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Se 5 FILM degli anni Duemila diventassero Serie Tv

donnie darkoDonnie Darko, di Richard Kelly, 2001- Qui, ragazzi, si sta parlando di un capolavoro. Effettivamente nessuno dei film elencanti in questo pezzo, a mio avviso, non lo è, ma Donnie Darko ha qualcosa di più. Qualcosa di inspiegabile. È la notte del 2 ottobre del 1988 e il motore di un aereo sfonda la camera da letto di Donnie. Da quel momento, il delirio più assoluto. Tranquilli, Donnie non era in camera: avendo avuto un episodio di sonnambulismo si risveglia in un campo della Virginia e, sul braccio, si ritrova una scritta che parrebbe indicare il tempo che manca alla fine del mondo: 28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi. Donnie è un adolescente con i classici problemi da adolescente, ha buon cuore ed è molto introverso, e probabilmente è affetto da schizofrenia. I Darko sono la famiglia medio borghese americana. Dopo l’incidente dell’aereo, Donnie è riconosciuto da tutti come chi è riuscito a imbrogliare la morte, ma lui comincia a vedere un nesso in molti eventi apparentemente casuali. Proprio in quei giorni incontrerà Gretchen Ross. Eviterà di investire Nonna Morte e questa gli sussurra che Ogni creatura sulla terra quando muore è sola. Nel frattempo, Donnie conosce Frank, un personaggio immaginario che gli compare in sogno indossando un vestito da coniglio. Epica la citazione:

Donnie: Perché indossi quello stupido costume da coniglio?
Frank: Perché indossi quello stupido costume da uomo?

E poi succede tutta una serie di cose e saltano fuori tutti quei discorsi sui viaggi nel tempo e wormhole e poi ci sono le conferenze di quell’ipocrita di Jim Cunningham che tiene seminari educativi per i ragazzini, e poi gira materiale pedopornografico, e le continue apparizioni di Frank. Insomma, di materiale da sviluppare ce ne è parecchio.

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