5. UTOPIA
Utopia è la serie tv di riferimento per chiunque sia appassionato di cospirazioni e complotti. E se non lo foste, non vi deluderà in ogni caso perché Utopia è uno di quei prodotti televisivi che danno una svolta al modo di fare tv. Come lo è, per ragioni diverse, proprio Black Mirror.
La trama è complessa fino al punto giusto, senza però risultare mai incomprensibile. Il cast è eccellente con alcune star d’eccezione come Rose Leslie (Game of Thrones). I colpi di scena sono costanti e ben fatti. Utopia non lesina di mostrare morti, rivelazioni, il tutto mantenendo ritmi serratissimi.
La storia ruota attorno a The Network, un’organizzazione segreta che sta cercando di diffondere un vaccino in grado di sterilizzare parte della razza umana. Lo scopo è cercare di contenere le nascite per contrastare la crescente crisi energetica e di risorse. L’inventore della molecola “Giano” in grado di fare ciò ha nascosto all’interno di un fumetto, intitolato appunto Utopia, l’identità segreta di Mister Rabbit, il capo di The Network. A un gruppo di ragazzi toccherà scoprire, combattere e risolvere questo enigma e questa organizzazione. Si troveranno però ad agire in un mondo che è all’oscuro di tutto e dove il potere e l’establishment è totalmente corrotto.
Utopia è prodotto, come altri che abbiamo visto finora, nella perfetta tradizione British delle spystory. Un prodotto che azzecca tutto. La storia e la sua originalità rendono questa serie un’eccellente via di mezzo tra fantascienza e cospirazionismo. Un esempio chiarificatore: la prima puntata della seconda stagione si apre in Italia. Fine degli anni ’70, vediamo Bruno Vespa dare l’annuncio del ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro. La cospirazione non è solo la trama sviluppata, ma anche e soprattutto quella raccontata. Una serie cospirazionista che parla di cospirazioni.