Sempre più volte capita di confondere fama e affidabilità. Da un lato e dall’altro del mondo politico, questa suddivisione è ormai così sottile che quasi ogni persona di spicco si sente in grado di intraprendere una carriera politica di successo. Si può essere un Clint Eastwood o un Kanye West. Da quella scelta in poi, però, si vede veramente chi ha veramente intenzione di cambiare il mondo da quel punto di vista e chi invece punta solo all’ennesima ribalta.
Non basta essere politici in televisione, lo sa bene Martin Sheen che alle numerose richieste di candidarsi come presidente ha risposto con la frase che abbiamo parafrasato all’inizio. Eppure la sua è una sola visione della situazione, una visione che alcuni hanno appoggiato e altri condannato. C’è chi si è reinventato da zerod e chi ha cavalcato l’onda del successo. Chi ha scelto di puntare alla Casa Bianca e chi è andato per vie traverse cercando di cambiare il mondo.
Oggi noi vogliamo parlarvi di attori che a un certo punto della loro vita hanno intrapreso una carriera politica. Per alcuni è successo molti anni fa, per altri questo nuovo percorso è solo appena cominciato, ma per una volta possiamo dire che le cose a unire queste dieci persone sono veramente poche. Vi lasciamo il brivido della scoperta senza dilungarci oltre. Ecco a voi i dieci nomi.
Melissa Fitzgerald
Nata come assistente alla Portavoce della Casa Bianca all’interno di The West Wing, Melissa Fitzgerald è entrata nel mondo della politica americana e non vi è più uscita. Quello che per sette anni è stato un ruolo televisivo con una risonanza mediatica sempre più grande, le ha permesso di sviluppare molti contatti con politici reali dell’epoca e una grande sensibilità per le tematiche affrontate nella serie tv. Eppure la politica non era cosa nuova in casa sua, in quanto la madre era a sua volta coinvolta in situazioni politiche e di volontariato in Philadelphia.
Melissa ha scalato le gerarchie del mondo politico in contesti paralleli. Forse stufa di aver passato troppi anni in una Casa Bianca, per quanto finta, ha scelto di unirsi all’organizzazione Justice For Vets come direttrice senior. L’attrice ha deciso di lasciare il mondo dello spettacolo per concentrare tutte le sue forze a difesa dei veterani di guerra e dei trattamenti ancora non idonei che ricevono una volta tornati in patria. Tramite la sua associazione è riuscita a portare come portavoce molti ex-colleghi e personalità di spicco, ma siamo sicuri che per lei la carriera sia solo all’inizio.
Bob Dornan
Raramente in questa lista ci siamo soffermati su personalità che hanno dato un apporto politico più grande rispetto a quello attoriale, ma con Bob Dornan l’eccezione è dovuta. Infatti pochi sanno che, a differenza di Clint Eastwood, la carriera dell’uomo è nata nel mondo del grande e soprattutto piccolo schermo. Molte sono le sue apparizioni singole in vari show televisivi, ma non possiamo non sottolineare i venticinque episodi in cui appare in 12 O’Clock High, serie drama televisiva del 1964. L’uomo si trovava decisamente a suo agio nel ruolo, in quanto ha servito come pilota aereo nelle forze armate, ma la sua vera carriera è arrivata dopo.
L’uomo è diventato un politico di grande nomea, venendo eletto nella Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti dal 1977 al 1983 e dal 1985 al 1997. Un anno prima al suo ultimo nel ruolo, ha tentato senza successo di ottenere la nomina del partito repubblicano per l’elezione presidenziale del 1996, fallendo. In seguito l’uomo è tornato a lavorare come host di uno show televisivo, tentando più volte di tornare in politica senza successo.
Clint Eastwood
Uno dei volti più conosciuti dell’industria mondiale non poteva mancare in questa lista. Non stiamo parlando di uno di quegli attori da una comparsa e via, a Clint Eastwood sarebbero bastati gli anni sessanta per rimanere nella storia del cinema. Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo sono i tre prodotti cinematografici che lo hanno più contraddistinto. Eppure l’attore ha saputo prendere parte anche al mondo della televisione partecipando a più di duecento episodi ne Gli uomini della prateria, una serie tv del 1959.
