Ognuno ha la propria serie tv del cuore, questo è sicuro, e spesso ci si scontra con gli amici che ne reputano una migliore dell’altra. Avendo la democratica possibilità di votare, ognuno può contribuire alla classifica delle serie tv IMDb. C’è chi ritiene un capolavoro la serie più mainstream di sempre o chi non fa altro che consigliarvi serie nuove e neglette scovate nei meandri delle piattaforme di streaming.
Con questo articolo ho deciso di creare un pò di scompiglio. Metto le mani avanti: la colpa è di IMDb, o meglio di chi ha votato, ma portare alla luce le medie voto più controverse della tv recente è una provocazione che s’ha da fare. Per chi non lo conoscesse, il sito è di proprietà di Amazon e gestisce informazioni su film, attori, serie tv e soprattutto permette agli spettatori di votare le proprie serie in positivo o negativo, con un punteggio da uno a dieci.
Vediamo le 10 con una valutazione bassa nella classifica serie tv IMDb
1) The Mist (2017)
Un pò controtendenza, faccio parte di quella parte di pubblico che ha divorato in pochi giorni la serie. Un teen drama dai toni cupi che ricorda molto il film omonimo uscito ben 10 anni prima.
Tratta dal romanzo di Stephen King, racconta le vicende dei residenti di una piccola città che si ritrovano improvvisamente inghiottiti in una fitta nebbia. Ben presto, scoprono che si tratta di una porta d’accesso ad un mondo spaventoso.
È proprio l’illusione di essere simile al film che potrebbe aver deluso gli spettatori? The Mist va presa per quella che è: potremmo definirla un horror-teen-drama. Le relazioni tra i personaggi, soprattutto tra quelli giovani, i rapporti dei figli con i genitori, e le scene strappalacrime hanno conquistato chi ricercava proprio quel genere di emozioni e hanno deluso chi si aspettava un horror più fantascientifico. La conseguenza non poteva che essere una serie di voti negativi. Nella classifica serie tv IMDb totalizza soltanto 5,4 su 10.
2) Gli Irregolari di Baker Street (2021)
Una delle ultime uscite di casa Netflix ha diviso nettamente il pubblico in due, ricevendo una votazione sorprendentemente bassa su IMDb: 5,8 su 10.
Abbiamo visto Sherlock Holmes e Watson catapultati dall’Epoca Vittoriana al presente. Ci siamo emozionati, spaventati e divertiti con lui, ma adesso è giunto il momento di dar spazio alle nuove generazioni. Si parla dunque di un gruppo di adolescenti che vivono lungo le strade della Londra vittoriana, noti come “Gli Irregolari”, che lavorano per il dottor Watson per risolvere crimini di carattere soprannaturale, mentre Sherlock Holmes ottiene il merito del loro lavoro.
Amata dunque da chi non è appassionato al mondo di Sherlock e disprezzata da chi ritiene che Gli Irregolari di Baker Street sia un tentativo ben riuscito di portare un personaggio di fantasia popolare al fallimento. Dopo Enola Holmes, che ha avuto un enorme successo, probabilmente si pensava che il pubblico fosse disposto a nuove avventure, ma la mediocrità del cast e le vicende poco coinvolgenti hanno “avuto la meglio”.
3) Tiny Pretty Things (2020)
Anche in questo caso la premessa è necessaria: se siete alla ricerca di una serie mistery, per niente trash e seriamente concentrata sul tema della danza classica, questa non fa per voi.
Come sempre le aspettative giocano un ruolo fondamentale, e forse le pubblicità che anticipano l’uscita di una serie non le aiutano, costruendo una trama e un’ideale che si smonta appena vediamo la prima puntata (potrebbe facilmente essere questo il caso).
Tiny Pretty Things è ambientata a Chicago, nella prestigiosa accademia di danza “Archer”, dove gli alunni fanno di tutto (letteralmente) per diventare la stella della scuola diretta dalla severa e rigida Monique DuBois.
