«Per ogni generazione c’è una prescelta che si erge contro i vampiri, i demoni, e le forze del male.
Lei è la cacciatrice.»
Questa la premessa cui eravamo abituati noi seguaci della mitica Buffy Summers (protagonista della serie horror-action Buffy the Vampire Slayer, andata in onda dal 1997 al 2003); la presentazione della più ganza tra le eroine televisive. Due robette giusto per fare il punto della situazione. Siamo a Sunnydale, una fittizia e ridente cittadina californiana, nella quale si è trasferita da Los Angeles Buffy Summers, una bona stratosferica e un po’ svampitella, ma tosta a sufficienza per poter essere la Cacciatrice di demoni. Sì, perché proprio nelle fondamenta della Sunnydale High ha sede la Bocca dell’Inferno, ovvero un portale che collega il nostro pianeta agl’inferi (pensavate fossero le Poste Italiane, eh? Ed è probabilmente così, ma non nel Buffyverse – l’Universo di Buffy, creato dai fan). La nostra Cacciatrice non è mica sola. È sempre supportata nelle sue imprese dalla Scooby Gang: una squadra di bizzarri amici, che spesso cambia la sua composizione, ma di cui ricordiamo almeno i capisaldi. Prima di tutto Rupert Giles, che è l’Osservatore di Buffy (ovvero colui che ha il compito di allenare e preparare la cacciatrice alla lotta contro i demoni), ma è in incognito sotto le mentite spoglie del bibliotecario della scuola. Willow Rosenberg è la ginger, goffa, miglior amica di Buffy: è una strega e, per questo, il membro più potente degli Scoobies. Talvolta abusa del proprio potere. Benché abbia per un certo periodo una relazione con Oz (un chitarrista licantropo – se sapete immaginare un binomio più sexy, fatemelo sapere!),si scopre anima gemella della strega Tara, della quale si innamora perdutamente e con la quale si fidanzerà. Ops, forse questo non dovevo dirvelo! Già, perché, sapete, la puntata New Moon Rising, nella quale Willow e Tara fanno outing, in Italia non è stata mandata in onda. Italia, Italia, tu e le tue censure ridicole! No, perché, pare abbastanza paradossale non ci siano problemi a raccontare mondi fantastici abitati da streghe vampiri e licantropi, ma si abbia paura di raccontare il proprio, non pensate? Ma torniamo a noi. Parte integrante della squadra è Xander Harris: non ha superpoteri, è piuttosto sfigatello, ma alla fine riesce sempre a essere saggio e si fidanza pure con la cheerleaders più snob della scuola, Cordelia Chase. Ricordiamo anche i due vampironi (due tra i milioni). Angel, fidanzato di Buffy, in continua oscillazione tra il bene e il male, tra la sua sete di sangue e la sua misericordia, è un personaggio così ben riuscito che poi ne salta fuori l’omonimo spin-off. Spike, il vampiro stile punk platinato, acerrimo nemico della nostra eroina, ma che poi, colpa di un microchip che gli impedisce di far del male agli esseri umani, si innamora di Buffy (chi disprezza, compra, il sapere popolare funziona anche nel Buffyverse).
Se proprio dobbiamo essere sinceri alcune banalità sono evidenti, che ne so: una serie horror che tratta di vampiri, ambientata in un posto che si chiama Sunnydale (vallata soleggiata), la cui protagonista fa di cognome “Estati”, ad esempio? E poi che la Bocca dell’Inferno sia nelle fondamenta della scuola è un sospetto che hanno avuto tutti gli studenti dall’alba dei tempi. Ma, nonostante questo, nonostante la serie sia uno degli emblemi del termine “americanata”, nonostante il suo stile che spesso si vesta di grottesco, Buffy l’ammazzavampiri è una bomba! Opera pionieristica, in qualche senso, del vampirismo seriale (The Vampire Diaries, True Blood, per citare le più famose). Non che non ce ne fossero state prima, basta ricordare la soap opera Dark Shadows da cui è stato tratto l’omonimo film con Johnny Depp, ma stiamo parlando di tutt’altro genere. Nulla nemmeno a che vedere con il tormentone Twilight (che la fa da leone tra i – le – più giovani addicted al genere vampiresco), dove il vampiro è totalmente defraudato dell’erotismo che ne costituisce almeno l’ottanta per cento del fascino. Niente smancerie, né redenzioni che non siano seguite o precedute da una brutalità degna dei nipotini del conte di Bram Stoker.
E poi c’è sta cosuccia da niente che però ti ci puoi perdere la testa. Sarah Michelle Gellar (alias Buffy), diventa famosa nel 1981 con uno spot per Burger King:
Che carinaaa! Chi l’avrebbe mai detto che da grande avrebbe fatto quella che torce il collo ai vampiri? Ma non è finita qui, Alyson Hannigan (alias Willow) fin dai quattro anni recita in alcuni spot del Fast food concorrenziale al Burger King, McDonald’s:
https://www.youtube.com/watch?v=dFTzRGrzp9w
Insomma, prima di demoni e Bocche infernali la vita delle due attrici era legata da qualcosa di ancora più eroticamente infernale: il Junk food!
E se non digerite né da Burger King né da McDonald’s, non vi preoccupate, Anthony Head (Rupert Giles, nella serie) vi offre un caffè:
https://www.youtube.com/watch?v=meJDrMW6mns
Dunque, prima di trasformarsi in papabile cibo per vampiri, i nostri eroi, pubblicizzavano paninazzi stratosferici e caffè di Nescafè.
Insomma, se si volesse riassumere Buffy in due battute, si potrebbe riprendere lo spot più longevo di Buger king: Have it your way! (Così come lo vuoi!)
Al sangue, ovviamente!
(Un saluto agli amici di Buffy the Vampire Slayer – Italia)
Elisa Belotti