Si parla spesso, in relazione al fenomeno della saturazione della Peak Tv, del profluvio di adattamenti letterari che in questi anni hanno rinforzato le fila della produzione televisiva. Effettivamente, come d’altronde è stato da sempre col cinema, la tv ha attinto a piene mani da ogni tipo di media letterario, andando alla ricerca di storie da sfruttare per il loro successo o per le loro potenzialità. Non sempre, però, queste operazioni hanno avuto successo, basti pensare ad alcune grandi saghe del fantasy, come Le Cronache di Shannara o Shadowhunters, la cui controparte televisiva è stata deludente, oppure a una serie tv come Constantine, durata in scena decisamente troppo poco rispetto alle sue potenzialità.
Questi fallimenti, tuttavia, non cancellano la genuinità dell’operazione. Il profluvio di adattamenti letterari ha sicuramente contribuito alla saturazione menzionata in apertura, ma in alcuni casi investire su un dato titolo era, di principio, una mossa intelligente, resa vana poi da altre contingenze, soprattutto in termini di scelte narrative. Oggi, dunque, andiamo alla scoperta di cinque adattamenti letterari che sul piccolo schermo non hanno funzionato, ma che in virtù del livello altissimo del materiale originario meritano, sicuramente, una nuova chance.
Constantine
Partiamo da un titolo che è un rimpianto di un bel po’ di spettatori. John Constantine è uno dei più celebri personaggi della narrativa a fumetti, nato dalla prestigiosa penna di Alan Moore e protagonista, dopo l’esordio sulle pagine di Swamp Thing, della sua serie intitolata Hellblazer. Il celebre conoscitore dell’occulto ha avuto un adattamento cinematografico nel 2005 e uno seriale nel 2014, ma la produzione NBC è giunta a termine, tra le proteste degli spettatori, dopo appena una stagione. Abbiamo ritrovato, poi, il John Constantine di Matt Ryan nella serie CW DC’s Legends of Tomorrow, ma ciò non cancella la delusione per quella cancellazione prematura.
Constantine ha avuto una produzione complessa, criticata per alcune discrepanze grandi coi fumetti, specialmente per l’aver omesso il vizio del fumo, costitutivo del personaggio e vietato dalla rete. L’impossibilità di aderire completamente alle linee del fumetto ha probabilmente portato a questa scelta di chiudere la produzione dopo una sola stagione, ma la longevità del personaggio è di per sé una testimonianza del successo dell’operazione, oltre all’aver addirittura ricevuto una candidatura agli Emmy nel 2015. Insomma, Constantine è un enorme rimpianto ed è uno di quei titoli che meriterebbero assolutamente una seconda chance, perché il materiale fumettistico è di livello pregiatissimo, il personaggio è iconico e gli spunti narrativi sul mondo di Constantine sono, davvero, enormi.
Constantine e gli altri adattamenti che meriterebbero una nuova chance: Shadowhunters
Dopo Constantine, passiamo a parlare di un altro grande tasto dolente degli ultimi anni. La saga di Shadowhunters è stata uno dei grandi fenomeni del XXI secolo, capace di riscrivere interamente i canoni dell’urbano fantasy. Gli scritti di Cassandra Clare hanno esordito nel 2007 e la saga è ancora tutt’oggi in vita, con nuovi archi ad accompagnare quello principale ed espanderne l’universo. A lungo i fan hanno richiesto un adattamento della saga e nel 2013 è arrivato il film dedicato al primo capitolo, Città di ossa, che però non ha più avuto sviluppi. La produzione della saga, quindi, è sfociata in una serie tv prodotta da Freeform, che però per tantissimi amanti della saga è stata un duro colpo da digerire.
La serie tv che adatta Shadowhunters, infatti, cambia moltissimi connotati dei romanzi e, nonostante alcuni spunti interessanti, non rende minimamente giustizia all’opera letteraria. Shadowhunters è giunta a conclusione nel 2019, dopo tre stagioni, con un epilogo abbastanza frettoloso e decisamente poco gratificante. I sei libri della saga principale vengono adattati in appena tre stagioni, decisamente troppo poco per rendere giustizia a una saga dal respiro enorme. Anche Shadowhunters, come Constantine, merita sicuramente una seconda chance, anche perché il mondo delineato da Cassandra Clare è sconfinato e l’eventuale successo della saga principale aprirebbe le porte anche ad altri adattamenti, andando a creare un ecosistema ricco e sfaccettato, come d’altronde è quello dei libri.
