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10 criminali delle Serie Tv che si nascondono perfettamente all’interno della società

breaking bad
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Alcune serie tv sono diventate celebri grazie a trame eccezionali e protagonisti indimenticabili. Fra tutte potremmo nominare la sempreverde Breaking Bad, che non ci ha mai deluso da qualsiasi punto di vista la guardassimo: che fosse una sceneggiatura egregia, fantastiche scelte registiche e ottimi attori. Tuttavia, prendendo spunto proprio da Breaking Bad, bisogna sottolineare come molte serie si siano distinte anche, a volte soprattutto, grazie a cattivi d’eccezione, criminali incalliti e psicologicamente affascinanti che ci hanno fatto fare spesso il tifo per il male. Esistono tipologie infinite di “cattivi”, questa volta però vogliamo parlare di una categoria tutta particolare: quella dei criminali che si nascondono fin troppo bene. Quelli da “il buon viso a cattivo gioco”, insomma, dalla capacità impressionante di riuscire a sembrare tanto disarmanti nella vita sociale quanto efferati nella loro psicopatia.

Sappiamo cosa state pensando e vi fermiamo subito: forse non troverete i soliti volti noti. Abbiamo pensato, infatti, di ampliare un attimo lo spettro d’azione e dedicarci (in alcuni casi) a personaggi meno conosciuti. Forse alcune scelte desteranno dibattiti, persino all’interno di una stessa serie tv, ma dopotutto siamo qua per questo. Eccovi quindi la classifica dei 10 criminali che si nascondono perfettamente all’interno della società.

1) Barry Berckman – Barry

Barry

Iniziamo con Barry, l’atipica dramedy targata HBO. Parabola sulle seconde possibilità e la volontà di cambiare, racconta la storia del serial killer Barry Berckman (il brillante Bill Hader) in cerca di redenzione. L’uomo cerca di raggiungerla cambiando identità e infiltrandosi in una compagnia teatrale, fino a quando il passato torna a bussare alla sua porta. Molto interessante il legame con il teatro: Barry è l’alter ego di se stesso e come tale indossa una maschera nella vita di tutti i giorni, sulla quale sovrappone le maschere dell’attore. Ma, nonostante tutto, è molto più se stesso in quei momenti di quando fa il serial killer.

È una serie brillante e molto sottovalutata che sa dosare perfettamente commedia e dramma in un mix micidiale!

2) Harrison Wells – The Flash

Harrison Wells The flash

Posizione per The Flash e il fantastico villian ricorrente Eobard Thawne, meglio noto come Anti-Flash. Proveniente dal futuro e rimasto bloccato nel ventunesimo secolo, il supercriminale prende il posto del brillante scienziato Harrison Wells per velocizzare la creazione dell’accelerazione di particelle e la nascita di The Flash. Il suo scopo è quello di studiarne i poteri e usarli per tornare nel futuro. Per farlo, Thawne non solo prenderà le sembianze dello scienziato, nascondendosi letteralmente nella società, ma ne ucciderà la moglie e si avvicinerà a Barry Allen/The Flash per conquistarne la fiducia. L’Anti-Flash è ancora oggi uno dei cattivi più amati del mondo DC. È addirittura 31esimo nella lista dei migliori cattivi di tutti i tempi ed è ritratto in tutte le sue sfumature da un bravissimo Tom Cavanagh.

3) Norman Bates – Bates Motel

Non potremmo mai escludere da questa lista l’iconico Norman Bates, uno dei killer più spaventosi della storia. Spaventoso perché intrappolato nella sua stessa mente, spaventoso perché noi stessi intuiamo quanto sia inconscio e irrazionale il suo impulso ad uccidere. Bates Motel si regge quasi esclusivamente sull’ambiguità di fondo: un timido, buono e onesto adolescente che si rende allo stesso tempo capace di crimini efferati, tutto in nome dell’amore. Norman si nasconde alla società perché potrebbe essere uno qualsiasi tra gli adolescenti del nostro mondo, perché i suoi comportamenti sono determinati da come gli adulti li crescono. E non c’è dubbio che l’origine di tutto sia il rapporto simbiotico con la madre Norma, per la quale sviluppa un complesso Edipico di proporzioni patologiche. Il fantastico Freddie Highmore è riuscito a creare un killer umano credibile e per questo ancora più spaventoso.

