Vi ricordate l’episodio “la riverberazione del tormentone” in The Big Bang Theory? Ai tempi della nona stagione, Sheldon passa un’intera puntata ossessionato da un motivetto musicale che non riesce a togliersi dalla testa. Senza prendere in considerazione l’episodio in sé, concentriamoci su questa sensazione (che conosciamo tutti molto bene): quando il ricordo di una frase, una scena, una canzone rimane talmente impressa nella mentalità comune da diventare un mito a sé stante. Le catchphrase nelle serie tv sono svariate, senza tempo e soprattutto incisive: anche a distanza di anni sono in grado di catapultarci nuovamente all’interno di un mondo unico e spesso creduto dimenticato. Fare una classifica in questo senso è difficile, considerando che stiamo parlando di un tema universale e al tempo stesso fortemente personale, ma noi ci abbiamo provato lo stesso. Breaking Bad, Friends, Lost e non solo: la classifica delle 15 migliori catchphrase nella storia delle serie tv. Vediamo cosa ne pensate voi.
15) “Democracy is so overrated” (House of Cards)
Quale miglior modo di aprire le danze? Lo spietato Frank Underwood nel corso degli anni si è reso celebre attraverso l’uso di diverse metafore e citazioni, soprattutto a sfondo politico. Questa rimane sicuramente tra le più incisive: parole spaventosamente realistiche che ritraggono perfettamente la figura di un politico assetato di potere.
14) “Normal people scare me” (American Horror Story)
Lo sentite anche voi quell’inquietante fischiettare? Tranquilli, è giusto che vi sia sceso un brivido lungo la schiena: la prima stagione di American Horror Story fa questo effetto a molti, e ancora di più l’amato (si, amato) Tate Langdon. Evan Peters sarà anche idolatrato incondizionatamente dal fandom della serie, ma il suo personaggio è tra i più disturbanti del panorama seriale. Inclassificabile nella sua follia, affascinante e tutto, tranne che normale.
13) “Everybody lies” (Dr. House)
Questo il dottor Gregory House lo sa meglio di chiunque altro: tutti mentono. La celebre citazione viene riproposta continuamente all’interno della serie, soprattutto nel merito della diagnostica (di cui si occupa il nostro insopportabile dottore), ma non si limita a questo. La convinzione che ognuno di noi, per qualche motivo, tenda a non dire la verità è una sorta di credo per Gregory House. Una convinzione che lo spinge ad andare a fondo delle cose come nessun altro. Tutto questo appare ancora più contorto se si pensa a come l’uomo per primo sia un maestro della menzogna.
12) “A Lannister always pays his debts” (Game of Thrones)
L’unica motivo per cui questa iconica citazione non occupa un posto più alto in classifica è il seguente: Game of Thrones, come Breaking Bad, è una delle serie più famose quando si parla di tormentoni (tanto da essersi guadagnata ben due spazi in questo articolo). Possiamo avere poche sicurezze nella vita, ma se si parla di certezze la serie creata da Benioff e D.B. Weiss ce ne ha date tante: “non bisogna fidarsi mai di nessuno”, “al gioco del trono si vince o si muore”, “mantieni le promesse perché non si sa mai” (sto parlando con te, Rob). Per carità, i Lannister i propri debiti li pagano sempre: il come passa in secondo piano.
11) “Who are you?” “Whoever you want me to be” (The O.C.)
Tiriamo un po’ il fiato (e apriamo una parentesi di romanticismo) per una serie che ha fatto la nostra adolescenza e ci ha fatto versare fiumi di lacrime. La storia d’amore tra Ryan e Marissa, osteggiata prima di tutto da loro stessi, ci ha fatto dannare. Li abbiamo odiati, ogni tanto. Eppure bastano queste due frasi, agli albori della loro storia, per farcene innamorare e tifare per loro fino alla fine. Ecco, a proposito di finali…cerchiamo di non pensarci.
10) “Sta’ senza pensier” (Gomorra)
Una prodotto che ha fatto la storia e ha rivoluzionato la televisione italiana (e non solo). Un ritratto crudo e brutale di una Napoli piegata dalla camorra. Una catchphrase ripetuta da numerosi personaggi nel corso delle stagioni, avente ogni volta lo stesso significato: “tranquillo, in qualche modo ce la facciamo”. Più o meno.
