4) D’oh – I Simpson
Passiamo ora a una esclamazione, più che una vera e propria citazione. Un’esclamazione che, però, non poteva non essere citata all’interno di questo contesto. “D’oh!” è l’esclamazione più iconica di Homer Simpson, ed è diventata una delle battute più riconoscibili della serie. Questi la usa ogni volta che si rende conto di aver commesso un errore, quando qualcosa gli va storto o quando la situazione non va come aveva previsto. È una reazione istintiva di frustrazione, che spesso segue una decisione sbagliata o un momento di pura stupidità. L’essenza del “D’oh!” Di Homer sta proprio nella sua semplicità e immediatezza. È una specie di “ops” con un tono molto più esasperato, che riflette la natura comica e a volte disastrosa di Homer. Il personaggio non è particolarmente brillante, e questa battuta lo rappresenta perfettamente: un uomo medio, che spesso agisce d’impulso e si ritrova regolarmente a fare pasticci.
5) We were on a break – Friends
“We were on a break!” è forse la frase più famosa in assoluto di Friends, pronunciata ripetutamente da Ross Geller. Sicuramente è tra le citazioni delle serie tv più note. Questi fa riferimento al momento in cui lui e Rachel si sono temporaneamente lasciati, e durante quella “pausa” Ross ha passato una notte con un’altra donna. La frase diventa il suo argomento di difesa ogni volta che la questione viene fuori. Ross sostiene di non aver tradito Rachel perché tecnicamente non stavano più insieme in quel momento. “We were on a break” incarna una situazione capitata a chiunque e in cui ogni spettatore può ritrovarsi. La frase simboleggia la loro complessa relazione, piena di alti e bassi, malintesi e momenti difficili. Ogni volta che Ross la dice, sta cercando di convincere se stesso (e gli altri) di non aver fatto nulla di male. Anche se chiaramente riconosce l’effetto devastante che la situazione ha avuto sulla loro storia.
6) It’s bigger on the inside! – Doctor Who
E’ una delle frasi più iconiche di Doctor Who, pronunciata quasi ogni volta che un nuovo personaggio entra nel TARDIS per la prima volta. Il TARDIS, l’astronave/tempo-macchina del Dottore, ha l’aspetto di una piccola cabina telefonica blu dall’esterno, ma all’interno è incredibilmente spazioso, ben oltre ciò che ci si potrebbe aspettare. L’essenza della frase sta proprio nello stupore e nella meraviglia che provoca. Non importa quante volte venga ripetuta, ogni nuova reazione è una sorta di rito di passaggio per chiunque viaggi con il Dottore. La frase simboleggia anche il tema centrale dello show: l’apparenza non è tutto. Così come il TARDIS sembra piccolo fuori ma contiene mondi all’interno, anche il Dottore e i suoi compagni mostrano che c’è sempre molto di più da scoprire. Sia sugli altri che sull’universo. Si tratta di un’espressione di meraviglia e curiosità, entrambi sentimenti fondamentali nell’economia della serie.
7) Yes, Chef – The Bear
In una serie come The Bear, non poteva mancare il più classico degli “Yes, Chef!”. Come in ogni ristorante che si rispetti, viene pronunciata da tutti i membri dello staff della cucina come forma di rispetto e obbedienza nei confronti dello chef. Nella serie, il protagonista Carmy cerca di trasformare una caotica e disastrata cucina di famiglia in un ambiente professionale. Questi porta con sé l’energia e la disciplina tipiche delle cucine di alto livello. L’essenza di “Yes, Chef!” è l’ordine e la gerarchia, elementi fondamentali in qualsiasi cucina professionale. È una risposta automatica e rispettosa che riconosce l’autorità dello chef, ma al tempo stesso simboleggia il rispetto reciproco. Ma anche la coesione necessaria per sopravvivere al ritmo frenetico del lavoro in cucina. Nel contesto di The Bear, la frase riflette il tentativo di Carmy di imporre un nuovo standard e una nuova struttura a una situazione caotica.