Eppure il lato politico di Clint Eastwood non è mai rimasto nascosto: inizialmente nato come repubblicano fino agli anni settanta, si è distaccato dallo scandalo Watergate. Ha deciso di scendere in campo in prima persona sia per sostenere il Partito Libertariano che per diventare sindaco indipendente di Carmel-by-the-Sea, una cittadina sulla Pacific Coast Highway. Inoltre è stato nominato nella commissione a tutela dei parchi californiani da diversi governatori. Insomma, se Clint Eastwood non ha le mani in pasto ad almeno quattro o cinque situazioni, non è soddisfatto.
Jerry Springer
Per chi è fan del trash televisivo negli Stati Uniti, il nome di Jerry Springer è un po’ come dire Robert De Niro per il cinema. L’icona dei programmi più di dubbio gusto degli USA ha una carriera di tutto rispetto alle spalle, sia come apparizioni televisive che come svolta politica. Nato in Inghilterra, l’uomo ha spopolato sulle reti televisive grazie al Jerry Springer Show nel 1991, andato avanti fino al 2018 per ventisette stagioni. Ha inoltre presentato America’s Got Talent e più recentemente Judge Jerry.
E se vi dicessimo che per l’attore e personaggio televisivo, vi è un passato politico? Perché lui è uno dei pochi nella lista a essere entrati in politica ben prima della loro esplosione mediatica. È diventato sindaco di Cincinnati dal 1977 al 1978, per la durata massima possibile ai tempi a causa di regolazioni dell’epoca. Ha provato a cambiare le regole per tornare come rappresentante cittadino ma la sua campagna non ha avuto buon successo. Ha riprovato con la nomina per il Governatore dell’Ohio, arrivando solo terzo, per poi limitarsi a qualche dichiarazione di future nomine mai veramente conseguite.
Kal Penn
Entrando ancora più direttamente nel mondo delle serie tv, non potevamo tenere Kal Penn fuori da questa lista. L’attore statunitense ha avuto un numero infinito di ruoli nel corso della sua carriera televisiva, tra cui quello di Lawrence Kutner in Dr. House e Kevin, l’incredulo terapista di How I Met Your Mother che aveva provato ad aprire gli occhi ai fan sui personaggi della serie. Nel corso della sua carriera ha sempre portato a schermo personaggi impostati e con una buona presenza scenica. Inoltre, dopo il ruolo in 24 forse la carriera politica non era poi così lontana.
L’uomo ha ottenuto un prestigioso ruolo durante l’amministrazione Obama direttamente alla Casa Bianca nel 2009 come co-direttore dell’Ufficio del coinvolgimento pubblico. Certo, il suo ruolo non sarà stato prestigioso come quello dei suoi personaggi in 24 o Designated Survivor, ma l’attore si è sempre definito fiero di poter contribuire al suo paese. Il suo interesse politico gli scorre nel sangue, avendolo ereditato dai nonni che marciarono per l’indipendenza dell’India e questa cosa lo ha motivato a espandere la sua carriera anche su altri orizzonti, riuscendoci.
J. G. Hertzler
Non pensiamo esista un attore così poco noto, eppure così presente e appassionato nel mondo di Star Trek. J. G. Hertzler ha partecipato a svariati progetti legati all’universo sopracitato, da Deep Space Nine a Voyager, fino a Lower Decks e anche svariati progetti come doppiatore. L’attore ha sempre dimostrato un grande amore per la saga, scrivendo libri a riguardo, eppure non si è limitato a questo settore. Pian piano, grazie a una carriera da scrittore in crescita e da attivista sempre più rumoroso, possiamo dire sia atterrato anche nel mondo della politica.
È diventato consigliere comunale nella città di Ulysses, New York nel 2013, servendo per due anni. Tre anni dopo è stato eletto di nuovo nel consiglio comunale per un mandato di quatto anni completi, rimanendo in carica fino al 2020. In questo periodo ha ancora cercato di allargare i suoi orizzonti, candidandosi alla Camera dei rappresentanti per il 23esimo distretto di New York, ritirando la sua candidatura prima dei risultati finali e tirandosi fuori dalle elezioni. Nonostante ciò, vecchie guardie come lui e Clint Eastwood hanno dimostrato di avere ancora molto da dire.
Caitlyn Jenner
Nata inizialmente come atleta di spicco nel Decathlon, possiamo dire che Caitlyn Jenner si è fatta in dieci per sfondare in ogni ambito negli Stati Uniti. In alcuni con maggior successo, in alti non abbastanza. La donna ha partecipato a diversi programmi televisivi, tra cui il ruolo più grande è quello in Al passo con i Kardashian, in quanto ha sposato la moglie Kris Jenner, rimanendo nello show per un totale di centosessanta episodi. È diventata negli anni un’icona della televisione anche a seguito del suo coming out come donna transessuale, lottando giornalmente a supporto della comunità LGBTQ+ a suo modo.
