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Il sudore freddo, il sangue e le escalation di violenza. Il deserto e la desolazione. Di sicuro questi sono gli ingredienti immancabili in una serie tv sui narcos messicani. Ma non sono questi i dettagli che ci inquietano e ci paralizzano dal terrore. Cinema e serie tv come Breaking Bad hanno sempre mostrato un’attenzione importante per i cartelli della droga, creando quelle scene di suspense e ferocia che ci hanno coinvolto inevitabilmente.
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Ma la violenza, seppur inaudita, non è sufficiente a far schizzare i livelli di mercurio nel termometro dell‘inquietudine. Quello che ci nausea, quella cosa che ci fa venire i brividi lungo la schiena, viene dalla follia e dal distacco chirurgico con cui i cartelli agiscono, guidati sempre da capi deliranti. Le storie di cronaca sulla criminalità legata al narcotraffico abbondano di dettagli raccapriccianti, eppure non tutti i narco drama hanno scelto di raccontare i cartelli allo stesso modo. Pensiamo a serie come Weed, ai Soprano e anche allo stesso Breaking Bad, le quali hanno preferito alleggerire i toni ed esporli attraverso una prospettiva differente.
Ecco quindi la top 5 dei cartelli messicani delle serie tv che più di tutti mozzano il respiro.
Attenzione: il testo che segue è un campo minato di spoiler.
5) La famiglia Salamanca e il cartello di Juàrez (Breaking Bad)

L’ultimo posto per inquietudine spetta alla Familia Salamanca e al cartello di Juàrez che abbiamo visto in Breaking Bad, ma anche in Better Call Saul. Don Hector, Tuco, “i Cugini” e Don Eladio, il leader del cartello, non sono secondi a nessuno per violenza, sadismo e truculenza. In ogni episodio assistiamo a scene sanguinarie, eppure il cartello vero e proprio a cui le vicende sono ispirate è tutt’altra cosa. Il vero Amado Carrillo Fuentes – Il Signore dei Cieli e boss del cartello di Juàrez – si è lasciato dietro una scia di cadaveri mutilati, seppelliti ovunque o esposti in pubblica piazza. Un curriculum orripilante che però, soprattutto in Breaking Bad, non viene mai rappresentato fino in fondo e lascia spazio spesso a toni differenti dal solito.