9) “The universe has a way of course correcting” (Lost)
Lo ammetto: quando si parla di Lost, l’archivio di citazioni iconiche è pressoché infinito. Alcune sarebbero anche state più incisive, chi lo sa: questa ha sicuramente il merito di racchiudere al suo interno il significato madre della serie. Non importa quanto l’uomo fa (o tenta di fare) per andare contro il destino: l’universo troverà sempre un modo di correggere la rotta. Il passato, e in un certo senso il futuro, non può essere cambiato. La storia d’amore tra Penny e Desmond ne è la prova.
8) “I’ll see you in 25 years” (Twin Peaks)
Frase più sensazionale di questa non esiste, soprattutto se si pensa che I segreti di Twin Peaks è davvero ritornata dopo 25 anni con un revival. Pronunciata da Laura Palmer all’agente Dale Cooper, questa iconica citazione è a dir poco particolare, poco leggibile e per certi versi spaventosa. Un po’ come la serie stessa, insomma.
7) “It’s a beautiful day to save lives” (Grey’s Anatomy)
A Shonda Rhimes non va solo riconosciuta la capacità di tormentare gli spettatori, ma anche quella di far piangere loro fiumi di lacrime. E quale serie meglio di Grey’s Anatomy (quando ancora era un vero medical drama e non si trascinava stagione dopo stagione come una creatura morente)? Il nostro amato chirurgo Derek Shepherd potrà anche esser passato a miglior vita, ma la sua citazione più iconica non ci lascerà mai. Ammettiamolo: ci fa venire voglia di entrare in sala operatoria. Quasi.
6) “Bazinga” (The Big Bang Theory)
Quando un tormentone diventa così famoso dall’essere usato per dare il nome ad una nuova specie di ape, gli sceneggiatori sanno di aver fatto la scelta giusta. In fondo, cosa c’è di più iconico di Sheldon Cooper? Il fisico utilizza questa parola ogni volta che vuole accompagnare uno scherzo o una battuta (ironico, dato che lui per primo non comprende il sarcasmo). Che la si capisca o meno, una cosa va detta: la scena del suo volto che spunta da un mare di palline colorate è, e rimarrà, bellissima.
5) “How you doin'” (Friends)
Qua rischiamo di sconfinare nell’ovvio. Trattandosi di Friends, una sitcom che è passata alla storia, i tormentoni sono svariati e tutti iconici (a partire dall’immortale “We were on a break”). Eppure Joey e il suo immancabile metodo di approccio si guadagnano il primato di migliore catchphrase. Anche solo per un semplice motivo: chi non ha sognato, almeno una volta, di sentirselo dire?
4) “That’s what she said” (The Office)
Quando si parla di satira e umorismo nero non si può non citare Michael Scott (interpretato dall’inimitabile Steve Carrell), capoufficio di The Office, serie remake dell’omonimo prodotto inglese nato dalla mente (perversa) di Ricky Gervais. Sostanzialmente si tratta di una frase che aggiunge e veicola un significato sessuale a qualsiasi tematica. Anche senza senso, anche fuori contesto. In fondo, non ci saremmo aspettati niente di diverso.
3) “I am the one who knocks” (Breaking Bad)
Terzo gradino del podio per una delle citazioni più iconiche della serie tv più iconica che esiste, Breaking Bad. L’ennesima affermazione di potere di un uomo che sa di non avere più nulla da perdere e che non intende retrocedere di un passo. Un urlo a pieni polmoni che ci lascia i brividi e un po’ ci rattrista. Heisenberg che prende in definitiva le redini del gioco di Breaking Bad e ci trascina ancora una volta con lui. Un solo significato: a questo punto, non si torna più indietro.
2) “Winter is coming” (Game of Thrones)
Ed ecco che ritorna Game of Thrones, ad un passo dal primo posto. Presagio di tutti i presagi, questa catchphrase ha creato un’angoscia e un’attesa difficilmente digeribile. L’abbiamo temuto, l’abbiamo aspettato. E alla fine è arrivato, questo benedetto inverno. Le conseguenze, poi, non si sono fatte attendere.
1) “Legend-wait for it-dary” (How I Met Your Mother)
Primo posto (personalmente indiscusso) per la citazione che ha fatto la storia di How I Met Your Mother. Dove va Barney Stinson seguono i tormentoni, le frasi iconiche che lo contraddistinguono e che ce lo fanno amare perdutamente. E qua chiudiamo, con una nota allegra. Noi spettatori non abbiamo dovuto attendere: Barney ce lo siamo goduto fin dall’inizio. Semplicemente…leggendario.