Nella storia dei film e delle serie tv, pochi momenti sono carichi di emozione e tensione come quelli che precedono una battaglia. In quei frangenti, i discorsi dei leader hanno il potere di infondere coraggio, determinazione e senso di unità nei cuori dei combattenti. Queste parole, spesso scolpite nella memoria collettiva, sono diventate simboli di speranza e spirito indomabile.
Le parole hanno un potere incredibile. Un discorso ben costruito può trasformare la paura in coraggio, la disperazione in speranza e l’incertezza in determinazione. La forza di un discorso risiede nella sua capacità di toccare le corde più intime dell’animo umano, risvegliando sentimenti e valori che vanno oltre la semplice sopravvivenza.
Ecco quindi 5 grandi discorsi delle serie tv pronunciati prima di una battaglia.
1) Game of Thrones – La Battaglia dei Bastardi nella serie tv HBO
Ramsay Bolton: “Thank you for returning Lady Bolton safely. Now, dismount and kneel before me, surrender your army and proclaim me the true Lord of Winterfell and Warden of the North. I will pardon you for deserting the Night’s Watch. I will pardon these treasonous lords for betraying my house. Come, bastard, you don’t have the men, you don’t have the horses, and you don’t have Winterfell. Why lead those pour souls into slaughter? There’s no need for a battle. Get off your horse and kneel. I’m a man of mercy.”
Jon Snow: “You’re right. There’s no need for a battle. Thousands of men don’t need to die. Only one of us. Let’s end this the old way. You against me.”
George R. R. Martin ci ha viziati, sia nelle sue opere letterarie che nelle trasposizioni televisive, con ben tre elementi caratteristici: personaggi complessi, morti inaspettate e battaglie epiche. Le due serie tv targate HBO e ambientate nell’universo fantasy medievale di Westeros abbondano di questi tre elementi. Di certo, però, quello che si mostra in maniera più stupefacente sul piccolo schermo riguarda proprio gli scontri e le battaglie. Ciò che sulla carta può solo essere descritto per grandi linee e lasciato all’immaginazione, sullo schermo assume forma e dimensione.
La cura maniacale nel dare vita alle battaglie scritte da Martin ha permesso davvero alle serie tv di emergere come prodotti di altissima qualità.
E se House of the Dragon (qui la nostra recensione del sesto episodio) continua a raccontare la sanguinosa “danza dei draghi” che ha visto spargere il sangue della dinastia Targaryen, anche Game of Thrones ci ha di certo regalato scontri indimenticabili. Tra queste, la Battaglia dei Bastardi (qui la nostra analisi dello scontro) rimane una delle scene più epiche, impegnative e d’impatto della serie tv. Il nono episodio della sesta stagione vede finalmente contrapporsi Jon Snow e Ramsay Bolton per il controllo di Winterfell e il Nord. Dopo aver occupato Grande Inverno e aver brutalmente torturato Sansa Stark, Ramsay si è imposto come il nuovo signore del Nord. Jon, deciso a liberare la sua casa e a vendicare le atrocità commesse da Ramsay, raduna un esercito composto da uomini fedeli agli Stark e da alleati delle varie case del Nord.
Idealmente divisa in tre momenti, la battaglia ha inizio da un confronto tesissimo tra i due comandanti e la povera Sansa.
Ramsay, sicuro di sé e della superiorità numerica del suo esercito, gioca con la psiche dei suoi avversari mentre Jon cerca di mantenere la calma e il controllo. Le forze dei Bolton sono effettivamente superiori in numero e preparazione, con un esercito ben equipaggiato e supportato da arcieri e cavalleria. Al contrario, l’esercito di Jon è meno numeroso e composto da guerrieri meno esperti, ma animato dalla determinazione e dal desiderio di libertà. Il primo momento della battaglia è rappresentato dall’omicidio a sangue freddo di Rickon da parte di Ramsey che, dopo averlo liberato, lo uccide brutalmente a distanza con delle frecce. Un atto di pura crudeltà che porta Jon a caricare da solo contro l’esercito dei Bolton. Il gesto costringe il suo esercito a seguirlo per salvarlo dando sfogo a un caos di carne e sangue.
Ramsay, mostrando il suo genio tattico e la sua spietatezza, utilizza una formazione di scudi per circondare e intrappolare l’esercito di Jon, comprimendoli in un muro di corpi, scudi e lance. La scena che segue è claustrofobica e angosciante e solo l’intervento provvidenziale di Sansa e dei cavalieri della Valle riesce a ribaltare le sorti della battaglia nella serie tv.