I Cesaroni (Serie tv\Fiction italiane)
Io non so quanti di voi abbiano mai guardato, anche solo di sfuggita I Cesaroni. E credo sia una “serie tv” presa come monito, per poi collegarmi, più in generale, con il sistema italiano. Io ho ancora gli incubi: la canzone già di per sé è alquanto imbarazzante (“pentole e bicchieri, sono lì da ieri”, “pizza e mortadella, la strada è sempre quella” ci manca solo in fila per sei col resto di due!!!), ma poi le cose forzatamente felici sono oltre che inverosimili, anche molto stucchevoli. Che poi, io penso che in Italia ci siano tante, tantissime cose belle. A partire dal cibo, a finire all’arte, passando per la bellezza dei paesaggi. Ma, se c’è una cosa che in Italia proprio non sappiamo fare, sono le serie tv. E non venitemi a dire che Gomorra possa competere con Breaking Bad che vi sparo in un occhio, please. E, contenuti discutibili a parte (anche se poi c’è sempre quella piccola eccezione), credo che non ci sia nulla di più grottesco, carnevalesco ed imbarazzante delle sigle delle serie italiane. Io, seriamente, a volte credo ci si mettano con tutto l’impegno e l’ingegno per farle venire così brutte e mi dispiace. Perché, in un’Italia che ha insegnato al mondo a fare cinema, non è ammissibile. Il consiglio è: cambiate mestiere!