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5 Serie Tv che affrontano e riflettono sul tema del razzismo

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Dopo il brutale assassinio di George Floyd, tutto il mondo sta facendo sentire il suo grido. Un grido di rivalsa, di indignazione, di speranza e disperazione. È importante che ognuno di noi faccia qualcosa e si alzi in piedi per ciò che è giusto. E per farlo bisogna informarsi, bisogna aprire gli occhi e accorgersi dei soprusi e dei privilegi di cui siamo imbevuti. Le serie tv hanno molto da insegnare, hanno valori da trasmettere e messaggi da raccogliere. Serie come Black-ish possono farci aprire gli occhi su una realtà troppo spesso ignorata. Affiancate a ricerche, libri e documentari che trattano l’argomento (Netflix ne ha condivisi alcuni sul suo account ufficiale) possono aiutarci a capire quanto sia importante combattere.

1) Dear White People

black-ish

Dear White People mira a stravolgere le convinzioni di chi non capisce cosa voglia dire essere neri in un mondo governato da bianchi. Mira a sovvertire gli stereotipi per dimostrare come il colore della pelle in realtà sia un dato infinitamente irrilevante se solo smettessimo di guardare l’esterno per concentrarci verso ciò che è davvero importante. Ma soprattutto, mira a denunciare i soprusi, i continui attacchi alla comunità di colore (anche involontari a volte) perché talmente radicati nella nostra cultura che vengono talvolta erroneamente percepiti da alcuni come “normali”, quando normali non lo sono per niente.

La serie, che si ispira all’omonimo film del 2014, ha come protagonista Samantha White, un’attivista donna nera che conduce un programma radiofonico (Dear White People, appunto). Nell’università di Winchester sono poche le minoranze etniche e il corpo studentesco si compone prevalentemente di caucasici. Per Sam e i suoi amici non è facile farsi ascoltare, non è facile farsi capire. E, nonostante la storia sia tinta di ironia, si avverte prepotente e tristemente onnipresente il razzismo, con le numerose discriminazioni di cui sono vittime i protagonisti. Questa serie aiuta ad aprire gli occhi, aiuta per quanto possibile a immedesimarsi nelle storie di un gruppo di ragazzi – bianchi e neri – così uguali e allo stesso tempo così separati da un abisso profondissimo. Un abisso che solo con l’informazione e l’empatia possiamo, uno alla volta, cercare di colmare.

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