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9 canzoni italiane che potrebbero dar vita a una bella Serie Tv

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“La canzone d’autore non è nata in Italia, ma il cantautore si”. Con queste parole, lo scrittore e saggista Alessandro Carrera racconta la nascita, negli anni Sessanta, della nuova tradizione cantautorale italiana, avvenuta in seguito al superamento del precedente modello di canzone che aveva come unico scopo l’intrattenimento senza pretese e svuotato di significati. Il nuovo modello d’artista (cantautore), al contrario, riusciva a divenire un tutt’uno con le proprie canzoni, delle quali era autore e interprete, proprio attraverso i testi man mano più impegnati, in una modalità inedita definibile col recitar-cantando. L’avvicinamento della canzone al teatro (culminata nel teatro-canzone, appunto, di Gaber) ci porta a interrogarci sulla possibile esistenza dello step successivo che, alla storia raccontata dalla canzone, farebbe seguire un adattamento televisivo/cinematografico. Parliamo infatti di 9 canzoni italiane che potrebbero dar vita a una bella serie tv grazie alla complessità della storia narrata (qui, invece, rimanendo in tema canzoni, vi riproponiamo le migliori sigle dei cartoni animati)

Nella settimana Sanremese, dedicata alla tradizione musicale italiana per eccellenza, abbiamo provato a immaginare un connubio artistico tra canzoni e serie tv, tra tradizione e modernità, mostrandovi come, secondo noi, belle canzoni potrebbero dar vita a una bella serie tv

1) En e Xanax – Interrupted Love (2 stagioni)

Ex e Xanax di Samuele Bersani, a differenza di quanto possa far intendere il titolo, è una profonda storia d’amore tra due persone che non temono di mostrare all’altro le proprie debolezze, trovando l’amore proprio grazie a quella fragilità che li accomuna. Nel suo fittizio adattamento televisivo, chiamato Interrupted Love, seguiamo, nell’arco di due stagioni, la vicenda e l’evoluzione dei due protagonisti in quanto coppia ma, soprattutto, in quanto singoli individui. La vera forza, ci insegna la serie, non è data dal superamento delle fragilità ma dall’accettazione di queste, ed è solo amando il lato debole dell’altro che i nostri protagonisti capiscono di poter e dover amare anche il proprio. Questa splendida storia regalataci da Samuele Bersani è il tipico esempio di come, a volte, le canzoni potrebbero dar vita a una bella serie tv da vedere tutta d’un fiato.

2) Un giudice – L’Altezza di Dio (miniserie)

Altezza di Dio è il nome che abbiamo immaginato per l’adattamento televisivo del capolavoro Un Giudice di De André, la cui intera discografia vanta di canzoni che potrebbero dar vita a una bella serie tv, essendo le sue storie dei capolavori inarrivabili. Il giudice protagonista della miniserie è un uomo affetto da nanismo che vive in un piccolo paese dalla nascita, oggetto di scherno da parte degli amici di scuola fin dalla tenera età. Per ottenere la sua rivalsa personale, trascorre l’adolescenza sui libri di legge, motivato unicamente dal rancore e dall’ambizione di diventare giudice e decidere, finalmente, delle sorti altrui. Raggiunto il suo scopo, non dispensa pietà per nessuno, condannando talvolta alla pena di morte. L’aver ottenuto la sua personale vendetta, però, si rivelerà non esser gratificante quanto avrebbe sperato.

3) Mio fratello è figlio unico – Mario (2 stagioni)

Mario è il protagonista dell’omonima serie (immaginaria), tratta dal testo di Rino Gaetano Mio fratello è figlio unico. La vicenda è quella di un uomo emarginato, deciso ad allontanarsi dalla società da cui non si sente rappresentato, avendolo privato di quanto più caro aveva al mondo: il suo lavoro. Questa storia di solitudine e frustrazione mostra, nel modo più crudo e reale possibile, i sentimenti derivati dal fallimento, regalandoci una riflessione su quanto il vivere civile si fondi unicamente sul successo, e su come questo gravi psicologicamente sugli individui.

