Sempre più immersi in una vita frenetica e bombardati da cataloghi pieni di serie tv di ogni genere, il tempo che ognuno di noi riesce a trovare per seguire le sue storie preferite si è notevolmente ridotto rispetto al passato. È forse per questo che, sempre più spesso, i produttori puntano tutto su prodotti di breve durata, abbandonando totalmente il modello a 24 episodi che dominava fino allo scorso decennio. In questo panorama è stato facile per le miniserie entrare in scena, conquistando un posto d’onore tra i numerosi prodotti esistenti e scalando la classifica come migliori show del decennio.
Sono soprattutto le miniserie basate su storie vere a colpire con intensità i telespettatori, racconti di fatti di cronaca e vicende drammatiche che, proprio perché reali, riescono a lasciare un segno indelebile dentro di noi, emozionandoci e portandoci a riflettere.
Oggi vogliamo provare a stilare una classifica, per suggerirvi quelle che, secondo noi, sono le migliori miniserie tratte da storie vere attualmente disponibili nel panorama seriale e di cui ci sentiamo di consigliarvi la visione.
10) Self-made
In fondo alla nostra classifica delle migliori miniserie troviamo la storia della brillante imprenditrice afroamericana del novecento, Madam C.J. Walker.
Un impero milionario creato grazie a una geniale intuizione e a una grande ambizione. Il talento e la tenacia di una donna, eccellente venditrice e caparbia femminista, raccontati in una serie breve ma intensa, che riesce a riportare con fedeltà e un tocco di magia l’appassionante racconto di vita di una donna che ha fatto la storia.
Un racconto entusiasmante, un bellissimo spaccato della società americana del novecento e delle difficoltà che una donna dell’epoca doveva affrontare per affermarsi nel mondo dell’imprenditoria, ancora estremamente maschilista e arretrato. Self-made è una storia di riscatto e di ambizione, di cruda realtà e genialità.
La storia di Madam C.J. Walker è un’ispirazione per ogni donna di qualsiasi secolo, e a questa serie va il merito di avergli donato la luce necessaria per essere diffusa, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
9) Band of Brothers
Nato dall’incontro di due menti geniali quali sono quelle di Hanks e Spielberg, Band of Brothers è un’opera dall’impatto stravolgente. Un vero e proprio capolavoro di regia, un’opera corale affidata a otto diversi registi che compiono un lavoro strepitoso nel mettere in scena questo dramma ambientato durante la seconda guerra mondiale.
Nonostante la serie risalga al 2001, Band of Brothers si dimostra un prodotto incapace di invecchiare, uno show sempre attuale che indaga sugli aspetti più crudi della sofferenza umana e del dolore della guerra. Le vere testimonianze dei veterani di guerra accompagnano e guidano la narrazione delle puntate, che si incentrano principalmente su un approfondimento della psicologia dei suoi protagonisti, sulla capacità dell’uomo di costruire dei legami in condizioni difficili, imparando a convivere pur di sopravvivere.
Una serie perfetta per gli amanti del genere storico e delle storie di guerra, ma anche un prodotto che merita di essere guardato da tutti coloro che hanno voglia di conoscere un po’ più a fondo l’animo umano, in tutte le sue sfaccettature.
8) The English Game
Un prodotto decisamente più recente rispetto a Band of Brothers è quello che occupa l’ottavo posto della nostra classifica delle migliori miniserie: uno show del 2020 che però ci riporta indietro nel tempo, per narrarci la nascita del calcio moderno in Inghilterra.
Reduci dalle emozioni che gli Europei ci hanno lasciato e febbricitanti nell’attesa di vedere giocare la nostra amata nazionale nella competizione mondiale, non potremo trovare momento migliore per iniziare questa bellissima miniserie britannica.
The English Game è un prodotto Netflix che si prefigge di raccontarci le origini del fenomeno calcistico in Inghilterra e da lì nel resto del mondo, portandoci alla scoperta della creazione di quello che oggi è lo sport più amato al mondo.
Una lotta tra classi destinata a cambiare le sorti della società inglese e di tutto il mondo, un’immersione in un’epoca diversa dalla nostra, ma per certi versi ancora vicina a noi. Questa serie non è solo per gli amanti dello sport, appartiene a tutti noi, ci racconta la storia di un mondo che cambia, di uno scontro tra ricchezza e povertà, tra modernità e passato, tra classi e uguaglianza.
Netflix ci propone un prodotto estremamente curato nei dettagli, piacevole da seguire e pieno di valori da scoprire, uno show per tutta la famiglia, perfetto per allietare i nostri pomeriggi autunnali.
