Nello sconfinato mondo delle serie tv ci sono molte realtà e diversi contesti in cui personaggi eterogenei con storyline più o meno sviluppate si muovono, incontrano e sovrappongono. All’interno di buona parte delle storie per la tv, siano questi drammi familiari o meno, si inseriscono rapporti e intrecci tra le varie individualità. Con particolare interesse e dolceamaro intrigo, ci sono poi vicende proposte nel corso dei vari show di rapporti intercorsi tra genitori e figli. Nonostante esistano esempi di relazioni modello, commuoventi e di grande legame, ci sono altrettanti casi di rappresentazioni contorte di unioni tossiche, malsane o esageratamente vincolanti. Tra il morboso e il control-freak, ci sono momenti televisivi in cui alcune figure genitoriali si sono distinte e imposte nello scenario per il maniacale controllo esercitato sulla vita dei figli. Causando astio, insicurezze e traumi di diverso tipo, l’ossessivo interesse o l’esagerato senso di protezione di questi ha solitamente negativamente influenzato il rapporto stesso intercorso. Spinti da un’istinto eccessivamente genitoriale, dal desiderio di controllare e determinare un futuro (sia questo stabile e di successo), o mossi dal mero desiderio di ottenere un potere maggiore (come la temibile Cersei Lannister di Game of Thrones), ecco sei esempi distinti di madri e padri che si fanno ricordare per essersi intromessi fin troppo nella vita dei poveri figli che, a loro volta, in alcuni casi si sono persino ribellati.
Ci sono mille e mila modi di gestire e costruire un rapporto coi propri figli, di seguito ecco modelli estremamente eterogenei emblematici dei modi in cui personaggi dal carattere tutt’altro che semplice hanno intrattenuto relazioni complesse, alle volte tossiche, alle volte appiccicose o morbose coi propri familiari.
1) Gemma Teller (Sons of Anarchy)
Sicuramente fuori dai convenzionali canoni di mamma casalinga e amorevole, Gemma Teller è la rigida e tosta matriarca di Sons of Anarchy. Nonostante la maggior parte delle scelte assunte e delle condotte messe in atto dal personaggio siano moralmente discutibili, nella sua percezione buona parte di queste hanno avuto l’intento di proteggere il club, la famiglia e il figlio Jax. Coinvolta nell’omicidio del marito John Teller, la donna continua senza sosta a costruire mura di bugie e strategie quali elementi normalmente non alla base di un sano nucleo familiare. Nella sua prospettiva, i segreti che nasconde sono necessari al fine di mantenere stabile il contesto del SAMCRO in cui si muove, decisione che la spinge fino al punti di distruggere emotivamente il figlio attraverso le azioni commesse (uccidere Tara in particolare). Ossessionata dal tentativo di proteggere e controllare Jax e il SAMCRO, Gemma si intromette senza scrupoli con metodi poco canonici agendo e impattando la realtà di chi le si muove attorno.
2) Michael Groff (Sex Education)
Ferreo, accademico, quasi militaresco, Michael Groff è il preside del liceo Moordale di Sex Education. Padre intransigente e rigido, ha tentato di educare un figlio poco conforme alle regole. Il povero Adam è cresciuto tra insicurezza, pressioni e una costante sensazione di vuoto derivante dalla paura di non soddisfare al meglio le alte pretese di un padre che riflette sul figlio i suoi insuccessi e la sua insoddisfazione. Il preside Groff vuole il meglio per il figlio e cerca di indirizzarlo nei percorsi che più possano strutturarlo in un futuro da vero uomo serio e affidabile. A partire dal tentativo di irrigidire i modi poco convenzionali e tutt’altro che affini a contesti formali, Michael si intromette nella vita, scolastica soprattutto, di Adam con l’obiettivo di risollevarne i deludenti risultati accademici. La rigida condotta del padre, molto attento anche alla coerente posizione di preside della scuola, lo portano addirittura ritirare il figlio dal liceo per iscriverlo in un’accademia militare nel tentativo di rimodellarne spirito e disciplina. La formale e seria apparenza del preside cela poi un individuo goffo e impotente che ha spesso proiettato sul figlio il frutto della sua mediocre realtà.
