Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Citadel, The Displomat, Beef, The Mandalorian, Ted Lasso, Yellowjackets, The Marvelous Mrs. Maisel, Queen Charlotte, L’estate in cui imparammo a volare
Alcune inedite, altre già consolidate, altre ancora una vera e propria scoperta. Le serie che ultimamente stanno andando meglio sono tante e sono anche molto diverse tra loro: c’è azione, c’è thriller, c’è commedia e c’è uno spin-off. Ognuna col loro motivo di avere successo, alcune delle serie che sono uscite nell’ultimo periodo hanno trovato conferma nel pubblico. Sicuramente, quelle che sono uscite con stagioni nuove e quindi già consolidate nel panorama seriale hanno avuto un piccolo aiuto in più: i fan già le conoscono e già le amano e magari stavano aspettando con ansia proprio l’uscita della nuova stagione. Certo, si portano dietro anche molta più aspettativa, ma sanno tenere il passo con un certo tipo di audience. Altre invece, sono all’esordio e in questo caso abbiamo un foglio bianco da riempire, quello dello spettatore che non sa bene cosa aspettarsi (come con Citadel o Beef). Eccitante, ma anche pauroso. Eppure, chi in un modo e chi in un altro, tutte le serie che stiamo per elencare sono riuscite ad ottenere un gran successo o una grande riconferma. Degno di nota è anche il fatto che tutte queste serie fanno parlare di sé in maniera assidua e coerente, arrivando all’orecchio anche di chi non le conosce o non le ha mai viste. Già questo basterebbe per dichiarare una vittoria schiacciante.
1. Citadel
È una spy story ed è anche un thriller. Citadel è la nuovissima serie distribuita da Prime Video che ha conquistato da subito un grande pubblico. Citadel è un ottimo mix tra una narrazione devota all’azione (stile Marvel per capirci) e una trama poliziesca. Citadel è complessa, ma riesce nel suo scopo di ammaliare e di incuriosire. E forse il suo unico scopo è davvero quello: è annunciato che Citadel non sarà solo una serie ma una sorta di franchise in cui si svilupperanno varie serie a sé stanti, ed ognuna dipendente dall’altra, in vari paesi del mondo. Una sorta di viaggio nell’azione. Al momento il suo scopo lo ha raggiunto: Citadel è infatti uno dei prodotti più cliccati su Prime Video ed è anche una delle serie di cui si sta parlando di più. Probabilmente avrà bisogno di qualcosa di più per accaparrarsi la vera stima dei suoi spettatori, ma c’è da dire che è solo all’inizio.
2. The Diplomat
Kate è una diplomatica statunitense che viene costretta in un ruolo che non le piace e che non fa parte delle sue mansioni. Forzata ad accettare, si trasferisce a Londra insieme al marito, suo collega, con cui le cose non vanno affatto bene. La forza di The Diplomat (disponibile su Netflix), che è poi quello che ha fatto sì che una grande quantità di persone venissero attratte, è che riesce a sradicare molti dei luoghi comuni che esistono sulle donne in politica o con cariche di una certa levatura. Kate è una diplomatica ma non ha per niente un carattere mansueto, non ha voglia di rinchiudersi in una gonna a tubino rinunciando ai suoi jeans, non cede nemmeno di un passo nei confronti turbolenti col marito. È una donna sicura che conquista tutti.
3. Beef
Il presupposto di base è originale e piuttosto strano ad un primo sguardo: inizia tutto da un incidente d’auto che crea un certo caos intorno ai coinvolti, che poi sono i protagonisti. Da questo primissimo evento se ne scatenato altri, in concatenazione, che sembrano srotolare una sorta di papiro del destino. Beef è complicato, segue una sorta di geometria basata su due binari paralleli e che risulta davvero difficile da spiegare. Beef va vista. E infatti, lo hanno fatto in molti, incuriositi sicuramente da una produzione per metà statunitense e per metà asiatica ma anche sicuramente da una trama piuttosto diversa dalle altre.
4. The Mandalorian
Neanche il tempo di far uscire la terza stagione, in onda su Disney+ da marzo del 2023, che già una quarta è stata annunciata e confermata. The Mandalorian non ha davvero bisogno di altre conferme: la serie spin-off, se così si può definire, della saga di Star Wars ha conquistato tutti già con la primissima stagione, ambientata circa cinque anni dopo Il Ritorno dello Jedi. Inutile ribadire quanto possa essere vasto il pubblico di Star Wars che riponeva tutte le sue aspettative sulla serie. Eppure, Jon Favreau, ideatore della serie, ha centrato il suo scopo: continuare a far vivere una saga monumentale e iconica, rivestendola di una nuova narrazione e coinvolgendo una nuova fetta di pubblico.
