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Brividi di Blanco e Mahmood raccontata attraverso le Serie Tv

Brividi
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Già dalla prima intensa e struggente esibizione a Sanremo era chiaro che la meravigliosa Brividi avrebbe portato Blanco e Mahmood alla vittoria. Le loro voci uniche sono fatte di due sostanze diverse, come il mare fluido e il solido scoglio, ma, nel momento in cui si incontrano, creano la musica più bella che ci sia; quella che ascolteremmo per ore, a sedere, proprio su quelle rocce, mentre il mare ci assorbe e ci libera allo stesso tempo.

Brividi è l’urlo liberatorio che racconta la paura in amore.

Quella di sbagliare, di sentirsi inadeguati, di non riuscire a dare abbastanza, di non trasmettere ciò che proviamo. La passione mista all’insicurezza, l’ansia, il tormento che accumuna tutte l’età. Come succede in Modern Love. In questa serie tv viene raccontato l’amore, in ogni sua forma, con una semplicità disarmante, attraverso persone che si sentono inaffidabili, incapaci di provare qualcosa di duraturo. Perché questo sentimento è la forza più grande, distruttiva e di sostegno che ci sia, per noi e per gli altri. Cura e malattia, ascesa verso il cielo e morso letale che uccide; Brividi lo esplica perfettamente:

“Tu, che mi svegli il mattino

Tu, che sporchi il letto di vino

Tu, che mi mordi la pelle

Con i tuoi occhi da vipera”.

È la fragilità umana che risalta, eppure quelle persone problematiche cercano ancora la loro occasione, sperando che il passato possa tornare o di lasciarselo definitivamente alle spalle. Esemplare è la puntata con Anne Hathaway: lei è un importante avvocato di successo, il cui disturbo bipolare mette in crisi le sue relazioni; ma, nonostante tutto, riuscirà ad amare gli altri, imparando prima ad amare sé stessa. C’è pure quell’episodio in cui Sophie Boutella e John Gallagher Jr interpretano una ragazza drogata di social e un ragazzo con manie depressive, che trovano l’uno nell’altra la salvezza.

Perché l’amore, certe volte, è l’unica cosa che serve.

Brividi

Ne esistono sfumature diverse. Per Mahmood è romantico, maturo e disilluso, incarnato dal volo sulla bici di diamanti; per Blanco è concreto, passionale e incantato, reso dal vino nel letto e dal morso sulla pelle.

Jane e Xiomara mixano le due visioni: la prima è romantica e matura come Mahmood, ma sognatrice come Blanco; Xiomara, invece, ha la concretezza e l’immaturità del secondo e la disillusione del primo. In particolare Jane vuole da sempre una relazione idilliaca, che la possa portare nel cielo di perle su una bici di diamanti: una delle tante immagini con cui esprimere a parole qualcosa di inspiegabile, mostrato nella serie da quel cuore illuminato che batte all’impazzata quando la persona amata è vicino a noi. E, seppur ottiene l’happy ending, gli ostacoli che Jane affronta sono molti. Come per Xiomara, soprattutto con Rogelio, che potrebbe benissimo cantarle questi versi:

“Mi hai detto sei cambiato

Non vedo più la luce nei tuoi occhi

La tua paura cos’è?

Un mare dove non tocchi mai”.

All’inizio la donna ha paura dei sentimenti per lui; non vuole impegnarsi perché non è mai stata in una storia a lungo termine e teme di rimanerne delusa. Di sprofondare nuovamente in un mare senza fondo. Non sarebbe la prima volta con lui. Sentimento condiviso da Petra che, per “tenersi a galla”, spinge le sue relazioni al limite con mille sotterfugi; però da soli non bastano a far funzionare un rapporto. Quando poi, dopo la sua bellissima evoluzione in cui costruisce un legame d’amicizia profonda con Jane e Rafael, si innamora di JR, vorrebbe che rimanesse, che non partisse per il Texas, cantandole:

“Dai non scappare da qui

Non lasciarmi così”

E, fortunatamente, lei ritorna, dando a Petra il tanto meritato lieto fine.

Eve e Villanelle si sono trovate, lasciate, riprese molte volte. Sono due donne agli antipodi, di età diversa, che parlano lingue diverse, eppure si capiscono in maniera così intima e viscerale. E si amano nello stesso travolgente modo. Idealizzano l’altra con gli occhi dell’amore ma, contemporaneamente, riescono a leggersi dentro così profondamente che l’immagine della partner viene più e più volte ribaltata, come in Brividi:

“E tu, sei il contrario di un angelo

E tu, sei come un pugile all’angolo

E tu scappi da qui, mi lasci così”

Ed ecco che l’angelo diventa demone: Villanelle non avrebbe mai pensato che Eve potesse pugnalarla, consegnarla alla polizia, trattarla con indifferenza; a sua volta Eve si è fatta abbindolare dal volto idilliaco dell’assassina, mentendo, tradendo e uccidendo per lei. Anche se Oksana è scappata così tante volte, lasciandola sempre a bocca asciutta. Ma si conoscono sempre più intensamente con il proseguire di Killing Eve e comprendono che per l’altra la situazione non è piacevole.

Agendo appunto come il pugile di Brividi: alle corde, stretto all’angolo, impossibilitato a rialzarsi.

