Il pubblico delle serie tv si divide in due grandi gruppi: chi le guarda doppiate in italiano e chi mente. No, ovviamente si scherza. Anche perché una larga fetta di pubblico preferisce di gran lunga guardare le serie tv in lingua originale. Specialmente se si parla di prodotti di grande qualità come Breaking Bad, che si distinguono, fra le altre cose, per le eccellenti performance degli interpreti. Naturalmente in lingua originale è possibile apprezzare meglio elementi tecnici come la recitazione, ma non bisogna dimenticare che per gli italiani il doppiaggio è una vera e propria arte. Certo, non tutte le serie tv rendono al meglio doppiate: in alcuni casi, infatti, vanno perse delle gag o delle battute che sarebbero molto più comprensibili in lingua originale, sia per quanto riguarda i giochi di parole, sia perché certe frasi hanno specifici riferimenti culturali lontani da noi.
Tuttavia ci sono alcune serie tv, come Breaking Bad appunto, che si distinguono per un doppiaggio particolarmente curato. Questo non riguarda esclusivamente l’abilità dei doppiatori ad andare in sync con i personaggi, o la qualità delle voci, ma anche la capacità di adattare al meglio le sceneggiature, in modo che non venga perso il significato originale delle battute.
Proprio per omaggiare l’abilità dei doppiatori italiani, abbiamo qui radunato in una classifica le 15 serie tv che sono state meglio doppiate in italiano. Scopriamole insieme.
15) Jessica Jones
Jessica Jones è un prodotto di grande qualità (almeno per quanto riguarda la sua prima stagione) e quindi non poteva mancare anche un doppiaggio eccellente. Per i “puristi” che amano guardare le serie tv in lingua originale, possiamo garantire che in questo caso il passaggio dall’inglese all’italiano non altera di molto la resa finale del prodotto. La traduzione della sceneggiatura è molto fedele al significato originale e, caratteristica non da poco, le voci italiane sono estremamente “giuste” per i personaggi. Al punto che una performance eccellente come quella di David Tennant, doppiato dal bravissimo Alessandro Quarta, non viene penalizzata dal doppiaggio.
14) Gilmore Girls
La serie che racconta le vicissitudini di Rory e di sua mamma Lorelai si distingue per un ottimo doppiaggio. E non solo per quanto riguarda la fedeltà alla sceneggiatura originale, ma anche e soprattutto per la bravura delle doppiatrici italiane. Chi dà la voce a Lorelai, interpretata da Lauren Graham, è Giuppy Izzo, doppiatrice anche di Ellen Pompeo in Grey’s Anatomy e Krysten Ritter (Jane di Breaking Bad) in Jessica Jones. Si tratta dunque di una professionista di altissimo livello, un’artista poliedrica in grado non solo di imprimere alla sua voce la personalità che meglio si addice ai personaggi che interpreta, ma che è anche particolarmente abile a “stare dietro” alla velocissima parlantina di Lauren Graham. Lo stesso merito va alla doppiatrice di Rory, la bravissima Myriam Catania. Quest’ultima ha reso la voce di Rory talmente iconica da rendere molto difficile pensare al personaggio doppiato da qualcun’altra.
13) The Crown
The Crown è una delle serie tv di maggior successo degli ultimi anni. Dal momento che racconta le vicissitudini della Royal Family inglese, si potrebbe pensare che l’unico modo per poterla apprezzare sia guardarla in lingua originale, d’altronde il pubblico ama l’accento britannico. E in alcuni casi è stata proprio questa caratteristica dei personaggi a fare la fortuna di alcune serie tv. Un esempio su tutti? Lucifer, amata anche per l’adorabile accento inglese del protagonista Tom Ellis. Ma nel caso di The Crown, nonostante l’impresa non fosse affatto facile, il passaggio da inglese a italiano non dà fastidio e rende comunque la serie estremamente piacevole e godibile.