3) Signora Wolowitz (The Big Bang Theory)
Pur non avendo mai effettivamente visto le concrete sembianze della Signora Wolowitz, la madre dell’eccentrico Howard è una presenza costante che aleggia per diverso tempo nelle vicende del gruppo di amici e accademici di The Big Bang Theory. Pur presente nello show sempre e solo attraverso una voce fuoricampo, è chiaro e costantemente esplicitato il rapporto materno, apprensivo e appiccicoso, che Debbie ha con l’unico figlio. Rumorosa e protettiva, si prende estrema cura del viziato Howard con cui ha un legame quasi morboso. Dopo esser stata abbandonata dal marito, la forte insicurezza e solitudine l’hanno spinta a fare del suo Howie l’intero centro del suo mondo. Il forte desiderio che la Signora Wolowitz ha di vedere il figlio vivere al meglio, la spinge a volerlo al suo fianco per prendersene cura con tutto l’amore che una mamma ha da dare. Allo stesso tempo, pretende anche il meglio da Howard che spesso è soffocato dalla estrema apprensione e pressione che la costante vicinanza (e sorveglianza) provoca. I due finiscono spesso per litigare per via del forte carattere della donna, ma è poi altrettanto difficile per entrambi rinunciare alla presenza e contributo dell’altro in virtù del sostegno e riparo che hanno col tempo costituito l’uno per l’altro.
4) Eddie Jackson (Shameless)
Eddie Jackson è il prepotente e rigido marito di Sheila Jackson nella dramedy americana Shameless, nonché padre della scatenata Karen Jackson. Padre fermo e apparentemente apprensivo, non è in capace di esercitare il controllo che desidera su una figlia tutt’altro che facile da gestire. Dall’educazione mascolina e religiosa, Eddie non è in grado di ammettere i propri errori e sceglie sempre la via più semplice: incolpare gli altri, in particolare le due donne della sua vita, per i propri insuccessi e per ogni cosa che non è in grado di comprendere e tollerare. Decide di divorziare da Sheila perché la colpevolizza per il modo in cui la ribelle Karen è cresciuta e si è costruita una vita sessuale particolarmente attiva ed eccessiva, lontana dalla principesca figura che tanto aveva sperato. Eddie tenta di esercitare un qualche tipo di controllo sulla moglie malata e sulla figlia di cui si vergogna tremendamente. Non è in grado di tollerare lo stile di vita che Karen ha assunto, tanto da umiliarla pubblicamente. Percepisce le azioni devianti della vendicativa figlia in prima persona, ritenendo che queste lo colpiscano direttamente nell’orgoglio e nella reputazione all’interno della comunità. Incapace di controllare e gestire la condotta di Karen e sentendosi fallito e frustrato come uomo, padre e marito, Eddie decide di togliersi la vita.
5) Elena Richardson (Little Fires Everywhere)
La personalità più forte della miniserie Little Fires Everywhere è senza dubbio la vigilante madre di famiglia Elena Richardson. Spesso ritratta come l’antagonista della serie tv, la matriarca mette spesso in atto una condotta moralmente questionabile. Nel tentativo di portare avanti un nucleo familiare apparentemente perfetto, la stabilità della donna si sente attaccata e messa a repentaglio dall’arrivo della nuova inquilina Mia Warren. Percependo le proprie azioni come positive al fine di preservare un certo status quo, Elena pone in essere una serie di malvagità crudeli ed egoistiche con la quale cerca di allontanare il pericolo che sente incombere sulla sua realtà domestica. Quello di Elena Richardson è un personaggio complesso e multistrato che, pur volendo in un certo senso fare del bene per la comunità, allo stesso tempo cela un istinto protettivo e maniacale che la spinge a voler controllare e incidere sulla vita delle persone che le stanno attorno. In particolare, la donna tende a intromettersi nel complicato scorrere della quotidianità della figlia Izzy che proprio non riesce a capire perchè tanto diversa dal suo modo organizzato e esteriormente perfetto di gestire la propria socialità.
6) Cersei Lannister (Game of Thornes)
L’iconicamente tremenda Cersei Lannister è nota per esser aver aleggiato sempre attorno alle figure dei due re sulla quale esercitava un influente controllo. La donna ha un rapporto quasi ossessivo nei confronti dei figli che divengono regnanti. Il personaggio si è caratterizzato per una personalità talmente forte e ostica da prevalere sempre sul volere e sulla percezione di Joffrey, Myrcella and Tommen. La complicata figura di Cersei Lannister ambisce con prepotenza al potere e al controllo sul regno, proprio per questo riesce (con facile maestria) a schiacciare il volere dei figli. Grazie al suo indubbio carisma, la madre (che di madre ha poco) rende i tre succubi. Tagliandoli fuori da qualsiasi altra influenza e inculcando loro soltanto le sue idee e i suoi ideali, la madre ha cresciuto degli individui deviati su cui esercita totalmente la propria volontà e che è in grado di piegare e impiegare per perseguire i propri scopi. La donna non ha mai avuto un vero legame materno coi figli che sono semplicemente state pedine del suo gioco. Sin dalla loro nascita, si è intromessa nella loro crescita con l’intento di plagiarli. Il malsano rapporto che Cersei Lannister ha con i tre è talmente opportunistico da non essere considerabile alla pari, e tantomeno familiare o recante un qualche tipo di sentimento d’affetto.