Un mix tra Pretty Little Liars o Un gioco da ragazze mescolati con il capolavoro di Black Swan, unito a una massiccia dose di trash, sesso e atmosfere torbide. Per quanto l’elemento scenografico sia uno dei migliori visti negli ultimi anni, la trama resta piuttosto esile, e nonostante i depistaggi non è difficile fare delle previsioni e azzeccarle. Tiny Pretty Things resta dunque una serie consigliata a coloro che hanno amato le altre serie a cui si è palesemente ispirata, ma per gli spettatori che si aspettavano di più il voto medio è stato solo di 5,9 su 10 nella classifica serie tv IMDb.
4) Cursed (2020)
Altro fantasy tanto atteso, altra corsa. Cursed, attesissima anche per via dell’attrice protagonista – la Hannah Baker (Katherine Langford) di Tredici – se l’è cavata piuttosto bene. Bingewatchata da molti ma purtroppo anche disprezzata da altri che con il loro voto non l’hanno fatta arrivare neanche a 6 su 10 nella classifica IMDb.
Tutto ha inizio dopo la morte della madre, quando la giovane “Dama del Lago” trova un partner inaspettato in Artù, un giovane mercenario in missione per trovare Merlino e consegnarli una vecchia spada. Nel corso del suo viaggio, Nimue diventerà un simbolo di coraggio e ribellione contro i terrificanti Red Paladins e il loro Re Uther.
Cursed paga il prezzo di piazzarsi in un contesto in cui il fantasy ha raggiunto livelli altissimi, pensiamo ad esempio a The Witcher (la seconda stagione ha fatto attendere molto, ma finalmente ci siamo), deludendo chi si aspettava un prodotto all’altezza e assecondando chi invece si è trovato a guardarla per caso, alla ricerca di un po’ di drama in un mondo fantastico. La scrittura è infatti superficiale, stereotipata ma volutamente semplificata per il pubblico a cui si rivolge: i giovani. Cursed non ha convinto fino in fondo, ma si meritava davvero una votazione così bassa?
5) Dear White People (2017)
Ebbene sì, anche questa serie non è arrivata dritta al cuore nello stesso modo per tutti. I temi affrontati sono di quelli forti, ma sono ultimamente anche quelli sfruttati da molti plot di serie uscenti e per questo motivo, per alcuni, potrebbe non essere più tanto originale.
Al centro delle vicende, un gruppo di ragazzi afroamericani che frequenta una prestigiosa università statunitense formata prevalentemente da bianchi, mettendo in evidenza le conseguenti problematiche e tensioni a sfondo razziale.
Dear White People, nella classifica serie tv IMDb ottiene solo 6,2 su 10.
A differenza di altre serie, però, non mi sento di criticarla bensì di sottolineare ciò che la rende speciale, questo perché probabilmente si tratta di un genere complesso da capire e per questo non facile da apprezzare. La recitazione degli attori è molto alta, e questi riescono a modo loro a trasmettere tutto il disagio provato dai personaggi. La componente linguistica svolge un ruolo primario, mezzo principale tramite cui corre il razzismo.
Dear White People è una serie fresca e coinvolgente che riesce ad affrontare temi di importanza politica e sociale pur restando leggera e a tratti divertente. Forse potreste darle una seconda possibilità.
6) The Rain (2018)
La serie distopica danese ha purtroppo perso tutto il suo potenziale nella prima stagione. Votata solo 6,3 su 10 nella classifica serie tv IMDb, ha deluso molti fan che avevano letteralmente divorato in pochi giorni i primi episodi.
Sei anni dopo che un virus legato alla pioggia ha quasi portato l’umanità all’estinzione, due fratelli abbandonano il bunker in cui erano stati lasciati dai genitori (presumibilmente morti). Tra i resti della civiltà scomparsa, la coppia inizia una missione in cerca di risposte con altri sopravvissuti.