Partita come attivista di destra, è diventata la donna trans più famosa al mondo e ha deciso di entrare in politica nel 2021 sostituendo il candidato precedente del partito repubblicano nella California gubernational recall election. Nonostante la sua fama, la revoca ha fallito e la donna ha ottenuto solo il tredicesimo posto nelle elezioni, con l’1% dei voti totali per sostituire il governatore Gavin Newsom. Niente medaglia d’oro questa volta.
Cynthia Nixon
Da New York City a New York, così potremmo definire questo punto della lista dedicato alla fantastica Cynthia Nixon. Potremmo stare qui a parlare in continuazione dei molteplici ruoli che l’hanno contraddistinta nel corso della sua carriera, ma nulla la definirà mai meglio del suo ruolo in Sex and the City. Miranda Hobbes è il suo secondo nome, ed è stato un po’ anche il suo secondo volto per i cittadini Newyorkesi dal 1998 in poi. Ruolo che l’attrice ha anche ripreso nei film successivi e in And Just Like That…, sequel della sopracitata serie tv.
Eppure per lei New York non è mai stata solamente la città dov’è ambientato il prodotto. L’attrice si è sempre sentita legata alla città nativa e dopo i molti anni a difesa dei diritti della comunità LGBT, ha scelto nel 2018 di candidarsi come Governatrice di New York per portare avanti le sue idee. Purtroppo ha perso l’elezione democratica con solo il 34% dei voti, ma in quell’anno i cittadini hanno riscoperto in lei un lato ancora più rispettabile, tant’è che ha ottenuto un Visibility Award dalla Human Rights Campaign proprio nella stessa annata.
Laurence Fox
Per una volta ci muoviamo oltreoceano, o meglio, non ci muoviamo oltreoceano e rimaniamo in Europa. Laurence Fox è un attore britannico nato nel 1978 e che è diventato famoso grazie al suo ruolo nella serie tv Lewis dal 2006 al 2015. Ha ottenuto una gran nomea nel vecchio continente sin dalla sua prima apparizione in The Hole nel 2001. L’uomo si è sempre esposto molto fortemente come un attivista di destra, opponendosi a varie proteste e situazioni cruciali portate avanti negli ultimi anni.
La sua voglia di farsi notare, però, non si è fermata e l’uomo ha deciso di fondare un partito tutto suo nel 2020, chiamato Reclaim, incontrando diversi ostacoli riguardo al nome ma riuscendo a ufficializzare il tutto a Febbraio dell’anno successivo. In seguito a questo ha annunciato la sua candidatura alle elezioni per il sindaco di Londra, ottenendo anche il supporto di un altro partito. I risultati non sono stati quelli sperati, concludendo la rincorsa in sesta posizione con meno del 2% dei voti totali, ma annunciando che è solo la prima di molte candidature future.
Arnold Schwarzenegger
Forse il nome più risonante di tutta questa lista: ormai Arnold Schwarzenegger è legato al mondo della politica tanto quanto è legato al mondo cinematografico e televisivo. Nato in Austria, si è prima dimostrato un culturista di fama mondiale, per poi passare al mondo del cinema senza troppe difficoltà. Ottenne un Golden Globe con Il Gigante della Strada e fu lanciato internazionalmente da Conan il barbaro. Oggi è sicuramente ricordato con la saga di Terminator, quantomeno nel mondo del grande schermo. Perché Schwarzenegger non era nato solo come attore e non è rimasto solo un attore.
Sua moglie, Maria Shriver, esponente del clan Kennedy, ha sempre supportato il partito repubblicano – proprio come Clint Eastwood – tra cui Bush senior ottenendo vari incarichi governativi nel mondo dell’attività fisica e la promozione a riguardo. Ma fu nel 2003 che arrivò la svolta nella carriera grazie alla candidatura come governatore della California. Fu eletto con ottime percentuali e conseguì addirittura due mandati, ma il tutto si fermò lì. Non essendo nato negli Stati Uniti, infatti, gli è stato impossibile candidarsi come Presidente, anche se noi dobbiamo dire che la presenza scenica di certo non gli mancherebbe.