Un’antologia è per definizione una raccolta di brani o di racconti. Di conseguenza: quando si parla di “serie tv antologiche” ci si riferisce a quelle serie dotate di una struttura piuttosto rigida, in cui ogni episodio (o eventualmente ogni stagione) presenta dei contenuti indipendenti, pur mantenendo un filo narrativo comune alle altre puntate. Discendenti dirette di sceneggiati, racconti radiofonici e podcast, le serie antologiche si sono nel tempo ritagliate uno spazio sempre più ampio nel panorama televisivo, e attraversano oggi uno dei momenti più fiorenti nella loro intera storia, come dimostrano le statistiche di ascolti.
Ma quali sono, tra tutte, le 10 antologie televisive migliori in assoluto? Di seguito trovate la nostra classifica.
10) Lore
Basata sul noto podcast di Aaron Mahnke, questa antologia dell’orrore scandaglia le origini delle leggende sovrannaturali su spiriti, vampiri e licantropi, risalendo ai fatti reali su cui esse si fondano. Dodici puntate di suspense e terrore, tra superstizioni, folklore e misteriosi casi di cronaca. Lore riesce ad abbinare sapientemente lo stile cinematografico e quello documentaristico per farci scoprire quali verità si celano dietro i nostri incubi peggiori.
9) Easy
Tra le migliori serie tv antologiche non può non comparire Easy, prodotto di Netflix passato un po’ troppo in sordina. Con due stagioni da otto episodi ciascuna e una struttura episodica, la serie segue da vicino alcuni abitanti di Chicago alle prese con la loro vita quotidiana e con i problemi di tutti i giorni. Vengono qui affrontati i temi più disparati: lavoro, amore, sesso, tecnologia, e ogni altro aspetto più o meno critico dell’esistenza umana. In aggiunta, Easy vanta la presenza di un cast d’eccezione, tra cui Orlando Bloom, Emily Ratajkowski, Dave Franco, Marc Maron e Hannibal Buress.
8) Genius
Sviluppata da Noah Prink e Kenneth Biller e trasmessa da National Geographic, Genius racconta le vite delle menti più brillanti che hanno influenzato la storia. Ogni stagione è dedicata a una di esse: la prima segue le vicissitudini del fisico Albert Einstein, dalla sua infanzia sino allo sviluppo della teoria della relatività, mentre la seconda vede protagonista Pablo Picasso, il padre del cubismo. Tra il 2017 e il 2018, inoltre, la serie ha ricevuto diversi riconoscimenti e numerosissime nomination agli Emmy e al Golden Globe.
7) American Crime Story
In American Crime Story troviamo i crimini e i casi di cronaca che più hanno suscitato scalpore nella storia americana recente: in particolare la prima stagione affronta il caso di O.J. Simpson, famoso campione di football accusato di duplice omicidio, mentre nella seconda vengono riportate le vicende legate alla violenta morte dello stilista italiano Gianni Versace. Questa serie ricostruisce in modo preciso e puntuale il susseguirsi di eventi e circostanze, dal momento delle indagini a quello dei processi, e ci fornisce un quadro completo di due casi molto discussi dall’opinione pubblica.
6) American Horror Story
Se si parla di serie tv antologiche, American Horror Story deve necessariamente comparire in classifica. Ogni stagione sonda aspetti completamente differenti del concetto di paura, sviluppandoli in modo non sempre magistrale ma sicuramente originale. In American Horror Story ci si può aspettare di tutto: personaggi immaginari o realmente esistiti, streghe, case infestate, rapimenti alieni. Nonostante l’ultima stagione, 1984, non abbia saputo dare il meglio di sé (in questo articolo la nostra recensione del primo episodio), la serie nel suo insieme è senza dubbio uno dei migliori prodotti horror per il piccolo schermo.
5) Love, Death & Robots
Love, Death & Robots è senz’altro una delle serie tv più rivoluzionarie del decennio appena terminato e deve la sua maggiore peculiarità proprio alla natura antologica che la caratterizza. Le storie animate proposte in ogni episodio spaziano tra più generi, dalla fantascienza all’horror, pur essendo sempre contraddistinte da una forte nota cyberpunk. Ma ciò che più salta all’occhio è la sua versatilità anche dal punto di vista grafico: la serie osa stili sempre diversi e li applica in modo audace a trame innovative e originali. Un vero gioiellino.
4) Ai confini della realtà
The Twilight Zone (poiché questo è il titolo originale della serie) è quel luogo in cui tutto diventa possibile, e dove persone assolutamente normali si ritrovano a interfacciarsi con situazioni a dir poco straordinarie. Pur risalendo ai lontani anni ’60, Ai confini della realtà è un cult capace ancora oggi di conquistare lo spettatore, presentando in ogni episodio una nuova e avvincente storia su misteri e anomalie spazio-temporali.
3) Black Mirror
Le reazioni suscitate da Black Mirror sono paragonabili a ben pochi altri casi nel mondo televisivo. Ci troviamo qui di fronte a una distopia a tutti gli effetti, in cui le meraviglie tecnologiche presenti e future si trasformano sotto ai nostri occhi in qualcosa di nocivo e minaccioso, in grado di prendere il sopravvento sulla razza umana. Black Mirror apre il Vaso di Pandora del nuovo millennio, e avrebbe potuto facilmente scalare la vetta della classifica, non fosse per il lento declino a cui abbiamo assistito con il proseguire della serie, sempre meno curata e performante. Si aggiudica il terzo posto per l’eredità lasciata dalle prime stagioni.
2) Fargo
La trasposizione televisiva dell’omonimo film dei fratelli Coen è ambientata nei piccoli paesini del Minnesota, dove la vita scorre lenta e serena… più o meno. Infatti, il pericolo sembrerebbe essere all’ordine del giorno per i protagonisti di Fargo che, volenti o nolenti, sono costretti a fare i conti con crimini e violenza. Ogni stagione della serie presenta un nuovo caso e nuovi personaggi, pur mantenendo intatto lo stile e le tematiche predominanti che la contraddistinguono.
1) True Detective
Al primo posto non poteva esserci altro che True Detective, tanto acclamata dalla critica e dal pubblico (soprattutto per la sua superba prima stagione). La serie pone lo sguardo sulle storie di poliziotti alle prese non solo con indagini e casi, ma anche e soprattutto con un proprio personale senso di giustizia. Cosa significa davvero essere un detective? Significa essere colti spesso da debolezze, dubbi e fragilità, ma vuol dire anche essere coraggiosi, persino idealisti. True Detective stravolge la prospettiva.
Menzione speciale – The Wire
The Wire vede protagonisti gli stessi volti per tutto l’arco della sua durata, e per questo motivo non le si può concedere un vero spazio tra le serie tv antologiche, ma ha comunque aperto loro la strada, e per questo merita di comparire in classifica. In ogni stagione i protagonisti esplorano i diversi quartieri di Baltimora, confrontandosi con una realtà criminale variegata e contesti sociali molto differenti tra loro. Da non perdere.