I cast delle serie tv più corali degli ultimi 25 anni hanno seguito due strade. La prima, aggiungere personaggi in sostituzione di quelli che avevano concluso la parabola narrativa. La seconda, puntare i riflettori sulle figure secondarie. In tutti e due i casi, è coinvolta una crescita importante allo svolgimento della serie. Nel corso degli anni, i cast delle serie tv di maggiore successo hanno preferito differenziare la totale centralità del protagonista. Questo a favore delle diverse voci di tanti (in alcuni casi) altri personaggi, dai co-protagonisti ai ruoli secondari. Non è una scelta dettata da “l’unione fa la forza”, ma piuttosto dall’esigenza di accogliere più registri narrativi. In alcuni casi a integrazione di personaggi fisicamente non più presenti nella storia.
Andiamo a scoprire quali sono i 10 cast delle serie tv che hanno saputo rinnovarsi meglio nel corso delle stagioni
1) Games of Thrones
Game of Thrones, per gli amici/fan, rappresenta sicuramente il cast delle serie tv più numericamente affollato, con linee genealogiche e intrecci di personaggi (qui abbiamo provato a fare chiarezza sui legami di sangue in Game of Thrones) che ricordano l’intrigo narrativo di Cent’anni di Solitudine di Gabriel García Márquez. In 8 stagioni, 37 personaggi introdotti solo nella prima stagione, una media di 10 nuove presenze dalla seconda alla sesta stagione. La crescita del cast prosegue fino all’ultimo, nella settima e penultima stagione, con l’Arcimaestro Ebrose interpretato dal premio Oscar Jim Broadbent. Game of Thrones mantiene così alti i numeri dei personaggi ma anche la qualità degli attori scelti per il ruolo.
2) Lost
Come cast delle serie tv di “sopravvivenza”, Lost ha vinto una scommessa non facile. I protagonisti non sono solo i primi superstiti del volo Oceanic 815 che impariamo a conoscere dalle prime inquadrature. Ce ne sono altri nel moncone di coda che verranno introdotti nella seconda stagione. Ci sono gli Altri, che interagiranno con il gruppo originale e le dinamiche di relazione che si sono formate nel frattempo. Benjamin Linus (Michael Emerson) è il personaggio più disturbante mai introdotto in un gruppo precostituito, ma è anche quello che darà benzina a tutto il cast di Lost. E aiuterà la crescita di tutti gli altri personaggi. Un cast che si arricchirà sempre, non solo nella seconda stagione. Arriveranno infatti nuove figure anche nella quinta stagione, con l’introduzione delle nuove linee narrative legate ai flashforward. Tra questi, personaggi come Eloise Hawking e Daniel Faraday. A proposito delle ultime stagioni, qui vi abbiamo spiegato perché il finale di Lost non esiste.
3) Arrow
Il cast di questa serie tv, incentrata su un personaggio DC Comics, nasce come dedicato a un eroe solitario, Oliver Queen/Green Arrow (Stephen Amell). Già dalla seconda stagione (per un totale di 8), l’eroe non è più così solo. Questo inizia infatti a creare la sua squadra con l’obiettivo di sconfiggere la criminalità. Un ex soldato, un hacker, una ex assassina, un aspirante vigilante, un ex avvocato. Un team variegato che all’inizio ruoterà attorno alla figura principale di Green Arrow, ma non per tanto. Già, perché nel corso delle 8 stagioni formeranno un vero gruppo pensante, con un’anima unica ma autonoma. Tutto ciò somatizza in una gestione narrativa del cast semplicemente eccellente.
4) The Walking Dead
E non ne rimase nessuno. Già, proprio così. Tra personaggi principali e non del cast originale della serie tv The Walking Dead non è rimasto quasi più nessuno. Virus, zombie e altri e sopravvissuti che formano piccoli eserciti per difendere le proprie vite fino allo stremo, sterminando anche personaggi che nella normale narrativa sarebbero intoccabili. La scommessa che il cast della serie tv The Walking Dead vince è saperlo ampliare. Ma attenzione: non con delle formali sostituzioni, bensì integrando i vuoti lasciati dalle figure storiche che sono venute a mancare. Muoiono gli eroi, come nella vita normale, anche senza zombie. Si muore come accade nel mondo reale, ma si sopravvive anche. Proprio come nella vita reale.
