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11 coppie d’attori delle Serie Tv che hanno mostrato in scena un’alchimia semplicemente perfetta

better call saul
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Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Mad Men, The Office, The Falcon and the Winter Soldier, Succession, True Detective, The Marvelous Mrs. Maisel, Brooklyn Nine-Nine, Suburra, Hannibal, Fleabag e Better Call Saul

Ci sono attori bravissimi. E poi ci sono attori bravissimi che insieme, sullo schermo, fanno scintille (oppure legano come l’acqua con l’olio). La serialità è piena di coppie di attori la cui alchimia ha donato alla storia un sapore più intenso. Pensiamo a Kim e Jimmy di Better Call Saul. Non possiamo provarlo, ma con una certezza quasi matematica possiamo affermare che il contributo che Bob Odenkirk e Rhea Seehorn hanno apportato al progetto ha reso lo spin-off di Breaking Bad ancora più esaltante. Un’intesa artistica perfetta, non solo sullo schermo. Infatti, a detta dell’attore, l’interprete di Saul Goodman deve alla collega la propria vita. A salvarlo dall’infarto che ha avuto sul set di Better Call Saul 6, infatti, è stata la prontezza della co-protagonista stessa, che ha chiamato i soccorsi dopo averlo trovato sul pavimento. I due attori hanno ricordato quell’esperienza di “premorte“ – come l’ha definita Odenkirk – al Film Independent Spirit Awards 2022. Un’esperienza condivisa che forse ha avvicinato ancora di più i loro rispettivi personaggi. Ed è proprio questa magia che vogliamo analizzare in questo articolo. Non si tratta solo di essere dei bravi attori e di caratterizzazioni formidabili, da brividi. Ma di quella sintonia umana tangibile, unica e percepibile a pelle che va al di là del talento. Un’alchimia che non può essere creata a tavolino e che, quando è assente, nemmeno gli interpreti più consumati riescono a costruire.

Da Mad Men a Better Call Saul: vediamo 11 esempi di corde perfettamente intanate che vibrano all’unisono.

Jon Hamm e Elisabeth Moss, Mad Men – The Suitcase (04×07)

Mad Men

Per suggellare l’intesa perfetta tra i due attori del drama di Matthew Weiner abbiamo scelto The Suitcase. Un episodio difficile, intimo, perché incentrato totalmente sui personaggi di Don Draper (Jon Hamm) e Peggy Olson (Elisabeth Moss). Il titolo allude alla campagna per le valigie Samsonite su cui incombe una scadenza. Questa è la scusa che Don userà per trattenere Peggy, la quale avrebbe una cena di compleanno con il suo ragazzo, Mark. Più che una cena romantica, un’imboscata. Draper sta temporeggiando, si trattiene in ufficio per evitare spiacevoli notizie dalla California. L’episodio è un ascensore emozionale. Per questo è stato acclamato dalla critica come uno tra i più intensi e grandiosi della serialità. Il grande livello di coinvolgimento emotivo che raggiunge, soprattutto nel finale, è il merito di un accordo sapiente tra scrittura, regia, fotografia, colonna sonora, ma soprattutto, la riuscita è merito dei suoi interpreti. Un lungo confronto in cui i due attori hanno dato il meglio di loro stessi, regalandoci così una delle interpretazioni di coppia più potenti dell’intera serie, e non solo. Jon Hamm ha dichiarato di non aver mai lavorato a qualcosa in cui si sia sentito come si è sentito dopo aver girato The Suitcase:

Quello… non riesco nemmeno a esprimerlo a parole.

Jon Hamm

John Krasinski e Jenna Fischer, The Office – The Job (03×25)

La storia tra Jim (John Krasinski) e Pam (Jenna Fischer) ha appassionato anche i cuori più duri, quelli che non sono soliti “shippare” le coppie seriali. Jim Halpert e Pamela Beesly ci hanno conquistato fin dal primo fotogramma perché quella storia l’abbiamo vissuta, e sofferta, insieme a loro. Sin dalle prime interazioni al desk della Dunder Mifflin ci siamo sentiti parte di qualcosa di reale, tangibile che proprio non voleva iniziare. Una sensazione che possiamo provare solo quando la chimica tra i due interpreti è così pazzesca. Abbiamo aspettato tre stagioni prima di vedere muoversi qualcosa. Poi, nel finale della terza, con una scena tanto semplice quanto potente, qualcosa si è mosso. Durante la puntata, Pam è stata più loquace del solito con le telecamere. Sta cercando di convincersi che tra lei e Jim ci sia solo una splendida amicizia, ma nulla di più. Sulla spiaggia si sono chiariti, ma ci vorrà del tempo per ricucire il loro rapporto. Abbiamo scelto la scena in cui Jim entra nella stanza per chiederle un appuntamento perché sebbene siano stati fisicamente lontani per tutta la puntata, il loro legame è così forte da superare qualunque distanza geografica. Mentre Pam continua a convincersi, viene interrotta da Jim, che è tornato a Scranton per lei. La loro reazione emotiva è talmente reale che abbiamo ancora la pelle d’oca.