La regia ha stupito fin da subito, così come la recitazione dei due protagonisti, ma poi con il passare degli episodi (e delle stagioni) qualcosa è andato storto: buchi di trama, dialoghi assurdi e lo svilupparsi della trama troppo distante da quella che era la strada intrapresa all’inizio. Un vero peccato per The Rain, che ha lasciato il posto a serie nettamente migliori come Equinox.
7) Sky Rojo (2021)
Con questa sono certa che molti di voi si ritroveranno stupiti e in disaccordo. L’ultima uscita di casa Netflix conquista solo 6,4 su 10 nella classifica serie tv IMDb.
La serie segue la fuga di tre prostitute dal loro protettore: una cubana, un’argentina e una spagnola. A causa dei loro crimini, le tre non possono chiedere aiuto alla polizia. Il piano è riuscire a sopravvivere.
Figlia del creatore de La Casa de Papel, quindi spagnola, divide in due il pubblico proprio come la serie sorella. Il genere della soap spagnola, con quel grottesco che sfocia nel surreale, ormai è un qualcosa di abusato e al quale siamo abituati. Il pegno da pagare? A molti è sembrata fin troppo simile a cose già viste, i dialoghi esageratamente banali e a tratti noiosi.
8) Freud (2020)
Sicuramente non tra le peggio votate, ma nella classifica serie tv IMDb – con 6,5 – anche Freud non conquista proprio tutti.
La serie tv vede come protagonista un giovane Sigmund Freud in cerca della sua affermazione nella Vienna del diciannovesimo secolo. La vita del protagonista si intreccia con il caso di un serial killer che sta sconvolgendo la città, con un medium e un ispettore che lo accompagnano alla ricerca della sua identità tra colpi di scena ed eventi inaspettati.
Freud ha una grande responsabilità: rappresentare un personaggio realmente esistito e anche estremamente importante. L’inserimento del genere horror all’interno della rappresentazione di uno dei più importanti psicoanalisti della storia sminuisce il suo lavoro, banalizzandolo a un semplice gioco di magia. Come se non bastasse, i dialoghi sono inconsistenti e interminabili (pochi ci sono arrivati in fondo). Questi due fattori hanno influito molto, ma Freud è stata comunque molto apprezzata da chi è riuscito a coglierla come una serie a sé, distante dal personaggio che viene rappresentato.
9) La coppia quasi perfetta (2021)
Serie televisiva britannica di fantascienza che ha due grossi ostacoli da superare: Soulmates (2021) e Black Mirror (2021). Anche in questo caso sono proprio le similitudini con due colossi della distopia ad averla svantaggiata.
Rebecca Webb, genetista e CEO fondatrice di un’azienda di tecnologia, mette a punto un software che usa un semplice test del DNA per identificare l’anima gemella in maniera inequivocabile (no, non è la trama di Soulmates).
La trama sembra quasi una copia delle serie sopracitate. Questo non è solo un male. Alcuni non vedevano l’ora di vedere una serie trattante le medesime vicende, altri però l’hanno trovata davvero poco originale e una copia non all’altezza delle insuperabili, dandole solo 6,6 su 10.
10) White Lines (2020)
Anche per White Lines sono certa che resterete stupiti. Io stessa non ci credevo quando l’ho letto.
La serie, nella classifica serie tv IMDb, conquista solo 6,6 su 10.
La serie è ambientata a Ibiza: quando il corpo di Axel Collins, un famoso DJ originario di Manchester, viene ritrovato più di vent’anni dopo la sua scomparsa, sua sorella Zoe decide di lasciare la città per fare ritorno sull’isola spagnola e cercare di scoprire la verità.
Un misto tra crime e soap che coinvolge chi è in cerca di semplice intrattenimento, non esente da colpi di scena, ma una delusione per chi si aspettava un thriller ben fatto che in realtà sfocia costantemente nel melodramma. Nonostante la regia dinamica i dialoghi sono scialbi, spesso evidentemente scritti per coinvolgere un pubblico giovane ma banali per chi cerca qualcosa in più. Non certo una serie perfetta, ma davvero si merita un punteggio così basso? Non ne sono convinta.