5) Friday Night Lights
Football americano e scuole superiori. Una squadra, i Dillon Panthers. Un allenatore, Eric Taylor (Kyle Chandler). Il cast di questa serie tv non viene reintegrato perché i protagonisti muoiono, ma perché crescono e si diplomano. Un punto di vista sicuramente diverso, atipico. Il punto fermo è ovviamente l’allenatore, ma non rappresenta una centralità. I vari personaggi che restano nel cast, o se ne vanno, hanno una crescita profonda, sono ben delineati. Il gioco diventa quasi marginale, perché prevale il senso di comunità del gruppo. Come una grande famiglia numerosa (sicuramente di stampo patriarcale) che cresce su un terreno sano. Qui prevale semplicemente il senso di appartenenza alla squadra/famiglia.
6) The Wire
Una serie che non ha avuto in Italia il riscontro che si meritava. Una narrazione dotata di un cast di ferro che s’intreccia con nuovi personaggi legati alla storia del momento. Al parterre sociale in cui si svolgevano i casi. Non il classico seriale sui poliziotti americani e le loro insane abitudini, ma un’indagine sociale della seconda città americana per numero di omicidi: Baltimora. Un’analisi di tutti i suoi strati sociali: dai portuali alle scuole pubbliche, al giornale cittadino. Un cast di serie tv che ha inciso nella creazione di personaggi futuri di altre serie. Omar Little (Michael K.Williams), Bunk Moreland (Wendell Pierce), Jimmy McNulty (Dominic West) e non possiamo continuare perché dovremmo citarli tutti, nessuno escluso. Una fucina di talenti senza tempo.
7) I Soprano
I Soprano, il prisma delle serie tv. La sceneggiatura, i dialoghi che fanno da rifrangente ai raggi luminosi che si propagano da ogni personaggio, colpiscono la superficie riflettente del nucleo magmatico di tutti gli incroci dinastici delle famiglie mafiose e del carisma di Tony Soprano. Si trasformano, si deviano, diventano altro. Membri acquisiti della famiglia che da silenti comprimari diventano nemici. La polizia, la legge, non fanno paura, la serpe in seno sì. Il cast della serie tv I Soprano è un canone inverso di personaggi che si sovrappongono progressivamente e la voce principale si trova a suonare il tema musicale al contrario. Ogni personaggio ha la sua storia anche con derive insospettabili. Come Vito Spatafore (Joseph Gannascoli), per fare un singolo esempio.
8) Peaky Blinders
Thomas Shelby (Cillian Murphy) è il deus ex machina di Peaky Blinders. E non potrebbe essere diversamente, eppure il cast della serie tv è di altissimo livello con molti attori mutuati dal cinema. Paddy Considine in Padre Hughes, Adrien Brody in Luke Changretta, Tom Hardy in Alfie Solomons, Anya Taylor-Joy in Gina Gray. Il cast si arricchisce di queste presenze nel corso delle sei stagioni. E lo fa con nomi altisonanti, attori di altissimo livello che donano lustro a un cast già d’eccellenze. Lo sviluppo del cast in termini attoriali e di personaggi è esponenziale e direttamente proporzionale al crescere del potere di Thomas Shelby, che resta l’unico direttore d’orchestra della banda criminale.
9) Twin Peaks
La terza stagione a ben 27 anni di distanza dalla prima riprende da dove si era interrotta. Come? Con l’agente speciale Dale Cooper (Kyly MacLachlan) che nel suo percorso di liberazione dai suoi doppi ritrova una buona parte del cast originale, con molti innesti di star del cinema di grande calibro già utilizzate da David Lynch nei suoi film. Tra questi Naomi Watts (Janey E-Jones) e Laura Dern (Diane Evans) su tutti. Per Jennifer Jason Leigh, invece, è la prima occasione di lavorare con il visionario Lynch interpretando Chantal Hutchens. Vecchi e nuovi visi convivono in armonia a raccontare gli ultimi misteri di Twin Peaks.
10) The Boys
Eroi che combattono i supereroi. La squadra di The Boys ha questo compito: riportare all’ordine i Sette, i supereroi che hanno dimenticato di stare dalla parte giusta. La serie ha preso in prestito molte cose buone da Games of Thrones proprio riguardo alla crescita del cast. I cattivi hanno un arco di redenzione, i buoni non restano buoni per sempre e saltano il fossato, i personaggi più amati non sono immortali e possono incontrare la propria fine in momenti inaspettati e in modi molto violenti. Il cast della serie tv perde alcune figure preziosissime, ma ne acquista altre che permettono alla storia di andare avanti acquistando nuova linfa.