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5 personaggi delle Serie Tv che sorprendentemente hanno ceduto al lato oscuro del male

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Esistono personaggi, come la favolosa Kim Wexler di Better Call Saul, che al loro esordio sullo schermo ci appaiono talmente buoni e genuini da farci pensare che mai e poi mai potremmo vederli compiere dei passi falsi. Eppure, nel lungo percorso evolutivo delle serie, talvolta queste persone incontrano un ostacolo, affrontano un cambiamento talmente grande da far scattare qualcosa dentro di loro.

Il male sembra arrivare improvviso nelle loro vite, inaspettato e prepotente, portando questi personaggi a cedere al suo fascino, per un istante o talvolta addirittura in maniera permanente. Ecco, così, che lo spettatore rimane incredulo di fronte a questa evoluzione al contrario, affascinato e spaventato dalla nuova piega che sta colpendo il tanto amato protagonista dello show.

Evoluzioni del genere ci sorprendono enormemente, riuscendo allo stesso tempo a farci amare ed empatizzare ancora di più con coloro che ne sono vittima. Avvicinandosi al lato oscuro, infatti, riescono a rendere ogni personaggio più reale, umano, e pertanto vittima di quella dualità tra bene e male che caratterizza nel profondo ogni essere vivente, persino il migliore.

Vediamo allora 5 personaggi che con nostro stupore hanno ceduto di fronte alle forze delle tenebre, partendo proprio dall’esempio fornitoci da Better Call Saul e da Kim Wexler.

1) Kim Wexler (Better Call Saul)

Better Call Saul

Better Call Saul ci ha insegnato che al mondo non esistono persone totalmente buone o cattive, ma solo personalità sfaccettate e complesse, composte da mille sfumature diverse.

Una lezione di vita che la serie ci ricorda anche attraverso il personaggio di Kim. Lei che all’inizio della serie appare così ingenua e pura, perfettamente bianca, ma che pian piano inizia un percorso di oscurità capace di portarla a cambiare totalmente.

Il male è come una calamita per Kim, la attrae con forza e potenza. Eppure la donna è sempre riuscita a resistergli, ferma nei suoi principi e nella sua correttezza morale. Ma quando Jimmy entra nella sua vita, così imperfetto, così libero dagli schemi della giustizia e della perfezione, Kim cede al suo fascino. Con lui, per lui, la giovane sperimenta per la prima volta l’ebbrezza dell’andare oltre i limiti, dello spingersi oltre la legalità.

Cade nel pozzo oscuro del male e lì trova una libertà mai vissuta. Lo spettatore assiste a questa evoluzione incredulo, quasi spaventato. Non riesce a spiegarsi come una donna così corretta possa essere caduta nella trappola della tentazione, non sa più a quale verità credere. Chi è Kim? L’affascinante avvocato sempre composto e dall’impeccabile coda di cavallo o il suo alter ego, Giselle, la ragazza ribelle e disposta a tutto per ottenere ciò che vuole?

Nel profondo Kim è entrambe. Un’anima complessa e colorata, piena di tanto bianco e tanto nero: un essere umano che come tutti lotta ogni giorno per non cadere nel gioco del male.

2) Willow Rosenberg (Buffy l’Ammazzavampiri)

Come può la tipica ragazza della porta accanto, l’amica di sempre e la studentessa perfetta, trasformarsi in una delle donne più pericolose del mondo? Buffy l’Ammazzavampiri ci offre una spiegazione molto forte di questo evento, raccontandocelo attraverso la storia di una delle sue protagoniste, forse la più amata.

Willow Rosenberg è una ragazza dall’intelligenza straordinaria e dal cuore purissimo. Amica leale, dedica la sua vita ad aiutare Buffy nella sua lotta contro il male, rinunciando alla spensieratezza della sua età per il bene del mondo. Un personaggio decisamente inserito nelle schiere del bene.

Eppure a un certo punto Willow scopre un potere senza limite, diventa una strega estremamente abile, in grado di manovrare il mondo al suo volere, di ottenere tutto ciò che vuole. Questo potere la abbaglia, la invade con forza, provocando in lei un cambiamento. Diviene asservita alla sua magia, come una drogata in cerca di una dose, si scopre incapace di resistere al fascino del potere, inizia a oscillare sul confine pericoloso tra il bene e il male.

A mantenerla stretta sulla giusta via, però, c’è l’amore della sua vita: Tara. Il sentimento che lega le due donne è più forte di ogni cosa, più forte di quel male con cui loro vivono a strettissimo contatto. Eppure sarà quello stesso amore a far esplodere la bomba che condurrà Willow verso la parte più oscura di lei.

Quando Tara viene brutalmente uccisa tra le sue braccia, Willow perde il controllo di sé e del suo potere. Diventa la versione cattiva di se stessa, Dark Willow, completamente dominata dalla sua magia e dal suo incontrollabile dolore. Si perde, arrivando a compiere il gesto più terribile per un essere umano: uccidere.

L’amore incondizionato la conduce all’odio, alla cattiveria, in un ironico e spaventoso gioco di opposti. Ma sarà l’amore, ancora una volta, a salvarla da se stessa. Un amore diverso, quello puro e sincero di un amico che non ha mai accettato di perdere la sua Willow, buona e genuina, un amore che la riporterà con coraggio verso la strada di casa.