7) Them
Nuovo successo di Amazon Prme, Them è una serie di genere horror ambientata nell’America del 1953. Un coniugio di soprannaturale e reale, un capolavoro di fotografia e musiche che è riuscito subito ad attirare l’attenzione del pubblico.
Them trova il suo sfondo in un contesto storico conosciuto, reale, quale quello dell’America post guerra, e utilizza la storia per dare vita a una trama che, seppur non fedelmente basata su eventi reali, risulta fortemente realistica, mettendo in luce problematiche molto vive e sentite nel nostro quotidiano, come quella del razzismo.
La società americana viene analizzata in tutte le sue complessità e incoerenze, senza critiche o prediche, ma lasciando che le storie di dolore dei suoi protagonisti possano parlare al cuore dello spettatore, accompagnandolo nel viaggio alla scoperta degli aspetti più disumani di questo paese così evoluto ma spesso così meschino.
La famiglia Emory, protagonista della narrazione, diventa il simbolo di migliaia di afroamericani, prendendosi sulle spalle il compito di raccontare e farci comprendere la sofferenza devastante che ogni giorno, ancora oggi, un uomo di colore è costretto a sopportare in una società che non sembra veramente in grado di accoglierlo.
Una serie amara da digerire, ma infinitamente toccante, che riesce a entrare con forza nel nostro cuore.
6) Alias Grace
Solo sei puntate, poco meno di sei ore sono quelle che la regista ha a disposizione per mettere in scena il dramma di Grace, per lasciarci immergere a pieno nella complicata psicologia di questa donna misteriosa e a tratti inquietante.
Una scommessa non da poco, che però viene magistralmente vinta da Mary Harron, la quale, grazie anche all’aiuto della sceneggiatrice Sarah Polley e della brillante interpretazione di Sarah Gadon, riesce a portare sullo schermo la storia scritta da Margaret Atwood.
La trama di questo piccolo capolavoro si incentra sulla vera storia di Grace Marks, una cameriera che nel 1843 fu condannata per l’omicidio del suo datore di lavoro, Thomas Kinnear, e della sua governante e amante, Nancy Montgomery.
Cercando di ricostruire i fatti intorno al tragico omicidio e di giungere a comprendere la verità circa il coinvolgimento di Grace, lo psicologo Simon Jordan guida lo spettatore verso la riscoperta del passato di questa intrigante ragazza. Un appassionante thriller psicologico che ci porta a immergerci nel contorto meccanismo che governa la mente umana, svelandocene i lati più oscuri attraverso un gioco di linguaggio e mimica.
5) The Act
Un racconto quasi interamente al femminile è quello che ci viene proposto da The Act, la serie di Hulu che ripercorre lo sconvolgente caso di cronaca che coinvolse Gypsy Rose e la madre Dee Dee.
La storia del complicato rapporto madre-figlia che lega queste due donne viene magistralmente portato in scena grazie a una sceneggiatura e a un cast eccezionali, tali da rendere The Act una delle migliori miniserie attualmente in circolazione. La potenza della trama, fedelmente basata sulla vera storia di queste due donne, riesce a tenerci incollati allo schermo, sconvolgendoci con la drammaticità di una realtà che stentiamo a credere possibile.
Iniziare questa miniserie significa accettare di compiere un viaggio, buttarsi all’interno di un mondo oscuro e tenebroso. The Act è la storia di un omicidio, ma anche il racconto di un rapporto tossico tra una madre iperprotettiva e una figlia alla ricerca di un’indipendenza che solo un gesto estremo le può donare. È la storia di un paradosso, in grado di svelare il confine tra la positività dell’amore e la spietatezza dell’ossessione, capace di spiazzarci e distruggere ogni nostra certezza. Una serie che non può mancare nella lista degli amanti del genere thriller.
4) Chernobyl
Si sa, quando parliamo di serie tv, HBO rappresenta una certezza per ogni spettatore. Le opere prodotte da quest’illustre emittente televisiva sono a tutti gli effetti dei capolavori di fotografia e interpretazione, incapaci di deluderci.
Una verità che Chernobyl non smentisce, ma anzi contribuisce a riaffermare con forza, inserendosi a pieno diritto tra le miniserie più belle prodotte dalla rete e dall’intero panorama televisivo. Lo show si incentra sul racconto del famosissimo incidente nucleare che sconvolse il mondo negli anni ’80, mostrandoci gli impatti negativi della tragedia e le gesta di numerose figure coraggiose che spesero la loro vita per salvare l’Europa dalle devastanti conseguenze del disastro.
Un prodotto pluripremiato che non necessita di grandi presentazioni, un successo mondiale che va assolutamente recuperato da chi non ha ancora avuto modo di approcciarsi a questo piccolo capolavoro.