Andy Samberg e Melissa Fumero – Brooklyn Nine-Nine, Charges and Specs (01×22)

Brooklyn Nine-Nine e Better Call Saul

Sappiamo tutti come è andata a finire tra Amy Santiago e Jake Peralta. E lo avevamo già intuito dopo quella dichiarazione buttata là, con lo scatolone in mano. Ci sarebbe potuto essere qualcosa tra di noi, “romantic styles”, dice. Una bomba che Jake sgancia sull’amica e collega, che resta impietrita, emozionata e frastornata. Ci vorrà tempo prima che i due inizino una relazione romantica, ma il loro linguaggio del corpo e le reazioni suggerivano ben altro. La relazione tra Amy e Jake, Jim e Pam o i partner in crime di Better Call Saul ci hanno conquistato per originalità, ironia e per delle dinamiche mai scontate. Tre relazioni diverse, sceneggiate in maniera grandiosa, che senza quell’alchimia non ci avrebbero travolti così tanto. Come la chimica che c’è tra i due attori Andy Samberg e Melissa Fumero. Una storyline che ha acquistato sostanza grazie alla loro intesa artistica così tangibile. Una componente che ha permesso di dare vita a due personaggi sulla carta diversissimi, opposti, ma in continua rotta di collisione.

Anthony Mackie e Sebastian Stan, The Falcon and the Winter Soldier – The Star-Spangled Man (01×02)

La miniserie creata da Malcolm Spellman per Disney+ è basata sugli omonimi personaggi della Marvel Comics, Sam Wilson e Bucky Barnes, Falcon e Soldato d’Inverno, interpretati rispettivamente da Anthony Mackie e Sebastian Stan. Il primo è un Avenger, un uomo afroamericano che si ritrova ad assumere il ruolo di Captain America, domandandosi “come possa un uomo di colore rappresentare un paese che non lo rappresenta”. Il secondo è un super soldato creduto morto, poi trasformato in uno spietato assassino, dopo un lavaggio del cervello; un personaggio “in cerca della sua strada” che sta facendo i conti con il suo passato. Bene, delle premesse così fredde verranno subito riscaldate dalla chimica vibrante che c’è tra i due attori. Basta guardarli durante il tour promozionale della serie tv per rendersene conto. E per assaporare il contributo che la loro sintonia ha apportato alla storia. In questa scena, infatti, sarà l’improvvisazione ad arricchire un momento tanto serio quanto esilarante.

Kieran Culkin e J. Smith-Cameron – Succession, Tern Haven (02×05)

Succession

Gerri Kellman, Roman Roy e le loro special conference call. Non scomoderemo certo il signor Freud, ma scommettiamo che il quadro psicologico di Roman lo affascinerebbe molto. La scena più rappresentativa della loro alchimia si trova più o meno a metà della quinta puntata della seconda stagione. I Roy sono in uno dei tanti ritiri, questa volta per corteggiare i Pierce. La corte è al completo, compresa la General Counsel and interim CEO of Waystar Royco nonché madrina di Shiv e mentore di Roman. Sarà in questa scena, nella camera, che inizieremo a comprendere la natura del loro rapporto: Gerri sembra essere l’unica a capire cosa voglia davvero Roman. Smith-Cameron e Culkin si conoscono da anni. È stata proprio quella familiarità che ha dato il via a un flirt tra i loro personaggi, verso la fine della prima stagione di Succession. Cioè quello che innescherà quella dinamica a volte tenera, a volte perversa. Una tensione sessuale che l’attrice ha definito “strana”. Una relazione contorta, ed edipica, che ci ha intrigato e a volte nauseato. Non certo per la differenza di età, ma perché si tratta di soggetti umani che non vorremmo mai avere come amici. Una dinamica relazionale tra due personaggi deplorevoli che sta in piedi solo ed esclusivamente grazie al talento e al rapporto di stima reciproca che c’è tra i due attori. I due hanno iniziato perfino a stuzzicare i fan fuori dalle scene, prima con un bacio per la vittoria ai SAG Award, poi con qualche foto ambigua su Instagram.