4) Joe Goldberg – You

you

You è stato ed è ancora adesso un prodotto controverso. Di Joe Goldberg potrebbe essere pieno il mondo e questa è la cosa che fa più paura. Si presenta come un ragazzo timido, romantico e persino impacciato, ma la verità è un’altra. Al netto delle problematiche di sceneggiatura, infatti, la serie ha il merito di aver dato un taglio diverso a una storia già sentita: è il criminale stesso a parlare delle sue ossessioni, mostrando come la realtà sia sempre soggettiva, anche quando palesemente distorta. Seguendo i suoi ragionamenti ci troviamo comunque una certa logica e questo rende più difficile scardinare la sua follia, perché non solo è impossibile guarire chi non riconosce il problema, ma spesso è anche difficile farlo capire agli altri. Un ritratto fin troppo realistico dell’inaspettato Penn Badgley.

5) Hannibal Lecter – Hannibal

Anche qui andiamo a toccare un’icona. Hannibal Lecter è stato uno dei più bravi a nascondersi nella società, grazie al suo ruolo al di fuori di ogni sospetto: brillante psichiatra, Hannibal si nasconde e vive perfettamente nell’alta società, di cui condivide interessi e passioni. La serie si concentra poi sul rapporto via via più patologico che sviluppa con Will Graham, talentuoso profiler. La loro relazione è interessante perché tirano fuori le parti più oscure della mente umana, ma al contempo riescono anche a connettersi a un livello che è raro nella vita di tutti i giorni. Hannibal è un freddo e spietato sadico che sublima i suoi impulsi nel cannibalismo, ma allo stesso tempo è un professionista della mente capace di capire e accettare Will in ogni più piccolo aspetto. L’affabilità e l’intuitività di uno straordinario Mads Mikkelsen riuscirebbero a convincere chiunque.

6) Biff Simpson – Hunters

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Hunters è una delle ultime rivelazioni di Amazon Prime Video e ha avuto il merito di far atterrare sul piccolo schermo nientemeno che Al Pacino. Tuttavia il personaggio di cui dobbiamo parlare è un altro. Biff Simpson, il terribile macellaio ex nazista di Dylan Baker, è tutto ciò che quest’articolo vuole proporre. In una delle prime scene che lo vede protagonista mostra tutta la dualità del criminale che nasconde i suoi impulsi dietro una maschera: un gioviale uomo intento a fare un barbecue party in giardino con alcuni amici e la famiglia che due secondi dopo trucida tutti a sangue freddo. Narcisista, petulante al limite della sociopatia, non solo non rinnega le azioni compiute nei campi di concentramento ma si considera una delle pedine più importanti del rinato progetto ariano. Tutto questo pur restando un uomo affabile e addirittura un politico importante per il paese che sta cercando di distruggere.

7) Adora Crellin – Sharp Objects

adora crellin

Il fatto che Adora Crellin (la spettacolare Patricia Clarkson) sia la vera criminale della serie è LO snodo fondamentale, l’apice dell’intera vicenda. Adora è una madre e una donna perfetta, ritratta dall’intera piccola comunità in cui vive con toni di stima, compassione e devozione. Una donna che è riuscita a superare la morte di una delle figlie con forza e coraggio. Ma è davvero così? In una costruzione a puzzle molto intrigante, scopriamo che è Adora ad aver ucciso sua figlia, avendo sviluppato tratti narcisistici sfociati poi nella Sindrome di Münchhausen: avvelenava le sue figlie per potersene prendere cura ed essere oggetto di apprezzamento. La scoperta avviene solo alla fine della serie, lasciandoci tutti basiti.