12) Grace and Frankie
In una serie condita da battute ironiche e con personaggi di grande personalità la difficoltà di un doppiaggio efficace è raddoppiata. Grace and Frankie presenta quattro protagonisti (Grace, Frankie, Sol e Robert) molto carismatici e decisamente difficili da interpretare. E non solo per gli attori, che sono delle vere e proprie star, ma anche e soprattutto per i doppiatori, per i quali il lavoro è anche più difficile, per certi versi. Non dobbiamo infatti dimenticare che i doppiatori non hanno, come gli attori, la possibilità di immergersi totalmente nelle situazioni dei personaggi, essendo il lavoro fisico molto limitato dalla mancanza di interazione e dalla presenza di una moltitudine di supporti tecnici per la registrazione. Quindi in questo caso si può dire che il lavoro dei doppiatori sia stato eccellente, soprattutto per quanto riguarda i protagonisti, ai quali danno la voce dei veri fuoriclasse. Per dirne una, la doppiatrice di Jane Fonda è infatti Maria Pia Di Meo, che ha doppiato in vita sua attrici del calibro di Jean Seberg in film di importanza storica come Fino all’ultimo respiro.
11) Chiamatemi Anna
Come nel caso di Jessica Jones, anche in questa serie le voci dei doppiatori sono state scelte per avvicinarsi il più possibile a quelle originali dei personaggi. Inoltre, l’adattamento non è affatto facile: la protagonista Anna, una ragazzina a dir poco innamorata della vita, utilizza un linguaggio decisamente aulico, non semplice da tradurre. Eppure, anche in questo caso il doppiaggio italiano ha fatto un lavoro eccellente, rendendo per nulla fastidiosa la fruizione della serie nella nostra lingua, anziché in quella originale.
Da ammirare il lavoro della giovanissima Sara Labidi, la quale doppia Anna e che malgrado la giovane età ha alle spalle una carriera di tutto rispetto. Fra le molte attrici a cui ha prestato la voce c’è Maisie Williams nel film The New Mutants, ma soprattutto in Game of Thrones, e Willow Smith in Io sono Leggenda.
10) Grey’s Anatomy
Nella nostra classifica non poteva certo mancare uno dei medical drama più amati della televisione. La serie, una fra le più longeve fra quelle ancora in corso, vanta fra i vari primati un doppiaggio di tutto rispetto. Anche in questo caso la protagonista Meredith Grey è doppiata dalla bravissima Giuppy Izzo, la cui voce è ormai iconica e inscindibile dal personaggio. Ma non è certo l’unica fuoriclasse presente fra i doppiatori: il personaggio di April, ad esempio, è doppiato da Federica De Bortoli, che ha dato la voce a star del calibro di Anne Hathaway, Rachel McAdams e Keira Knightley. Per non parlare del poliedrico Stefano Benassi, doppiatore di Derek Shepherd. Quest’ultimo ha infatti all’attivo il doppiaggio di Cristoph Waltz in Bastardi senza gloria di Tarantino, giusto per dirne uno.
E, in quanto fuoriclasse, i doppiatori di Grey’s Anatomy hanno fatto e stanno facendo tuttora un ottimo lavoro, adattandosi alla velocissima parlantina degli attori. Inoltre bisogna ricordare che essendo la serie un medical drama viene fatto ampio uso di termini specifici, certo non facili da tradurre correttamente. Ma è un’impresa in cui l’adattamento della sceneggiatura è riuscito egregiamente.
9) New Girl
Se in una serie tv autoriale come Breaking Bad il doppiaggio e l’adattamento della sceneggiatura è molto complesso, lo è altrettanto per le comedy. Anzi, in alcuni casi il lavoro è addirittura più complicato. Basti pensare a tutte le gag e le freddure presenti nelle sitcom americane, che spesso fanno riferimento a elementi specifici della loro cultura, oppure si basano su giochi di parole pressoché impossibili da tradurre letteralmente. Alcune battute, quindi, devono essere riscritte completamente, ma non solo: devono far ridere.
E si sa, far ridere è molto più difficile che far piangere.
Per questo motivo molte sitcom come Friends non sono molto apprezzate se viste in italiano e, spesso, non vengono giudicate divertenti. Ma questo non è il caso di New Girl. Qui l’adattamento della sceneggiatura è stato fatto in modo eccellente e le gag sono risultano divertenti (e a tratti esilaranti) sia in inglese, sia in italiano. Le voci prestate ai personaggi, inoltre, si adattano bene alla loro personalità, al punto che se si dovesse passare dalla lingua originale all’italiano il cambio non dovrebbe dare affatto fastidio.
