Quando si parla di cancellazione e serie tv, la questione diventa alquanto spinosa. Soprattutto negli ultimi tempi, dato che la scure di servizi streaming come Netflix è più violenta che mai. Ultima ma non ultima la cancellazione inaspettata di 1899, la nuova serie tv creata dagli ideatori di Dark e che prometteva di diventare il nuovo fenomeno mondiale della piattaforma. Invece, contro ogni previsione, lo show è stato cancellato dopo appena una sola stagione lasciando interdetto il suo pubblico di fan. Ma 1899 è solo l’ultimo caso di una lunga lista di prodotti seriali che hanno affrontato lo stesso destino.
Oggi abbiamo scelto 5 serie tv la cui cancellazione prematura ha fatto indignare in tantissimi.
1) 1899
Iniziamo andandoci giù pesante con una serie tv e la sua recente cancellazione inaspettata.
La nuova serie tv ideata da Baran bo Odar e Jantje Friese – già autori di una delle migliori serie tv tedesche di sempre – prometteva di diventare un fenomeno mondiale proprio come era stato il caso della sorella maggiore. D’altronde l’ambizione di 1899 era palese già da quel primissimo episodio e, nonostante i pareri molto contrastanti del pubblico, le premesse per uno show di successo e longevo c’erano eccome.
In 1899, i passeggeri della nave Kerberus sono in viaggio attraverso l’Oceano Atlantico diretti verso l’America e un futuro migliore. Ognuno di loro, infatti, cela un passato misterioso, lo stesso che li avrebbe spinti a fuggire dalle rispettive nazioni. Senza fare spoiler per chi non ha visto la serie tv, 1899 è piena di riferimenti – alcuni ai limiti del plagio – a film cult e show popolari come Westworld per esempio. Eppure, pur avendo ottenuto una notevole risonanza la serie tv è stata cancellata dopo una sola stagione. Perché? Probabilmente i numeri raggiunti dalla prima stagione, anche se generalmente positivi, non sono stati abbastanza per compensare i costi di produzione di una ipotetica seconda stagione.
2) The Midnight Club
Non ci sarà un seguito per la nuova serie tv ideata e scritta da Mike Flanagan, già autore di hit seriali come The Haunting of Hill House e in attesa di vederlo all’opera sul terzo capitolo della serie antologica. Dopo appena una sola stagione si conclude infatti il viaggio dei giovani protagonisti di The Midnight Club, lasciandoci davvero con tante ma tante domande in sospeso. Il motivo potrebbe celarsi dietro il recente accordo firmato da Flanagan con Amazon Prime Video, accordo che, presumibilmente, Netflix non deve aver preso nel migliore dei modi cancellando in tronco lo show.
Tutti voi fan che state leggendo non disperate però! Perché su Tumblr, Flanagan ha deciso di rivelare come si sarebbero evolute le diverse storyline di The Midnight Club e si, persino come si sarebbe conclusa la storia.
La mia più grande delusione è che abbiamo lasciato così tante storie aperte, tenendocele per un’ipotetica seconda stagione, che è sempre una scommessa. Quindi ho scritto questo blog come vera e propria seconda stagione, in modo che sappiate cosa sarebbe successo, scoprendo il destino dei vostri personaggi preferiti e le risposte alle storie rimaste in sospeso.
3) Awake
Il detective Michale Britten rimane coinvolto in un incidente stradale insieme alla moglie e al figlio. L’evento ha delle ripercussioni ancora maggior dal momento che Britten inizia a vivere due realtà parallele: una in cui è morta la moglie e l’altra in cui è morto il figlio. Questa “doppia vita” che Britten è costretto a vivere getta man mano luce sul complotto orchestrato per farlo fuori.
La serie tv è stata cancellata dopo una sola stagione a causa degli ascolti bassissimi, nonostante la trama avvincente e la bravura del suo protagonista fossero due elementi di grande valore. Nel 2012, Awake era uno show che si distingueva dai soliti crime costruendo, attorno alla struttura episodica di quel genere televisivo, una trama verticale dettagliata e curata. Ancora oggi, una nutrita schiera di fan ricorda con affetto lo show con Jason Isaacs e le potenzialità che aveva da offrire. Forse si è trattato della serie tv sbagliata al momento sbagliato.
4) Constantine
L’arte della reinvenzione è quella che ha permesso a questa serie tv di tornare in vita nonostante la cancellazione prematura.
Questo grazie alle numerose e assordanti richieste da parte dei fan che non hanno preso per niente bene la notizia della cancellazione dopo una sola stagione. Andata in onda su NBC, Constantine è stato uno show incentrato sull’omonimo personaggio fumettistico ovvero il detective britannico alle prese con demoni e altri esseri sovrannaturali.
La versione interpretata da Matt Ryan, anche se molto diversa da quella dell'”originale” Keanu Reeves, è dotata di enorme carisma e di un irresistibile english humour. Tanto che, alla notizia della cancellazione, i fan si sono rivoltati in massa ed è stato proprio grazie a questa enorme di lamentele che Constantine ha ottenuto una seconda possibilità. Dopo essere apparso come guest star prima in The Flash e poi in Legends of Tomorrow, il personaggio di Ryan entra a far parte del regular cast della seconda serie citata.
5) Emerald City
Basta dare un’occhiata all’immagine qui sopra per notare il cast di prim’ordine di cui poteva vantarsi Emerald City: Vincent D’Onofrio, Adria Arjona e Oliver Jackson-Cohen tanto per citarne qualcuno. Ma tutto il talento concentrato in un solo show, non è bastato a salvare Emerald City dalla cancellazione appena poche settimane dopo la messa in onda. La prima stagione – su cui la NBC aveva investito moltissimo e si vede pure – non sembrerebbe essere riuscita a convincere l’emittente. Ascolti troppo bassi e costi di produzione eccessivi, due variabili che non vanno affatto d’accordo tra loro e così, come una scure la cancellazione si è abbattuta sulla serie tv sviluppata da David Schulner.
Adattamento in chiave moderna del celebre romanzo, Emerald City era un progetto impegnativo, ambizioso e dai toni cinematografici. Tra costumi, scenografie ed effetti speciali l’intento di creare qualcosa di serio e duraturo c’era senz’altro. Forse la NBC non ha voluto scommettere abbastanza, quando altri canali o servizi streaming, in tempi più recenti, avrebbero corso volentieri il rischio.