Le serie tv sono spesso un momento per evadere dalla realtà. Una piacevole scappatoia che ci permette di immergerci in mondi inesplorati e talvolta ideali rispetto alla nostra quotidianità. Tuttavia, seppur non sembri, spesso certi episodi riescono a cambiare la nostra percezione. Ci sono situazioni che riescono a volte a mandarci in paranoia per situazioni che riteniamo possano verificarsi anche nella vita reale. Parliamoci chiaro, chiunque abbia visto la puntata Zitto e Balla di Black Mirror non può non essere rimasto profondamente traumatizzato dall’idea di essere spiati dalla web cam del proprio pc.
Pensiamo anche solo alle serie true crime. Ad esempio The Night Stalker, oppure la vicenda dell‘incendio nella discoteca brasiliana in The Endless Night. Queste serie tv sono senza dubbio fonte di ansia, che in qualche modo riescono a instaurarci delle paranoie difficili da elaborare.
Ecco 7 abitudini paranoiche che ho riscontrato dopo aver visto alcune serie tv
1) The Wilds – La paura di volare
Partiamo da una delle mie serie tv preferite e ingiustamente cancellate. The Wilds è un racconto, che proprio come la nota Lost (qui trovi un viaggio nel passato), comincia con un volo aereo che cade su un’isola deserta. Seppur, come scopriremo in seguito, non si è trattato di un vero e proprio incidente aereo. Quando vidi per la prima volta la prima stagione la mia già presente fobia è solo che aumentata.
Le ragazze sono ovviamente sopravvissute, se no non ci sarebbe nessuna storia da raccontare, ma non hanno potuto dire addio ai propri genitori, tantomeno avevano le giuste conoscenze per sopravvivere nella foresta per così tanto tempo. Quindi, oltre alla mia già solita abitudine paranoica di salutare tutti come fosse l’ultima volta prima di prendere un volo, ho guardato diversi programmi e TikTok utili su come sopravvivere nella foresta per qualche tempo. Ce la farò? Io non credo.
2) Black Mirror – La webcam
C’è chi ha visto la puntata Zitto e Balla e ha coperto la web cam e chi mente. Questa penso sia una delle mie principali paranoie sbloccate. Dal 2017, ovvero dopo che ho visto la puntata in questione, la mia web cam è stata sempre coperta da un post it. Per chi non l’avesse vista o non la ricordasse, questa puntata racconta la storia di Kenny, un adolescente che si masturba davanti a un porno senza preoccuparsi della webcam del suo pc. Poco dopo aver terminato l’atto, inizia a ricevere minacce da speciali hacker che hanno filmato l’evento proprio dalla telecamera del suo pc, il tutto grazie a un virus scaricato per sbaglio cliccando su un allegato. E già, a chi non è mai successo?
Questo episodio è molto forte, e sul finale la morale sembra quasi voler giocare sulla percezione di giustificazione del ricatto. In ogni caso, questa storia ha generato tanta ansia. Se vi siete anche solo minimamente informati come me, avrete letto che non è difficile per un hacker insinuarsi nel vostro pc e spiarvi, dunque post-it alla mano, o meglio al pc.
3) Wilderness – Il tradimento
Dopo Black Mirror passiamo a una serie Prime Video
Wilderness, a livello di paranoie sbloccate, se la contende molto bene con il programma di Real Time Alta Infedeltà. Anche in questo caso l’incipit è abbastanza plausibile. Conosciamo infatti una coppia all’apparenza molto felice, sposata e in procinto di cominciare una nuova entusiasmante vita. Questo fino al momento in cui la donna, Liv, scopre che suo marito Will la tradisce con la collega Cara.
E qui direte: “ok, niente di nuovo”. Vero, ma non del tutto. Wilderness mi ha particolarmente colpita per il fatto che Will sembra insospettabile, un marito perfetto e premuroso, con cui lei è stata anche sposata diverso tempo. Quando però il castello di bugie comincia a crollare, lui diventa completamente una nuova persona, e dunque mi chiedo: siamo davvero convinti di poter conoscere fino a fondo le persone che ci circondano? Chiaramente la risposta è no, e qui entra in gioco la fiducia e il salto nel vuoto, ma inevitabilmente il dubbio sorge.