8) BoJack Horseman
BoJack Horseman, oltre ad essere una delle serie migliori degli ultimi anni, ha anche un doppiaggio di tutto rispetto. Essendo la sua sceneggiatura fatta in gran parte di battute brillanti e grande cinismo, non è facile realizzare un buon adattamento. Ma, anche in questo caso, il doppiaggio italiano non delude affatto e restituisce una traduzione fedele ed estremamente curata che rende la serie perfettamente godibile anche in italiano. La stessa cura si riversa anche nella scelta delle voci dei personaggi: particolarmente adatte sono quelle di BoJack stesso, doppiato dal bravissimo Fabrizio Pucci, e di Princess Carolyn, che in italiano ha la voce di Giò Giò Rapattoni. Quest’ultima dà a Princess Carolyn un tono acuto e graffiante che molto bene si addice al personaggio.
7) Glee
Glee è una serie che merita necessariamente un posto nella nostra classifica. Le canzoni dello show non sono giustamente doppiate, in modo da mantenere la qualità delle voci originali e per non alterare troppo i testi. Se si traducono le canzoni, infatti, il problema è doppio: non solo bisogna trovare un significato il più attinente possibile al testo originale, ma è anche necessario che le parole si adattino al ritmo e alla musica. Impresa non facile e che difficilmente riesce. Motivo per cui la scelta di mantenere le canzoni in lingua originale è più che comprensibile.
Ma a parte questo, i doppiatori di Glee hanno fatto un ottimo lavoro: qui si ha modo di osservare una tecnica eccellente, dal momento che le voci vanno perfettamente in sincrono con il labiale e i movimenti degli attori, che peraltro si distinguono per una parlantina molto rapida e decisamente difficile da seguire.
6) True Detective (prima stagione)
Anche True Detective è una serie che non ha certo bisogno di presentazioni. Oltre ad essere un prodotto di stampo autoriale, vanta dei doppiatori italiani a dir poco eccezionali: la voce di Matthew McConaughey è quella di Adriano Giannini, che si distingue per un timbro basso e graffiante, il quale ben si addice al personaggio di Rust Cohle, un rude detective dal passato tormentato. Woody Harrelson è invece doppiato dal fenomeno Pino Insegno, che con il suo timbro inconfondibile riesce a restituire perfettamente la complessità di un grande personaggio come Martin Hart.
Anche in questo caso, l’abilità dei doppiatori non sta solo nell’interpretazione ma anche nella capacità di coordinarsi perfettamente con il labiale, che, come in molte serie tv americane, si distingue per movimenti rapidi e molto difficili da seguire.
5) Breaking Bad
Breaking Bad è una serie eccezionale sotto molti punti di vista. E lo è anche per quanto riguarda il doppiaggio, motivo per cui lo show si guadagna una delle posizioni più alte in classifica. Uno dei motivi è senz’altro il grande talento dei doppiatori: la voce di Walter White, iconico protagonista di Breaking Bad, è quella di Stefano De Sando, il doppiatore ufficiale di Robert De Niro. La sua splendida interpretazione riesce a restituire tutta la complessità del protagonista e i suoi molteplici stati d’animo. Un’impresa non facile che riesce ottimamente anche a tutti gli altri doppiatori, come Francesco Pezzulli e il compianto Danilo De Girolamo, che danno la voce rispettivamente a Jesse e Gus Fring. Entrambi hanno reso alla perfezione i caratteri dei due personaggi che interpretano. De Girolamo, in particolare, è riuscito a centrare l’essenza di Gus Fring, restituendo con la sola voce l’idea di un personaggio cinico, compassato e perfettamente controllato.
Oltre all’eccellente interpretazione, Breaking Bad si distingue anche per un ottimo adattamento del dialogo: al punto che alcune frasi sono diventate iconiche sia in inglese, sia in italiano (Say my name/Dì il mio nome).
4) Willy, il principe di Bel-Air
Questa serie tv merita uno dei primi posti in classifica. Willy, il principe di Bel-Air è andata in onda su Italia 1 fra il 1993 e il 1996: non c’era quindi la possibilità di guardarla in lingua originale, motivo per cui lo show è diventato iconico anche e soprattutto in versione doppiata. La voce di Edoardo Nevola che doppia Will Smith è rimasta scolpita nel cuore (e nelle orecchie di molti), così come la sigla, anch’essa interamente doppiata. Già da qui si capisce la grande cura dei dettagli nel doppiaggio: lo stesso Nevola, con la collaborazione della bravissima Rossella Izzo, si è infatti occupato di scrivere il testo italiano della sigla d’apertura, cercando di mantenersi il più possibile fedele al testo originale.