5. Succession
È arrivata l’attesissima quarta stagione della serie che più di tutte ha fatto parlare di sé: Succession non è una serie qualunque, è la serie che ha fatto luce su un mondo complesso come quello dei media, in modo diretto e coerente come poche altre serie sono riuscite a fare. C’è chi, da subito, ha urlato al capolavoro, chi si è mantenuto sulla discrezione. Volendo tenerci fuori da qualsiasi etichetta, Succession è semplicemente di una bellezza letteralmente disarmante. E la quarta stagione, che riparte da una delle rotture della famiglia Roy più crude di tutta la serie, si riconferma una sicurezza. Succession ha il potere di tenerci incollati allo schermo anche quando la trama si affievolisce, mantenendo un ritmo e una curiosità sempre altissime. Il suo spiccato cinismo e la sua cruda realtà la pongono sotto una lente di narrazione contemporanea che, se ben realizzata come nel caso di Succession, vince.
6. Ted Lasso
Siamo alla terza stagione e Ted Lasso è in grado di stupirci sempre ma soprattutto di confermare la sua bellezza genuina e spontanea. Chi ha amato da subito Ted Lasso, amerà la terza stagione che non fa altro che continuare un filo narrativo già consolidato e sul quale ci affidiamo completamente. Non delude, ma anzi convince ancora una volta con una delicatezza e una sincerità che poche serie hanno. La particolarità di Ted Lasso, che ha una vena comica molto particolare, è proprio la sua spensieratezza che sembra avvolgere ogni cosa e che accompagna i protagonisti ma anche l’intera serie. Non stupisce che continui ad andare benissimo.
7. Yellowjackets
La trama ci ha sempre ricordato qualcosa: un aereo precipita e i suoi sopravvissuti devono cavarsela in un ambiente che è loro ostile. Lo stiamo pensando tutti. Ma Yellowjackets riesce comunque a distinguersi dal suo padrino Lost in tante cose. Il presupposto di base può anche essere lo stesso ma il cast quasi interamente al femminile e la chiave horror che Yellowjackets porta avanti è completamente originale, e fa della serie un interessante esperimento. Le donne che vediamo non si limitano a sopravvivere, ma attaccano letteralmente la vita arrivando persino ad atti che non ci saremmo mai aspettati. Le due vite parallele, che Yellowjackets ci mostra, raccontano di donne pronte a tutto pur di dimenticare, di donne tenaci e quasi paurose che tengono testa ad un mondo che le ha costrette a tanti orribili eventi. La seconda stagione era attesissima e ha confermato la bellezza della serie stessa, serie horror come non se ne vedevano da un po’.
8. The Marvelous Mrs. Maisel
La fantastica signora Maisel è ancora in grado di raccontare qualcosa? O ha esaurito tutte le sue carte? La quinta stagione (che ha introdotto la novità dei flash forward nella sua narrazione) sta avendo un grande successo, dovuto soprattutto alla già strutturata fanbase che è andata creandosi negli anni. Eppure, qualcosa forse si è lasciata indietro e molto di quello che doveva dire, lo ha già detto. La serie è sempre una meraviglia per gli occhi, motivo per il quale molti appassionati continuano ad amarla. Convinti, inoltre, dalla promessa di una serie conclusiva, i fan si sono precipitati sulla quinta stagione che, ancora orfana degli ultimi episodi (al momento della stesura di questo articolo), chiuderà il cerchio della simpaticissima Signora Maisel.
9. Queen Charlotte
In questo caso siamo davanti ad un caso di spin-off, o prequel. Comunque la si voglia chiamare, Queen Charlotte è una serie che segue il filone narrativo di Bridgerton, uno dei prodotti di maggior successo di Netflix. Cercando di seguire quell’onda, Queen Charlotte si propone come un prequel, per raccontare la vita a corte della Regina Carlotta, appunto. La serie, come previsto, ha attirato la grandissima orda di fan di Bridgerton e ha convinto con la sua coerenza con la serie originaria. Non si discosta molto, infatti, da quel tipo di narrazione e va bene così. Il suo compito è quello di continuare a mantenere la fanbase attiva e interessata.
10. L’estate in cui imparammo a volare
Sono tornate Kate e Tully, tornate a raccontarci le loro vicende personali delineate da un’amicizia fuori dal comune. Un’amicizia così forte da essere prorompente e sempre dinamica, una sorta di stendardo da portarsi sempre dietro. Ma nella seconda stagione le due protagoniste sono cambiate, le lasciavamo in rottura e le ritroviamo distanti, emotivamente e fisicamente lontane. Il cambio di vita di entrambe le donne causa una forte crepa tra le due che mettono, forse per la prima volta sul serio, a dura prova la loro formidabile amicizia. La seconda stagione pare dover essere l’ultima e ha molto senso che lo sia, dato il finale coerente. Cosa funzione di L’estate in cui imparammo a volare? Il forte senso di appartenenza che trasmette nei suoi spettatori: le protagoniste si vogliono a vicenda, hanno bisogno l’una dell’altra e raccontano di come un’amicizia lunga una vita può definire una vita stessa.