Attenzione, l’articolo può contenere spoiler sul ruolo di Blake Lively in Gossip Girl e altre serie come The O.C., Grey’s Anatomy, Streghe, Gilmore Girls, Game of Thrones, Due Uomini e Mezzo, The 100, Hannah Montana, La Vita Segreta di una Teenager Americana.
Quando un attore accetta una parte in una Serie Tv, stringe un patto di cui non conosce tutte le sfumature: si può andare incontro al ruolo della vita, quello che ti cambia per sempre la carriera e ti apre le porte del mondo della televisione, così come si può incappare in un personaggio che è il completo opposto di ciò che ci si aspettava oppure che si reputa un esempio davvero cattivo e non si riesce proprio ad averlo in simpatia – come nel caso della Serena van der Woodsen di Blake Lively. In molti casi, queste opzioni non si escludono a vicenda, perché può capitare che alcuni attori odino ruoli che li hanno portati al successo oppure che restino grati al loro personaggio pur detestandolo con tutte le forze. A volte l’odio scaturisce dalla scrittura stessa del personaggio, non condivisa con gli autori, altre volte invece sono dinamiche sul set a scatenare l’avversione. Proviamo a scoprire alcune di queste situazioni andando alla scoperta di ben 10 attori che hanno detestato il loro personaggio.
1) Blake Lively, Gossip Girl
L’affascinante e talentuosa Blake Lively deve molto al personaggio di Serena van der Woodsen, la capricciosa protagonista di Gossip Girl, uno dei teen drama che quanto pochi altri ha conquistato il pubblico con il suo mondo di intrighi, stalking, storie d’amore e ripicche. Di sicuro l’attrice è ben consapevole dell’importanza che la sua partecipazione alla serie ha avuto per la sua carriera, ma nello stesso tempo non prova grandi simpatie per il proprio personaggio e non le fa piacere sapere che ci siano state ragazze che hanno preso Serena quasi come un modello di vita, cercando di emularla in tutto e per tutto. In un’intervista per Allure, nel 2015, Blake Lively ha infatti affermato:
Non sarei orgogliosa di essere una persona che ha dato a qualcuno della cocaina, facendolo finire in overdose, che ha sparato a qualcun altro e che è andata a letto con un altro ragazzo già fidanzato. Alla gente piace molto, ma l’ho sempre trovato un po’ compromettente dal punto di vista personale: c’è sempre la voglia di trasmettere qualcosa che sia più positivo.
Come biasimarla? Il personaggio interpretato da Blake Lively non è un grande esempio da seguire, anche se è difficile anche negarne l’iconicità.
2) Adam Brody, The O.C.
Un altro grande drama adolescenziale è senz’altro The O.C., che ha conquistato negli anni una grandissima fetta di spettatori facendo provare emozioni, momenti di felicità e anche di commozione. Adam Brody è molto grato alla serie e non si è mai espresso contro di essa come invece è capitato ad altri attori di cui parleremo più avanti, ma non ha rivolto parole molto felici nei confronti del suo personaggio e il motivo è davvero particolare. All’epoca delle riprese, infatti, Brody ha cercato in ogni modo di imitare l’attore Vince Vaughn, perché ai tempi lo idolatrava. Così facendo, però, non ha potuto dare vita a un’interpretazione personale di Seth Cohen. Ecco le parole dell’attore:
“Nella prima metà dei miei 20 anni, quando mi sono trasferito a Los Angeles e per gran parte di The O.C., Vince Vaughn era il mio eroe della recitazione – ha detto Adam Brody nel podcast Life is Short With Justin Long – Al punto in cui ho fatto una terribile imitazione di lui per la maggior parte dei miei 20 anni. Adesso non lo faccio più. Ma un sacco della mia recitazione, nel bene e nel male, è dovuta a lui. Sembrava che non avessi ancora superato la pubertà. Adesso non posso reggere di rivedermi, a causa di questo“
3) Katherine Heigl, Grey’s Anatomy
I motivi per cui Katherine Heigl non ha un bel ricordo del tempo passato sul set di Grey’s Anatomy sono vari e l’hanno portata a detestare anche il personaggio di Izzy. In un’intervista per il Washington Post, l’attrice ha dichiarato di essere addirittura dovuta andare in terapia al termine della sua partecipazione allo show per via dei vari pettegolezzi su di lei che sono stati diffusi dai colleghi, in primis il fatto che Heigl sia una persona difficile con cui lavorare. Questo potrebbe aver influito sulla sua visione del personaggio e potrebbe averla portata al clamoroso gesto del 2008: rifiutare la nomination agli Emmy Awards in quanto insoddisfatta del proprio personaggio, secondo lei non meritevole. Da lì il litigio con Shonda Rhimes e un periodo particolarmente complicato per Heigl. No, di certo non può provare simpatia per la sua esperienza nei panni di Izzy.