Le Cronache di Shannara
Da Shadowhunters passiamo a un altro fantasy, la cui resa televisiva è stata ancora più straziante. Il ciclo di Shannara è un vero e proprio caposaldo della letteratura fantasy, articolato in ben 38 libri. Nel 2014 MTV si è imbarcata nella difficile impresa di adattare l’opera, producendo Le Cronache di Shannara e dando il via a uno dei più grandi fallimenti della televisione contemporanea. Dopo appena una stagione, la serie tv passa nelle mani di Spike, poi viene mestamente cancellata dopo la seconda stagione. Dire che Le Cronache di Shannara non rende omaggio al capolavoro di Terry Brooks è il più grande degli eufemismi: la serie tv è stata un fallimento incredibile, tanto da cadere ben presto nell’oblio.
Shannara è forse il titolo che più di tutti in questa lista merita una seconda chance. Il panorama attuale lamenta la mancanza di un grande fantasy, che non sia Game of Thrones o si ricolleghi comunque al suo mondo. Abbiamo visto negli ultimissimi anni diverse produzioni fantasy deludere le aspettative e un adattamento di Shannara potrebbe essere una risposta a questa situazione e un’operazione ambiziosissima, perché il materiale di partenza ha potenzialità praticamente infinite. I rischi, chiaramente, nell’adattare un’opera del genere sono enormi, ma diciamocelo francamente: fare peggio de Le cronache di Shannara è molto difficile e questo è già un punto di partenza.
Constantine e gli altri adattamenti che meriterebbero una nuova chance: Troy
Dopo Constantine e Shadowhunters siamo andati a calare di livello con Shannara, ma qui, ora, tocchiamo davvero fondi abissali. Troy è stata sicuramente una delle peggiori produzioni degli ultimi anni, un pasticcio enorme firmato dalla BBC, che ha generato un’ondata di vera e propria indignazione tra il pubblico. Siamo, chiaramente, davanti a un’impresa difficilissima, perché adattare l’Iliade, un caposaldo della letteratura mondiale e della storia dell’umanità, è sicuramente compito non semplice, ma la BBC ha mostrato, quantomeno, tutto ciò che non andrebbe fatto nell’affrontare una sfida del genere.
Tralasciando, dunque, la deludentissima Troy, sarebbe auspicabile un nuovo adattamento dell’Iliade, o addirittura dei poemi omerici nella loro interezza, perché ovviamente le potenzialità, pure qui, sono sconfinate. L’opera andrebbe concepita in profondità, andando a scavare nell’antichità, introducendo alla perfezione il contesto, le storie di background, e poi parlando diffusamente dei tanti eventi che contraddistinguono al guerra, che chiaramente vanno ben oltre quello che abbiamo visto sul piccolo e grande schermo. Riadattare Troy sarebbe un’impresa degna di un eroe omerico, per usare un meta-riferimento, eppure arricchirebbe tantissimo il panorama seriale.
Under the Dome
Andiamo a chiudere questa lista con un titolo tratto dalla produzione di uno dei grandi maestri della narrativa contemporanea, Stephen King, le cui opere vengono continuamente, e a più riprese, razziate da cinema e televisione. Under the Dome è sicuramente una delle rese più infelici delle opere del maestro dell’orrore, soprattutto per la sua scelta di allontanarsi progressivamente dal materiale originario. Dopo una discreta partenza, Under the Dome si è persa completamente, andando a chiudere con un finale che non ha soddisfatto quasi nessuno, specialmente i fan di Stephen King.
Anche qui, come nei precedenti casi, siamo davanti a un’opera colossale, ricca di spunti e di potenzialità, e sicuramente Under the Dome meriterebbe un nuovo adattamento seriale, per scatenare anche sul piccolo schermo tutta la potenza che possiede su carta. Da Constantine a Shadowhunter, passando per Troy e Le cronache di Shannara, per motivi diversi queste serie tv non sono riuscite a omaggiare un materiale di partenza enorme, che in virtù del suo valore meriterebbe, sicuramente, una nuova chance sul piccolo schermo. Infiliamo questi titoli nella lista dei desideri, magari qualcuno prima o poi li esaudirà.