
Tornando nei panni del protagonista Ash, Bruce Campbell si è aggiudicato un Saturn Award nel 2016 e in generale la serie ha raccolto un ottimo numero di consensi. La corsa di Ash vs Evil Dead si è conclusa dopo tre stagioni, regalando un’adeguatissima cornice televisiva a una grande saga cinematografica.
Big Mouth
Seconda serie animata di questa lista, ancora una volta prodotta da Netflix. Uscita nel 2017, Big Mouth è diventata in breve tempo un piccolo cult, capace di gettare uno sguardo particolare sull’adolescenza e i suoi demoni. Mostri che hanno delle loro fattezze e rappresentano gli ormoni, il grande dramma di questa cruciale fase di passaggio di ogni essere umano.
Big Mouth ha saputo costruirsi sapientemente intorno a un tema delicato e ha raccolto così un grande successo. Su Rotten Tomatoes, la prima, la seconda e la quarta stagione hanno conseguito un rating del 100%. Galeotta fu la terza stagione, che col suo 97% ha impedito a Big Mouth di raggiungere la perfezione, facendola fermare al 99% che ci consente la sua trattazione in questo contesto. Poco meno di un anno fa è arrivata anche la quinta stagione, che ha confermato il successo della serie.
One day at a Time
Conosciuta in Italia come Giorno per giorno, si tratta del reboot dell’omonima serie del 1975. Al centro della narrazione c’è una famiglia cubano-americana, composta dalla madre single Penelope, sua mamma Lydia e i figli Elena e Alex. One day at a Time presenta alcune differenze sostanziali con la serie originale, tra cui l’orientamento sessuale di Elena. Non ha pesato il paragone con l’illustre predecessore, anzi, la nuova versione di Giorno per giorno si presenta in vesti fresche e rinnovato, raccogliendo un ottimo consenso.
La serie porta la firma di Netflix, che però le destina un percorso travagliato, cancellandola dopo tre stagioni. One day at a Time viene dunque recuperata da Pop Tv, che la porta fino alla quarta stagione, salvo poi cancellarla nuovamente e stavolta in via definitiva.
Broad City
Concludiamo questa rassegna di serie quasi perfette con un’altra sitcom. Broad City nasce dal successo di un’omonima webserie realizzata dal 2009 al 2011. Tre anni dopo, nel 2014, la serie viene prodotta da Comedy Central, riportando in scena le avventure di Ilana e Abbi, due giovanissime r ebree americane che cercano di trovare la loro strada a New York.
La serie si è sviluppata per cinque stagioni, chiudendo la propria corsa nel 2019. Broad City non è mai arrivata in Italia, un peccato perché è un vero e proprio gioiellino, come testimonia il 99% di rating su Rotten Tomatoes.