E quindi, cosa manca loro per essere davvero felici? Per uscire dalle profondità del mare e respirare nuovamente? Esatto, la comunicazione. Quella pessima che accomuna i personaggi di Shameless. Che si feriscono a vicenda, che cercano di schivare i colpi ma allo stesso tempo di salvare l’altro, in una lotta sfiancante senza vincitori. Fiona vorrebbe davvero lasciar tutto e gettare la spugna con Jimmy/Steve, abbracciando il suo comportamento distruttivo e accettando le bugie, solo per stare bene. Ma così il problema non si risolve e lei lo sa. C’è bisogno di parlare, confrontarsi, se ci teniamo davvero. Anche pagando un prezzo alto, esplicitato così in Brividi:

“Non so dirti ciò che provo, è un mio limite

Per un ti amo ho mischiato droghe e lacrime

Questo veleno che ci sputiamo ogni giorno

Io non lo voglio più addosso

Lo vedi sono qui

Su una bici di diamanti, uno fra tanti”

Brividi

Mickey e Ian ci arrivano dopo troppo tempo, rischiando di mandare a monte ogni cosa. Travolti entrambi da un amore che non si aspettavano, in una maniera che li costringe a ripensare a sé stessi e a tutto ciò in cui credono. Insomma, un Milkovich e un Gallagher? Il disastro è assicurato. Eppure, si regalerebbero davvero l’un l’altro un cielo di perle. Soprattutto Mickey, che per la prima volta si è sentito amato e accettato per quel che è. E meno male che riesce a superare le sue paure, a dire ti amo, perché non può risolvere tutto con il sesso.

Non sostituisce l’amore.

La sa Haley Dunphy, chiusa spesso in relazioni futili e completamente investita dall’uragano Andy in Modern Family, non proprio il suo tipo come puntualizza Alex. E in più di ogni occasione, da quando erano al bar ad aspettare l’aereo di Beth al fermarlo nel fare la proposta alla fidanzata, passando per tutte le volte che erano nella stanza di Joe, avrebbe voluto dirgli:

“E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre

E mi vengono i brividi, brividi, brividi”

Perché Andy fa emergere la vera Haley, quella leale, dolce e gentile, sempre presente per la sua famiglia e per quei fratelli con i quali litiga ma che adora più di sé stessa. Le dà la forza per plasmare la vita come vuole, per dimostrare che può arrivare fin sulla luna con la sua sicurezza e il suo ottimismo. Soprattutto, con lui scopre l’amore vero, che però fa male e la porta al sacrificio estremo: lo lascia andare per un’offerta di lavoro irrinunciabile.

Anche l’amicizia è una forma di amore e forse non c’è una coppia migliore per esprimerlo di Merlino e Artù, la cui relazione potrebbe essere riassunta da questi versi di Brividi:

“Dimmi che non ho ragione

E vivo dentro una prigione

E provo a restarti vicino

Ma scusa se poi mando tutto a puttane”

La prigione di Merlino sono i suoi poteri. Non può rivelarli ad Artù; però questo non gli impedisce di stare affianco al suo re, nonostante i pasticci enormi, nonostante avrebbe potuto dominare il mondo con la sua potenza. Crea un rapporto con lui che va oltre la semplice sudditanza, perché si può permettere in privato di parlare (quasi) liberamente. E Artù non lo punisce, almeno non sempre. Trova il coraggio di dirgli davvero chi è solo alla fine, magari perché credeva che il momento giusto sarebbe arrivato e che loro avrebbero vissuto finalmente senza bugie e segreti.

Fino all’ultimo doloroso confronto.

Artù è chiuso in un’altra gabbia. È chiaro che ami Merlino, si appoggia a lui sia in senso metaforico che concreto in ogni momento della sua vita, soprattutto quelli più duri: il difficile rapporto con Uther e la sua morte, la faticosa gestione di Camelot, il tradimento di Morgana, il matrimonio con la popolana Ginevra e via dicendo. Ma lui è il re e deve nascondere questo sentimento dietro commenti arroganti, insulti affettuosi e ramanzine che hanno il fine di mostrare bontà e non durezza.

Perché, seppur le zavorre siano tante, è in quel sentimento incarnato in Brividi che troviamo il coraggio di essere ciò che vogliamo, dovunque e con chiunque.

E qual è la serie tv dell’amore libero per antonomasia? Sì, proprio Sense8.

È il concetto che la sorregge perché gli otto protagonisti sono diversi per etnia, età, genere, sesso, religione e tanto altro. Eppure ciò non impedisce loro di connettersi, eppure amano allo stesso modo e nelle mille declinazioni che questo sentimento possiede: dal romantico all’amicale, passando per quello familiare, della vita e, soprattutto, di sé stessi. Perché così si dà valore all’esistenza. Nostra, di chi amiamo e di tutta l’umanità.

Nomi trova in Amanita qualcuno che accetta chi è davvero, che si fida di lei in maniera incondizionata. All’inizio Lito si finge etero per non rovinare la sua carriera, vivendo successivamente un tormentato e liberatorio coming out grazie all’aiuto di Daniela, che dà lui ed Hernando impara il vero significato dell’amore. Da Riley e Will che affrontano mille peripezie a Kala e Wolfan per i quali i seguenti versi di Brividi sembrano essere scritti (oltre che per Lito):

“Nudo con i brividi

a volte non so esprimermi

e ti vorrei amare,

ma sbaglio sempre

e ti vorrei rubare un cielo di perle”

Perché Kala inizialmente sposa qualcuno che non ama e, per quanto gli sia affezionata, non è felice: è Wolfgang che vuole, l’uomo che la sprona a essere davvero sé stessa, che non la reprime, che non la tratta mai con condiscendenza.

Ed ecco qual è il senso profondo di quella meraviglia intitolata Brividi. Chi come noi la sta riascoltando e rivivendo dopo aver letto questo pezzo?

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