4) Ricky Whittle, The 100
Parlare di Ricky Whittle fa sempre male ai fan di The 100, perché il personaggio di Lincoln – seppur non del tutto apprezzato dall’attore – è stato uno dei favoriti del pubblico: la sua difficile e tormentata storia d’amore con Octavia ha fatto battere molti cuori. L’odio di Whittle per il proprio personaggio è molto amaro perché ha il sapore dell’occasione sprecata. Infatti, l’attore è stato protagonista di diversi diverbi con l’autore della serie Jason Rothenberg che, a detta sua, avrebbe fatto il possibile per banalizzare e appiattire la figura di Lincoln. Secondo Ricky Whittle, al suo personaggio sono stati messi i bastoni tra le ruote con battute dimezzate e presenza sullo schermo ridotta rispetto a ciò che invece avrebbe meritato. Da lì la rottura tra attore e autore e la dipartita di Whittle dallo show. Un vero peccato, perché il suo personaggio avrebbe potuto davvero fare la differenza in The 100, e nella vita di Octavia.
5) Shailene Woodley, La Vita Segreta di una Teenager Americana
Shailene Woodley ha dato vita al personaggio di Amy Jurgens, un’adolescente rimasta accidentalmente incinta, dal 2008 al 2013. Le vicende di questa ragazza che ha dovuto affrontare l’inaspettata gravidanza e le sue ripercussioni sono piaciute a molti spettatori che si sono affezionati al personaggio interpretato da Woodley. L’attrice, tuttavia, non prova lo stesso amore per il proprio ruolo: in un’intervista per Bustle, infatti, ha dichiarato di non sentirsi per nulla a proprio agio nei panni di Amy Jurgens e, soprattutto, di non aver condiviso i messaggi trasmessi dallo show. Ecco le sue parole:
“Nella sceneggiatura c’erano molte cose che non solo io ma anche altri membri del cast non condividevamo. Venivano veicolati messaggi che erano diversi da quelli che avrei voluto trasmettere io. Ma ero incastrata da un contratto”
Dunque non il miglior debutto della storia, ma Woodley ha in seguito avuto l’occasione di rifarsi con altre produzioni, sia sul piccolo, sia sul grande schermo.
6) Miley Cyrus, Hannah Montana
Diventare super famosi a un’età molto giovane spesso è complicato e Miley Cyrus è solo uno di numerosi esempi. L’attrice e cantante ha ottenuto un successo esorbitante grazie al suo ruolo della pop star con parrucca bionda: in poco tempo è diventata l’idolo delle ragazzine, ritrovando la propria faccia su astucci, diari, quaderni, qualsiasi cosa. Hannah Montana ha rappresentato senz’altro un ottimo trampolino di lancio, ma Cyrus ne ha pagato le conseguenze e ha espresso il suo disappunto in diverse interviste, tra cui una a Marie Claire in cui si è sfogata così:
Dovevo apparire come qualcuno che non ero, e questo mi ha causato anche qualche disturbo di accettazione del mio corpo. Dovevo essere carina ogni giorno per così tanto tempo. Quando non ero impegnata nello show finivo col domandarmi, “Ma io chi ca**o sono veramente?