4) Chillo è nu buono guaglione – Transizione (miniserie)

La miniserie che abbiamo immaginato derivare dalla canzone Chillo è nu buono guaglione di Pino Daniele è Transizione, e la storia narrata, come suggerisce il titolo, è quella del percorso di transizione del suo protagonista, nato in un corpo che non sente proprio. Questa è tra le canzoni che potrebbero dar vita a una bella serie tv grazie all’importante tematica trattata, affrontata troppo di rado sul piccolo schermo (e assolutamente innovativa per la canzone del 1979). Oltre al cambiamento fisico, il più grande ostacolo a cui il protagonista va incontro è quello psicologico derivante dal giudizio esterno, il quale, è principalmente frutto di disinformazione, motivo per cui questa serie tv avrebbe ampiamente motivo di esistere.

5) Il bandito e il campione – L’ultima corsa (2 stagioni)

Il bandito e il campione di De Gregori ci regala, invece, L’ultima Corsa, una serie storica di due stagioni avente come tema principale quello dell’amicizia. La storia nasce dall’incontro fortuito di due ragazzi accomunati dalla passione per la bicicletta e che, nonostante percorrano ogni giorno lo stesso percorso, prendono strade di vita molto diverse; mentre il primo riesce a incoronare il suo sogno di diventare ciclista, il destino del secondo lo conduce verso la malavita.  É proprio nel corso di una gara di ciclismo a cui partecipano entrambi che il bandito incontra le autorità, informate anonimamente della sua presenza all’evento. A tradirlo si scoprirà essere stato proprio il suo amico, desideroso di regalare, in questo modo, una speranza di futuro diverso per quel bandito a cui vuole bene.

6) Il fattaccio del vicolo del Moro – Crimini di famiglia (docuserie)

Il fattaccio del vicolo del Moro del rapper Anastasio (ispirato al monologo teatrale del 1911 Er Fattaccio) è il travolgente racconto di un evento tragico che potrebbe dar vita alla docuserie Crimini di famiglia, che immaginiamo narrata attraverso le testimonianze della polizia e del protagonista della vicenda, condannato al carcere per aver ucciso suo fratello. A spingerlo all’atroce gesto è stato l’aver assistito alla morte di sua madre avvenuta proprio per mano di suo fratello, ubriaco e coinvolto da sempre in loschi giri. Il fratricidio sarebbe stato dunque motivato dal dolore, generando anche dubbi allo spettatore riguardo il valore morale delle azioni del protagonista.

7) Albergo a ore – Camera d’hotel (miniserie)

Albergo a ore di Herbert Pagani è, come nel caso precedente, l’esempio perfetto dell’esistenza di canzoni che potrebbero dar vita a una bella serie tv crime. Il titolo che abbiamo scelto per la vicenda è Camera d’hotel , ed ha come protagonista il barista di un albergo che scopre che, la coppia a cui aveva assegnato una stanza poche ore prima, giace senza vita sul letto. Le modalità e motivazioni di tale drammatico evento non sono date sapersi, ed è proprio nell’anonimato del gesto e nella freddezza asettica della loro morte senza dolore che pone l’accento la serie e il suo inconsolabile protagonista.

8) 4/3/1943 – Guerra e Amore (docuserie)

Adattamento televisivo della canzone 4/3/1943 di Lucio Dalla, Guerra e amore la immaginiamo come una docuserie che racconta della giovane donna innamorata di un soldato straniero, dal cui amore nasce un bambino, narratore della storia. Il soldato viene purtroppo ucciso durante uno scontro e la donna, appena sedicenne, cresce suo figlio da sola, mostrandoci uno stralcio di vita di quei tempi difficili che hanno segnato la storia del nostro paese.

9) Sara – Too young (miniserie)

Dalle parole di Antonello Venditti con la sua Sara, la corrispondente miniserie Too Young mostra il percorso di crescita della sua giovane protagonista, una ragazza madre di 16 anni. La serie dimostra come all’età anagrafica non debba necessariamente corrispondere un determinato livello di maturità di una persona e, la sua protagonista, pur non rinunciando alle normali attività della sua età, mostra da subito un innato istinto materno e una grande volontà di migliorare e crescere insieme al suo bambino.

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