Mads Mikkelsen e Hugh Dancy – Hannibal, The Wrath of the Lamb (03×13)

Hannibal

Tre stagioni spiazzanti e sublimi in cui la relazione tra il serial killer cannibale e il talentuoso profiler criminale ha assunto delle forme sfuggenti, imprevedibili e poetiche. L’attore danese, Mads Mikkelsen, ha parlato spesso della “bromance” che lega Hannibal a Will Graham. Una relazione morbosa, spaventosa e seducente che non si è mai spostata sul piano fisico. Sebbene sarebbe potuto accadere! In un’intervista a Vulture, lo strepitoso interprete di Hannibal ha raccontato che l’ipotesi di un bacio è stata presa in considerazione proprio durante le riprese della scena finale, quella sulla scogliera. Un momento catartico, insostenibile e intenso in cui, secondo lo showrunner Bryan Fuller, un bacio sarebbe stata una soluzione troppo scontata. La tensione tra i due personaggi era volutamente ambigua e romantica, ma il loro particolarissimo rapporto “non doveva trasformarsi necessariamente in qualcosa di fisico” sebbene durante la scena: “Io e Hugh ci siamo detti: perché no?”, continua Mikkelsen. Dopo tutto non ce n’era bisogno. L’energia e la sintonia tra i due attori è talmente forte, soprattutto in quel momento, che un bacio non avrebbe aggiunto nulla e sarebbe risultato troppo ovvio. Un difetto che la serie NBC non ha mai avuto.

Matthew McConaughey e Woody Harrelson – True Detective, Form and Void (01×08)

True detective

Rustin Cohle, Martin Hart e la sintonia tra i rispettivi interpreti, Matthew McConaughey e Woody Harrelson, sono le ragioni per cui la prima stagione ha creato uno standard talmente alto che le stagioni successive non sono riuscite a raggiungere. Il primo capitolo di True Detective ha appassionato per la qualità tecnica del prodotto, ma siamo certi che l’elemento decisivo sia stato la chimica tra i due attori protagonisti. Due amici di lunga data – che avevano già condiviso lo schermo molte altre volte – che hanno reso la storia più vera, più delle sue premesse. Perché dopo tutto, quello che ci ha catturato davvero è il loro rapporto complicato, sincero e autentico. La serie tv HBO ha ricevuto moltissimi elogi, ma le richieste di una nuova collaborazione tra i due li superano. In ogni puntata riusciamo a percepire l’emozione e la gioia che provano nel lavorare l’uno a fianco all’altro. Una relazione stimolante che ci è arrivata dritta allo stomaco e che si è cristallizzata per sempre in quella scena finale, così densa, naturale e coinvolgente.

Continuiamo con altri duo esplosivi, come quello di Better Call Saul.

Phoebe Waller-Bridge e Andrew Scott – Fleabag, Episode 6 (02×06)

Fleabag, Episode 6 (02x06)

Phoebe Waller-Bridge non voleva nemmeno farla quella seconda stagione. Poi ha trovato un escamotage narrativo intrigante e si è convinta. Per la new entryThe (Hot) Priest – ha pensato subito a Andrew Scott, un caro amico e collega con cui aveva già lavorato. Una coppia artistica affiatatissima che ci ha regalato una delle storie d’amore più brevi, ma intense, della nostra generazione. Il personaggio iconico del prete ha catalizzato in men che non si dica l’attenzione. Eppure Waller-Bridge ha rivelato di essere stata a lungo restia all’idea di una relazione sentimentale con un prete perché non voleva riproporre un’ennesima variazione sul tema né farne un prete comico. Invece ha creato un personaggio potentissimo, capace di far uscire di testa migliaia di persone. “Insieme ad Andrew abbiamo cercando di capire il motivo di tanto interesse. E ci siamo resi conto che il motivo di tanta attenzione era da ricercare in questa cosa che il prete faceva: ascoltava! Davvero, ascoltata per davvero. Provateci ogni tanto, ragazzi!”. La loro intesa è palpabile sin dal primo incontro. Ma è a quella fermata del bus che qualcosa in noi si è rotto. Ed è stato solo grazie a Andrew Scott che abbiamo avuto un minimo di sollievo con quel “I Love you too” che Waller-Bridge non aveva nemmeno scritto. Una scena di pochissimi minuti, girata innumerevoli volte per ore e ore in cui, hanno raccontato gli attori, hanno pianto per una notte intera. E il loro impegno e la passione ci sono arrivati dritti al cuore, come un pugno tra le costole.

Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara – Suburra, Risvegli (03×06)

Suburra

[SPOILER] Il finale di Suburra ci ha spezzati. Aureliano Adami e Alberto Anacleti sono sulla barca, a motore spento, da qualche parte nel litorale di Ostia. Spadino ha preso il largo con il corpo del suo amico. Distrutto, prima di lasciarlo andare, dà il suo ultimo saluto ad Aureliano. Abbiamo scelto la scena finale perché racchiude tutta la potenza e la bellezza della loro amicizia. Un’unione che ha funzionato sullo schermo non solo grazie alla bravura degli interpreti, ma soprattutto per la grande alchimia che li unisce. L’intesa artistica fortissima è uno dei motivi principali che ha permesso alla serie di conquistare il pubblico ed è cristallizzata in quell’ultimo abbraccio, struggente e malinconico. Giacomo Ferrara ha dichiarato al Giffoni Film Fest che “la sfumatura che ho dato all’omosessualità di Spadino è negli sguardi, in delle piccole sfumature impercettibili. Piccole sfumature che hanno dato tantissimo al personaggio“. Una caratterizzazione che ha saputo armonizzare alla perfezione con quella di Alessandro Borghi, dando vita a una coppia di parnter in crime fuori dai cliché, di cui la serialità italiana aveva tanto bisogno.

Rachel Brosnahan e Luke Kirby – The Marvelous Mrs. Maisel, Pilot

Lenny Bruce Midge Pilot 
e Better Call Saul

Rachel Brosnahan e Luke Kirby ci hanno regalato due personaggi fenomenali, complessi e ricchi di sfumature, dando vita a un affresco emozionale sorprendente. La scena che abbiamo scelto per suggellare la grande intesa che li lega è il primo incontro tra i loro rispettivi personaggi. Siamo nella primissima puntata. Si sono incontrati per caso, ma già sentiamo una connessione irresistibile. Una sorta di ispirazione magica. Luke Kirby non appare con troppa frequenza nella dramedy di Amy Sherman-Palladino, ma quando si palesa, beh, riesce ad accendere l’atmosfera come pochi. Una connessione con Rachel Brosnahan – che ha raggiunto l’apice nella quarta stagione – impressionante, tangibile, vivida e impossibile da non venirne travolti. Al Los Angeles Times i due attori hanno dichiarato che: “c’è un ritmo diverso quando Luke arriva sul set. Lenny e Midge vivono in una bolla” confessa Rachel Brosnahan mentre il suo collega prosegue: “Lenny ha una presenza mitica. Non importa cosa faccia. È destinato a portare una qualità diversa. C’è qualcosa in Midge che riflette questa presenza mitica. Vede qualcosa in lei.” La loro sintonia è quel plus capace di scollarci dal divano per permetterci di volare via con loro in una bolla di ironia e tenerezza.

Bob Odenkirk e Rhea Seehorn – Better Call Saul, Switch (02×01)

Better Call Saul

Arriviamo all’ultima delle 11 coppie che in scena hanno mostrato un’alchimia semplicemente perfetta. Nessuno si sarebbe mai aspettato che il personaggio di Bob Odenkirk potesse essere così… così poco Saul Goodman di Breaking Bad. Lo spin-off, infatti, ci ha dato modo di conoscerlo per davvero, e lo abbiamo amato. Ma è la presenza di Rhea Seehorn che permette al suo personaggio di brillare, come mai ci saremmo aspettati. Insieme formano una coppia di partner in crime fuori da ogni canone, ammaliante e intrigante. Una relazione mai banale che si consolida goccia dopo goccia. E una delle prime è proprio la passione per i loro “piani”. Jimmy ha lasciato lo studio legale e viene raggiunto da Kim, che dovrebbe farlo tornare in sé. Invece si trasformano in Viktor con la K e Giselle Sinclair per truffare un broker sbruffone, illudendolo, giusto per provare un brivido. E per accollargli un conto salatissimo. Un’esperienza eccitante, extra-corporea potremmo dire. Un momento di evasione sostenuto dalla bravura del duo, che si è sobbarcato il peso dell’intera “recita”. Una performance nella performance che ci ha convinto senza esitazioni. Un’alchimia fenomenale imprescindibile per la complicità di due personaggi granitici. Una scena che ci regalerà perfino un Easter Egg gustosissimo.

Da Mad Men a Better Call Saul: 11 duo da brividi.

La serialità è piena di coppie di attori e attrici in perfetta sintonia. Duo ormai iconici, come quello tra Turk e J.D. di Scrubs, Walter White e Jesse Pinkman o le undici coppie di cui abbiamo appena parlato, come quella di Better Call Saul. Esempi non poi così rari – per nostra fortuna – che hanno reso una storia grandiosa ancora più vibrante, vera ed emozionante.

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