7) Angus T. Jones, Due Uomini e Mezzo
Questo è forse il caso più estremo della nostra lista, perché se attori come Blake Lively e Adam Brody hanno espresso disprezzo per il proprio personaggio, ma senza rinnegare la serie tv che li ha portati al successo, Agnus T. Jones ci è andato giù pesante. Molto pesante. Sì, perché l’attore non ha solo denigrato il proprio personaggio, Jake Harper, ma ha rivolto insulti alla serie in generale in un video:
“Jake di Due uomini e mezzo non significa nulla. E’ un personaggio inesistente. Se guardate Due uomini e mezzo, per favore smettete di farlo. Io ne faccio parte e non vorrei. Per favore smettete di guardarlo e di riempirvi la testa con questo sudiciume. La gente pensa sia solo intrattenimento. Fate qualche ricerca sugli effetti della tv al vostro cervello, e vi prometto che prenderete una decisione, soprattutto su cosa vedere.”
Un set per nulla tranquillo, se si pensa anche alla questione di Charlie Sheen, che insultò Chuck Lorre, il creatore della serie, e fu protagonista di una serie di vicende che portarono al suo licenziamento.
8) Shannen Doherty, Streghe
Che Shannen Doherty non abbia amato il tempo trascorso sul set di Streghe non è un mistero: le voci dei suoi litigi con le colleghe, in particolare con Alyssa Milano, e l’addio alla serie prima della sua fine sono stati chiari segnali che qualcosa non andasse. In parte, tutto il trambusto è dovuto anche al personaggio di Prue Halliwell, una situazione che ricorda vagamente quella di Ricky Whittle col suo Lincoln, di cui abbiamo raccontato prima. Doherty, infatti, non era del tutto d’accordo con la scrittura del suo personaggio, a cui secondo lei avevano dato un taglio troppo dark. Questo non le consentiva di interpretarlo al meglio e, anzi, l’attrice ha più volte dichiarato di aver dato vita alla sua peggior performance proprio con Prue Halliwell.
Nel comunicato con il quale l’attrice annunciò il suo addio alla serie, Doherty rivolse buone parole per tutti, ma in un’intervista per Enterteinment Tonight ha affermato che c’erano troppi drammi sul set e poca passione per il lavoro.
9) Alexis Bledel, Gilmore Girls
Alexis Bledel deve molto al personaggio di Rory Gilmore, protagonista di una serie a cui moltissimi spettatori sono affezionati. Nel corso di un’intervista per la sua parte in The Handmaid’s Tale, tuttavia, l’attrice ha dichiarato che quello era il ruolo che sarebbe dovuto arrivare anni prima, lanciando una velata critica al personaggio di Rory. Ma è in occasione del revival di Gilmore Girls che Bledel ha fatto capire meglio il suo punto di vista sul suo ruolo: secondo lei, Rory Gilmore è un personaggio troppo perfetto su cui gli autori si sono accaniti. L’attrice avrebbe preferito qualche sfumatura diversa, probabilmente per avere un personaggio più sfaccettato e profondo. Un’altra occasione mancata?
10) Stephen Dillane, Game of Thrones
E questo è proprio il caso che non ci sentiamo di biasimare: Stephen Dillane, interprete di Stannis Baratheon in Game of Thrones. L’attore ha aspettato il termine del suo contratto per dire ciò che realmente pensava del proprio ruolo, e in un’onestissima intervista per il magazine francese Liberation, ha dichiarato che non rimpiange di aver partecipato allo show, ma solo per una mera questione economica. Non ha mai capito il perché del successo della serie, che reputa troppo violenta e non ha finito di vedere dopo la sua uscita di scena. Sul personaggio di Stannis ha affermato:
L’esperienza è stata molto bizzarra, mi è scivolata tra le dita. Per piacermi un ruolo, devo sentire di avere qualcosa di interessante da dire o mostrare, e questo non era il caso. Sono stato un po’ frastornato da tutti gli eventi.