La cura del dettaglio è estrema, sia per quanto riguarda l’adattamento della sceneggiatura, sia per la scelta dei doppiatori, i quali anche in questo caso sono molto attenti alle singole sfumature dei personaggi, oltre a distinguersi per la grande padronanza tecnica.
3) I Soprano
Ed eccoci arrivati alla medaglia di bronzo. Scegliere fra così tante serie non è stata un’impresa facile, ma I Soprano, altra serie tv autoriale al pari di Breaking Bad, merita senz’altro il podio. Il boss della malavita italoamericana Tony Soprano è ancora una volta doppiato dall’eccezionale Stefano De Sando, la cui voce è ormai legata indissolubilmente a questo incredibile personaggio. I doppiatori hanno dedicato poi grande cura, oltre che ai dettagli tecnici e all’interpretazione, anche alla resa di una lieve inflessione dialettale, che contribuisce a rendere al meglio l’ambientazione e a conferire ancora più carattere a dei personaggi già ottimamente scritti.
L’adattamento della sceneggiatura è ineccepibile e la serie risulta perfettamente godibile anche in italiano, senza che questo possa penalizzare l’ottima recitazione e il testo originale.
2) Scrubs
Il secondo posto in classifica spetta meritatamente a Scrubs, il capolavoro dei doppiatori italiani. Anzi, vi diremo di più: da alcuni la versione doppiata di Scrubs è ritenuta quasi meglio dell’originale. Alcune battute, come nel caso di Breaking Bad, sono diventate dei veri e propri tormentoni anche nella versione tradotta, proprio perché sono efficaci e pregnanti tanto quanto i testi originali. Giusto per fare qualche esempio: Chi ha due pollici e se ne frega? Bob Kelso!, oppure Il tuo didietro è l’abbraccio di due Pringles. Ma oltre alle frasi brevi, l’adattamento della sceneggiatura risulta ottimo ed estremamente efficace anche per discorsi lunghi. Memorabile, ad esempio, il monologo che il dottor Cox, doppiato dall’eccezionale Angelo Maggi, pronuncia nell’episodio 1×15, Le mie vanterie a letto e oltre. Questo splendido discorso sulle relazioni di coppia è stato tradotto alla perfezione e anzi nella versione italiana è ancora più pregnante.
Le voci dei doppiatori italiani, poi, sono ormai legate a filo doppio con i personaggi. E se volete una prova di quello che stiamo dicendo, eccola qui: la doppiatrice di Sara Chalke (Elliot Reid) in Scrubs è Chiara Colizzi. L’attrice compare anche in How I Met Your Mother, sempre nei panni di una dottoressa, la dermatologa Stella. Ma ai fan di Scrubs non può non dare fastidio il fatto che la voce non sia più di Elliot, bensì quella della doppiatrice Dania Cericola. Bravissima, per carità. Ma per i fan la voce di Sarah Chalke può essere solo quella di Chiara Colizzi.
1) I Simpson
La medaglia d’oro non poteva che spettare alla famiglia più amata d’America. Lo show, che tuttora ci fa compagnia su Italia 1, è un altro dei capolavori dei doppiatori italiani, che si sono dilettati in virtuosismi che hanno reso delle caratteristiche dei personaggi degli autentici tormentoni, scolpiti nella mente di tutti. Basti pensare alla celeberrima risata di Homer o al mugugno perplesso e rauco di Marge. O ancora alla risatina sfacciata di Nelson o alla voce acuta e irritante del vicino Flanders. Tutti i personaggi sono caratterizzati anche e soprattutto dalle loro particolarissime voci, dalle quali si possono capire anche le varie provenienze. Ed è così che il commissario Clancy Winchester nella versione doppiata parla in napoletano, mentre il giardiniere Willy in sardo, giusto per fare due esempi.
Voci come quelle del compianto Tonino Accolla sono ormai impresse nella memoria collettiva, così come quella di Liù Bosisio, che non solo doppia Marge fino alla ventiduesima stagione inclusa, ma anche le sue due sorelle, Patty e Selma (fino alla ventunesima stagione inclusa). Per non parlare dell’eccezionale talento di Ilaria Stagni, che fino alla ventiduesima stagione doppia Bart Simpson, alterando quindi la sua voce in modo da darle un timbro maschile da ragazzino impertinente.
Insomma, i doppiatori italiani qui hanno fatto un lavoro talmente perfetto da renderci pressoché impossibile poter guardare la serie in lingua originale. E questo non può che essere considerato un trionfo.