Siamo giunti al podio della nostra classifica delle migliori miniserie, ed è qui che la scelta su quale prodotto meriterebbe l’oro diventa veramente ardua da compiere. Quelli che seguono, infatti, sono tre prodotti strabilianti, tre piccole opere d’arte che hanno sconvolto il panorama seriale nell’ultimo periodo e che meritano tutto il nostro apprezzamento.
3) Unorthodox
Una storia consigliata ai duri di cuore, o a coloro che si sentono in grado di sopportare il peso di una visione che sarà in grado di lasciare un segno indelebile nei loro cuori. Unorthodox non è quel tipo di serie da vedere rilassati sul divano mentre si scorre la home di Instagram, è un prodotto che merita la nostra totale concentrazione e che è capace di rapirci con un’intensità e una forza a cui bisogna essere preparati.
Una storia di rinunce e desideri, di dolore e di coraggio è quella che ci insegna la vita di Esty, la giovane ragazza protagonista del racconto di Anna Winger e Alexa Karolinski e basata sulla vera figura di Deborah Feldman, ex ortodossa che ha abbandonato la sua comunità in cerca di un futuro migliore.
Grazie alla brillante interpretazione di Shira Haas, la vita di questa donna arriva dritta nelle nostre case, viva di tutte le emozioni e le sofferenze provate dalla sua protagonista, dolorosa e commovente in tutta la sua sconvolgente verità. Unorthodox e una serie che non si dimentica facilmente, uno di quei prodotti che riescono a restare nella nostra mente per mesi e mesi, portandoci a riflettere e permettendoci di conoscere delle realtà di vita così diverse dalle nostre eppure ancora oggi esistenti, spingendoci a chiederci quale sia il confine che noi stessi saremmo disposti a varcare pur di proteggere la nostra libertà.
2) Unbelievable
In un’epoca in cui ancora troppo spesso si sente parlare di tragedie legate a stupri, Unbelievable è la serie perfetta per condurci sulla strada della comprensione del difficilissimo percorso che il nostro stato e la nostra società costringono ad attraversare alle vittime di questo terribile crimine.
Una storia di vita vera, il racconto di un’inefficienza del nostro sistema che ci sconvolge con la sua potente forza emotiva. Guardare questa serie non è facile, non deve esserlo, perchè si tratta della trasposizione di un dramma, del racconto di un’esistenza che è stata sconvolta e stravolta dal compimento di un crimine meschino e dall’incapacità di un apparato giudiziario arrivato in ritardo a donare giustizia.
Ma Unbelievable è anche una storia di speranza, la speranza di un futuro migliore che parte proprio dalle due detective protagoniste della storia, due giovani donne che combattono con tutte le loro forze e i loro mezzi per riuscire a dare voce al dolore, al riportare il bene nella vita di queste anime spezzate.
Inserire questo bellissimo prodotto all’interno della “classifica migliori miniserie” era d’obbligo: Unbelievable è una serie eccezionale che riesce a portare sullo schermo un tema di estrema delicatezza con astuzia e intelligenza, avvicinandoci alla comprensione di una realtà a noi più vicina di quanto vorremmo. Un racconto straziante e doloroso che non possiamo fare a meno di guardare, perchè la tv in fondo deve essere anche questo: uno spazio per imparare e conoscere, per sensibilizzare e dare una voce a chi per troppo tempo è stato costretto a tacere.
1) When They See Us
A vincere l’oro nella classifica delle migliori miniserie tratte da storie vere è il bellissimo dramma targato Netflix che ha avuto il merito di portare sullo schermo una storia di razzismo con grande sensibilità e coraggio.
La serie racconta il caso di cronaca della jogger di Central Park, incentrandosi però su un punto di vista diverso da quello della vittima ufficiale. A fare da protagonisti a questa miniserie sono i 5 giovani accusati di aver compiuto l’aggressione ai danni della ragazza, 5 vite che diventano le vittime collaterali di una tragedia che coinvolge una società intera, divenendo il simbolo di una lotta tra razze.
When They See Us è la storia di un pregiudizio, il racconto di come un preconcetto così fortemente radicato possa riuscire a rovinare delle vite innocenti, a trasformare e incattivire l’animo umano. Una realtà ancora fortemente viva nella complessa politica americana, che troppo spesso ci ha raccontato casi di discriminazione da parte di coloro che dovrebbero essere i pionieri della giustizia.
Uno straziante racconto di un’ingiustizia, una lezione di vita che tutti dovrebbero guardare, perché l’esempio di ciò che è successo possa aiutarci a non commettere mai più un’errore simile, affinché la memoria del passato possa diventare lo scudo che ci protegge nella creazione di un futuro migliore.