5) Logan Roy – Succession
Protagonista assoluto di Succession, Logan è il classico capitalista multimiliardario che non vuole cedere il controllo ai figli. Potrebbe sembrare un po’ troppo stereotipato, ma questo prodotto in ascesa di HBO (che abbiamo analizzato qui) ha dato a Roy una caratterizzazione che funziona davvero. Gli stereotipi hanno quasi sempre un fondo labile di verità, e l’ottantenne capo di famiglia è costruito su queste fondamenta soprattutto dal punto di vista politico.
Rappresenta al meglio il concetto di Boomer duro: contro l’innovazione e diffidente verso i figli e le nuove generazioni, con un carattere ermetico e una forte fermezza nelle sue idee. La serie, infatti, come da nome, preannuncia una possibile successione di potere da lui ai figli, ma il patriarca non sembra intenzionato a muoversi dalla poltrona di CEO della sua azienda.
È forse l’uomo ideale come Boomer per muovere una critica sociale da parte degli sceneggiatori. Che, come detto prima, devono essere estremamente bravi per inserirne uno veramente credibile nella propria serie tv. Logan rappresenta tutto ciò che ha portato le ultime elezioni americane ad avere la gran parte di candidati oltre i 70 anni, e una forte spaccatura ancora oggi tra la gente nata durante o prima il Baby Boom con chiunque sia nato dopo di loro.
Succession ha un personaggio dal potenziale altissimo, e non dubitiamo che Logan possa subire un’evoluzione, qualsiasi essa sia, nel corso delle stagioni. Una cosa è certa però. Quando oggi lo sentiamo parlare non possiamo levarci dalla testa un pensiero veramente piccolo che esprime un concetto veramente grande: “Ok, Boomer!”