8) Arthur Mitchell/Trinity Killer – Dexter

Trinity_Walter_Dexter e Breaking Bad

Ora è il turno di Arthur Mitchell (il sempre perfetto John Lithgow), protagonista indiscusso della quarta stagione di Dexter. Rassicurante diacono e padre di famiglia, Mitchell è riuscito a bilanciare la sua vita privata e quella da efferato serial killer per più di 30 anni, diventando uno dei più prolifici assassini della serie ma anche un membro eminente della comunità. La sua importanza nella storia è tale che potremmo considerarlo come lo spartiacque tra due fasi della serie. Mitchell causerà la morte dell’agente speciale Lundy, il suicidio della sua stessa figlia e soprattutto la morte di Rita, gettando Dexter nella disperazione più totale. Tra l’altro, il protagonista scoprirà della morte di Rita solo dopo aver ucciso Trinity, che così si troverà ad avere l’ultima parola per sempre. La prova di Lithgow è stata talmente convincente che il personaggio rientra al 34esimo posto tra i migliori villain di tutti i tempi per la rivista Rolling Stone.

9) Gus Fring – Breaking Bad

Gus Fring_Breaking Bad

Non poteva mancare nella nostra lista Breaking Bad. Ovviamente, pensando a criminali che si nascondono bene in società, il primo personaggio che ci era venuto in mente era proprio quel Walter White/Heisenberg che ha fatto della sua dicotomia la fortuna di Breaking Bad. Tuttavia abbiamo voluto andare un po’ più in là e riconoscere qualcuno che si nascondeva meglio e da molto prima di Walt: il Gustavo Fring del bravissimo Giancarlo Esposito si presenta come un posato, pignolo, pulito e assolutamente cortese gestore di una catena di fast food. La sua immagine pubblica si spinge al punto di essere uno dei migliori contribuenti della DEA, un filantropo in prima linea nelle cause caritatevoli e una delle personalità più in vista della politica locale. Eppure Gus Fring è anche il più grande distributore di metanfetamina del sud ovest degli Stati Uniti. Quest’enorme potere che gestisce in entrambe le sue vite parallele ci spinge a preferirlo a Walt, in termini di capacità camaleontiche nella trama di Breaking Bad. Nonostante il suo passato ci presenti la logicità delle sue azioni, Fring ha dimostrato di essere un uomo senza scrupoli: ha sgozzato un uomo con la freddezza di una macchina, ha avvelenato un’intera famiglia e continua a uccidere centinaia di persone con il suo impero criminale. Gus Fring è nelle prime posizioni in un gran numero di liste sui migliori cattivi di tutti i tempi.  

10) BOB – Twin Peaks

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E siamo arrivati alla fine con quella che è quasi una provocazione: in una lista che premia i cattivi più bravi a nascondersi nella società, diventa sacrosanta la presenza di un’entità che rappresenta il male per antonomasia che s’impossessa letteralmente delle persone. Come può essere scoperto un essere così? Twin Peaks, uno dei capolavori eterni della serialità moderna, rispose a una delle domande più pressanti dell’epoca (“Chi ha ucciso Laura Palmer?”) creando uno dei cattivi più orrendi della storia.

BOB, o Robert come egli si fa chiamare, è un’entità che rappresenta proprio la malvagità degli uomini che si nasconde dietro una facciata buona e serena. La creatura BOB infesta gli uomini dalla seconda metà degli anni ’40, portandoli a compiere gesti atroci di cui loro stessi non sono coscienti. Già da piccolissimo, possedette il corpo di Leland Palmer, portandolo a torturare, seviziare e violentare Laura Palmer. BOB non ha un vero inizio e, nella serie, non ha una vera fine risultando pertanto teoricamente infinito e indistruttibile.

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