4) The Endless Night – Incendio in discoteca
Questa serie mi ha profondamente colpita. Se le altre hanno instaurato in me una paura irrazionale e talvolta esagerata, questo racconto mi ha devastata psicologicamente per giorni interi. La miniserie parla del terribile rogo avvenuto nel nightclub Kiss, che ha avuto un bilancio di 242 vittime e che ricorda purtroppo gli avvenimenti di Murcia di due settimane fa.
In generale i posti così affollati mi hanno sempre spaventata, le tragedie che avvengono in questi luoghi quando le norme di sicurezza non vengono rispettate sono di una portata inimmaginabile. L’abitudine paranoica che già avevo e che questa serie ha contribuito ad aumentare è quella di guardare sempre dove sono le uscite di sicurezza e di allontanarmi dalla calca quando questa diventa davvero troppo fitta e chiaramente pericolosa. Bisogna divertirsi e godersi con spensieratezza le serate. ma essere sempre prudenti.
5) Alba – I drink in discoteca
Vi ricordate quando la mamma vi diceva “non prendete da bere in discoteca che vi mettono la droga nei drink?”. Ecco, io faccio parte di quelle persone che si sono sempre messe a ridere e hanno anche preso in giro la mamma quando ci metteva in guardia. Eppure, dopo aver visto Alba, una miniserie spagnola uscita su Netflix, posso dirvi che un’altra piccola paranoia è stata sbloccata nella mia testa.
Per chi non conoscesse la serie, si tratta della storia di Alba, una giovane donna che viene drogata in discoteca e violentata da quelli che dovevano essere i migliori amici del suo fidanzato. Alba non solo si trova a dover affrontare il processo, ma anche a fare i conti con una gogna che la incolpa di essere “una facile”. Inutile dirvi che l’abitudine che ho preso è quella di non farmi mai offrire da bere agli sconosciuti.
6) SaintX – Posizione in tempo reale
SaintX non mi ha sbloccato nessuna abitudine paranoica, semplicemente ha consolidato una pratica che già facevo da tempo grazie a Elisa True Crime.
Di norma, quando esco con persone che non conosco bene mi assicuro di inviare sempre la posizione in tempo reale a mio fratello o alla mia migliore amica, una sorta di precauzione che mi fa stare più tranquilla. In SaintX, la giovane Alison scompare in circostanze misteriose durante una vacanza in compagnia della sua famiglia. La giovane è stata vista per l’ultima volta in compagnia di due membri dello staff dell’hotel. Viene ritrovata la mattina dopo morta e si sospetta che non solo sia stata uccisa ma anche violentata.
Per come evolve la storia sarà facile capire che poco ci sarebbe stato da fare per salvarla, eppure io sono convinta che se la sua migliore amica avesse avuto la sua posizione in tempo reale, avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi.
7) The Night Stalker – Chiudiamo le finestre
Dalla distopia di Black Mirror al true crime
Terminiamo questa lista di ansie e paranoie con un altro caso di True Crime che mi ha particolarmente scioccata (pochi la capiranno).
Avete presente d’estate quando viene naturale dormire con la finestra spalancata perché tanto “cosa mai potrà succedere?”. Ecco, se siete di questa idea non guardate mai la serie tv Netflix The Night Stalker. La serie racconta la vera storia di Richard Ramirez, noto anche come “Night Stalker”, un famoso serial killer statunitense. Durante la metà degli anni ’80, ha commesso una serie di omicidi, stupri e furti terrorizzando la regione sud della California.
Le azioni di Ramirez includevano intrusioni violente nelle case delle sue vittime, poco importava in che modo, ma lui ne trovava sempre uno per intrufolarsi dalle finestre e dalle porte lasciate aperte per compiere atti terribili. Inutile dire che d’estate, a meno che io non sia proprio sull’orlo del collasso dato dal troppo caldo, chiudo sempre le finestre.