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7 Serie Tv apparentemente frivole che però nascondono un messaggio molto profondo

Brooklyn nine-nine
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Tra i più disparati generi di serie tv a nostra disposizione negli ultimi anni, vi è quello cosiddetto antidepressivo. Dopo il successo di Friends, che ha fatto un po’ da apripista, ci sono stati moltissimi esperimenti di successo tra comedysitcom. Tuttavia alcune di queste non puntano semplicemente al mero divertimento dello spettatore. Alcune serie tv come Brooklyn Nine-Nine o Grace and Frankie, oltre alla risata, riescono a strappare anche profonde riflessioni. In fondo, una serie tv apparentemente frivola ma densa di significato può facilmente adattarsi a diversi gusti e non sacrificare del tutto il “momento serietà” allo svago offerto.

Brooklyn Nine-Nine è forse il caso più incredibile di serie tv che riescono a conciliare una comicità quasi demenziale a un messaggio di fondo tutt’altro che superficiale e scontato.

Qui di seguito vi elenchiamo i 7 casi più eclatanti.

1) Brooklyn Nine-Nine

Brooklyn Nine-Nine
L’epica squadra di detective del distretto di Brooklyn Nine-Nine

Brooklyn Nine-Nine racconta in chiave comica le avventure di una sgangherata squadra di detective di un fittizio distretto di polizia di New York, appunto il Brooklyn Nine-Nine. In mezzo alle più assurde vicende della squadra di colleghi è l’inclusività il sottile messaggio che questa serie prova a veicolarci.

Ognuno dei protagonisti è (o è stato) a suo modo un emarginato, ma nel distretto di Brooklyn Nine-Nine questo non conta. Qui ognuno è parte integrante della squadra. E il continuo riferimento alle difficoltà che il capitano Bolt, poliziotto nero e gay, ha dovuto affrontare per farsi strada in un mondo maschilista come quello della polizia (che non gli ha risparmiato pesanti discriminazioni) sottolinea con ancora più forza il valore dell’accettazione.

Brooklyn Nine-Nine ci insegna, tra una risata e l’altra, quanto becere e inutili siano le discriminazioni sociali. Quanto ognuno di noi possa essere a suo modo un freak in una società in cui nessuno può davvero definire il concetto di “normalità”.

Tranne Gina Linetti. Lei non è freak, e non è neanche semplicemente “normale”. Gina Linetti è “la Parigi della gente”: splendida dentro e fuori Brooklyn Nine-Nine.

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