3) Shane Walsh (The Walking Dead)

morti

Shane è un uomo estremamente astuto, un leader dalle doti sensazionali, forte e determinato. Durante la prima stagione di The Walking Dead, Shane Walsh è un personaggio sicuro di sé, la guida impeccabile che tiene in vita il gruppo dei sopravvissuti.

Eppure definire Shane solo come un uomo devoto al bene sarebbe riduttivo. Fin dall’inizio della storia, infatti, ha dimostrato una sfaccettatura interiore che lo ha più volte condotto ad oscillare tra il bene e il male. L’oscurità ha sempre vissuto dentro di lui, ma per molto tempo Shane è riuscito a tenerla lontana, aggrappandosi con tutte le sue forze a quella sottilissima corda che ci permetteva di definire il suo personaggio come positivo.

Le cose, però, iniziano pian piano a cambiare e Shane comincia a mostrare i primi segni di contraddizione interiore e a rivelarsi un uomo disperato, disposto a tutto per ottenere ciò che vuole. Da eroe, Shane si trasforma in antagonista, cedendo sempre più spesso ad azioni violente e meschine, mostrandosi propenso a combattere ciò che lui ritiene male con altrettanto male.

Nonostante molti dei suoi gesti siano guidati dalla volontà di fare la cosa giusta, egli di fatto cade in un abisso di follia e cattiveria, perdendo pian piano ogni brandello di luce e abbandonandosi totalmente all’oscurità.

4) Morgana Pendragon (Merlin)

better call saul

Protettrice degli umili e nemica delle ingiustizie: all’inizio di Merlin Morgana è il prototipo perfetto della brava ragazza, sulla cui bontà nessuno ha mai nutrito dubbi, il suo volto così puro e angelico ne forniva una prova oggettiva.

Eppure non tutto è come sembra e la vita, talvolta, ci può portare a vivere degli eventi che cambiano radicalmente ciò che siamo. Scoprire di essere una potentissima strega, ad esempio, può essere uno di quegli eventi. Altre volte, invece, è la pericolosa vicinanza di qualcuno estremamente devoto al male a condizionarci, cambiando la nostra visione del mondo. Anche questo ha a che fare con Morgana, che dopo aver scoperto e iniziato a dominare il suo immenso potere, stringe un legame pericoloso con la sua sorellastra Morgause.

In poco tempo la sua vita cambia radicalmente. Morgana si scopre potente, si scopre forte, ma soprattutto viene a conoscenza di una verità a lungo celatagli. Cresciuta come un’orfana di nobili origini, la donna scopre improvvisamente di essere in realtà figlia di un re. Tutte le sue certezze sembrano vacillare, dentro di lei adesso vi è solo brama di grandezza.

Così Morgause trova lo spazio per insinuarsi nei pensieri di Morgana, coglie la sua debolezza, comprende la sua vicinanza al lato oscuro e la accompagna, prendendola per mano, fino a spingerla a compiere l’ultimo passo, quello che la allontanerà definitivamente dai suoi amici e dalla parte più buona di lei.

Da ingenua e angelica donna Morgana si trasforma nella villan più temuta della serie, un percorso verso il male che si dimostrerà irreversibile e inevitabile.

5) Emma Swan (Once Upon A Time)

Emma Swan

Io sono la Salvatrice! Combatto per le persone che amo. Per farla breve, sono un eroina, sono speranza e luce, e la luce non distrugge l’oscurità, genera altra luce, non ucciderò un’innocente. Farò ciò che devo fare, porterò speranza, lo farò a qualunque costo.

Ogni favola ha la sua eroina e il suo perfido antagonista, ma cosa succede quando le due figure si intersecano in un unico e complesso personaggio? A raccontarci questa storia non poteva che essere la favola delle favole, Once Upon A Time, la serie che mette insieme tutti i più noti personaggi della nostra infanzia, unendoli in un unico e grande “C’era un volta“.

In un universo privo di magia e in cui non vi è nessuna speranza di lieto fine, una bellissima donna scopre di essere destinata a salvare il mondo, rendendo le favole di nuovo reali. Buona di cuore e proiettata verso la luce, Emma Swan compie con coraggio la sua missione, tenendosi lontana dal male.

Ben presto, però, le cose si complicano, portando Emma di fronte a un complesso dilemma morale. La sua luce, la sua innocenza, è ciò che la rende la Salvatrice del mondo, eppure adesso per salvarlo lei deve trasformarsi in tutto ciò che ha sempre combattuto, accettare di cedere la sua anima all’oscurità, assorbirla divenendo la nuova Signora del male.

Essere la Signora Oscura senza abbandonarsi alla cattiveria è qualcosa di estremamente faticoso e nemmeno per un’anima buona come Emma la missione si rivelerà semplice. Once Upon A Time ci regala così un’immagine più oscura del personaggio, che cede al male, esattamente come qualsiasi essere umano che vive nel mondo reale.

Un contrasto tra fiaba e realtà, tra male e bene, tra luce e tenebre, perfettamente incarnato dalla favolosa Emma Swan e dalla sua personale battaglia contro l’oscurità.

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