5) The Young Pope o dell’Uomo e di Dio
Quando si è iniziato a vociferare che il premio Oscar Paolo Sorrentino si era messo a girare una Serie Tv, qualcuno ha iniziato a urlare al miracolo e qualcun altro ha iniziato a storcere il naso: succede sempre così, quando quest’autore mette mani a un nuovo progetto. Una volta visto il trailer, ci siamo detti tutti che i casi erano due: The Young Pope si sarebbe rivelato la peggio trashata della storia, o un capolavoro assoluto. Visto che lo trovate citato in questo articolo, è abbastanza evidente la direzione nella quale propendo. Al di là di alcune note stilistiche tipicamente sorrentiane che possono piacere e risultare geniali quanto infastidire ed essere odiate, a seconda dei gusti, io credo che la grandiosità di questa Serie Tv stia nelle modalità con cui ci parla di un uomo e di Dio. Innanzitutto, abbiamo visto Serie Tv che trattavano qualsiasi argomento, ma girarne una sulla Chiesa e su Dio è già un’impresa di per sé degna di lode. Quel che veramente mi ha spiazzato è che, fino a tre quarti della serie, non si capisce bene dove Sorrentino voglia andare a parare, salvo poi risolversi nella più dolce idea di Dio. Questo ha fatto, di immenso, il regista partenopeo: ha regalato un’idea di Dio agli atei, e l’ha fatto con una Serie Tv. Scusate se è poco.