Quante volte leggendo articoli, approfondimenti su film e serie tv vi siete imbattuti in termini tecnici di cui non sapevate il significato o di cui avevate sentito parlare solo vagamente? Con la nostra rubrica “Il dizionario delle serie tv” potrete apprendere i significati dietro queste parole, così come i loro usi e alcuni esempi della loro applicazione. Oggi è il turno di scoprire insieme cos’è il cliffhanger .
Il cliffhanger significa letteralmente “colui che è appeso alla scogliera“, ma è traducibile con l’espressione situazione mozzafiato. Si tratta di un espediente narrativo applicabile in differenti contesti mediali (letteratura, pellicole cinematografiche e produzioni seriali) con il quale si interrompono bruscamente scene ricche di pathos così da creare suspense e da lasciare il lettore/spettatore in fervente attesa di scoprire come la storia andrà avanti.
Tecnica impiegata sin dall’alba dei tempi, il termine cliffhanger secondo l’Historical Dictionary of American Slang fu usato per la prima volta nel 1937 per poi divenire popolare intorno agli anni ’50. Ma perché proprio “essere appesi alla scogliera“? Pare che ciò derivi da un episodio del romanzo Due occhi azzurri di Thomas Hardy, pubblicato a puntate su Tinsley’s Magazine dal 1872 al 1874, secondo le consuetudini dell’epoca. Un capitolo di tale opera infatti si chiudeva con Henry Knight, uno dei protagonisti, rimasto appeso ad una scogliera: sarebbe morto? Sarebbe sopravvissuto? Una scena capace di lasciare così tanto in ansia e nel più grande sconforto il lettore da divenire l’antonomasia dell’attesa stessa. Quindi non una pratica moderna, ma in realtà già applicata dai tempi di Le Mille e Una Notte e successivamente assai popolare nei romanzi vittoriani tanto apprezzati dal pubblico del diciannovesimo secolo.
Oggi il cliffhanger risulta essere una tecnica narrativa del tutto imprescindibile: spingere il pubblico a empatizzare con i personaggi della storia, creare colpi di scena, mettere le basi per situazioni sconvolgenti sono infatti elementi alla base di moltissimi progetti mediali, soprattutto se si parla di film e di serie tv.
Certo, è vero che numerosi film si chiudono con importanti cliffhanger (proviamo anche solo a pensare a pellicole come Star Wars Episodio V: L’impero colpisce ancora o ad Avengers: Infinity War), ma è innegabile che solitamente un maggior uso di tale tecnica si abbia nei prodotti seriali, capaci di lasciare lo spettatore sulle spine non solo tra un finale di stagione e l’altro, ma anche di episodio in episodio.
Le serie tv infatti si ben prestano a rappresentare il punto di massimo arrivo di uno stile di narrazione che, per sua stessa natura, prevede la propria frammentazione in episodi. Se però prima dell’avvento di una serialità con trame orizzontali (ossia che portano avanti i vari filoni narrativi di episodio in episodio) la verticalità delle puntate non consentiva un massiccio uso di cliffhanger, è con la nuova epoca della serialità inaugurata tra gli anni ’90 e portata avanti fino all’inizio di quelli ‘2000 che l’uso di questa tecnica in tv ha conosciuto un notevole balzo in avanti.
Attenzione, questo non significa però che tale tecnica non fosse impiegata anche in precedenza. Illustri sono i casi di Doctor Who e di popolarissime soap opera come Dynasty e Dallas, ma di certo l’espediente del cliffhanger è divenuto più conosciuto al vasto pubblico e di uso comune dai tempi di Twin Peaks. Ricordiamo tutti gli incredibili colpi di scena che chiudevano la prima e la seconda stagione di quest’ultima, pensati per testare il grado di interesse degli spettatori dello show e per prevenirne la cancellazione. Ai giorni nostri risulta davvero difficile pensare a serie tv che non si avvalgono di tale tecnica: pensiamo a serie come Lost, Game of Thrones e The Walking Dead, così come a Grey’s Anatomy e Supernatural.
Le diverse tipologie di cliffhanger
Dopo aver spiegato cos’è il cliffhanger, passiamo ora a esplicarne le diverse tipologie.
- Le attese che lasciano i personaggi della storia in situazioni di estremo pericolo, di necessità o di dubbio, così da portare lo spettatore a temere per la loro sorte e a non vedere l’ora di guardarne la prosecuzione. I nostri amati protagonisti faranno una brutta fine? I due amici si metteranno insieme?
- Le attese che lasciano in bilico la divulgazione di informazioni ipoteticamente scioccanti e capaci di cambiare qualsiasi cosa nella narrazione, così come misteri ed enigmi irrisolti: essi puntano a stuzzicare la curiosità del pubblico e a spingerlo a teorizzare su quanto visto nell’attesa del ritorno dello show. Chi è l’omicida? Chi sono i genitori del protagonista? Il personaggio è un traditore?
Le parole To be Continued sono forse tra le più odiate nella storia delle serie tv. Un perenne odi et amo, un pendolo che oscilla tra il nostro affetto per la serie in questione e i terribili improperi che scagliamo contro agli sceneggiatori che ci tormentano tra un episodio e l’altro.
Giorni, settimane, mesi e anni di agonia e incertezza passati a speculare, teorizzare e fare ipotesi sui futuri sviluppi dello show che spesso ci tengono tanto occupati da disdegnare la nostra stessa quotidianità. Una spasmodica attesa molto spesso sfruttata in fase di campagna di marketing per la promozione delle stagioni seguenti.
Ma la nostra è un’epoca di grandi cambiamenti, perché viviamo nell’era dello streaming, e nonostante alcune stoiche serie tv mantengano tuttora lo schema di un episodio a settimana, molte piattaforme online ci hanno abituato a metodi ben diversi. Con Netflix per esempio il cliffhanger ha un altro sapore: stavolta la curiosità dello spettatore al termine di un episodio potrà subito essere appagata dalla visione del successivo. I grandi brand sono consapevoli di questo meccanismo umano e lo sfruttano spingendo gli spettatori a guardare tutto e subito, secondo la tecnica del binge watching.
Attenzione: seguono spoiler di Dallas, Twin Peaks, Lost, Game of Thrones e Sherlock.
Alcuni tra i cliffhanger più famosi nella storia delle serie tv
Abbiamo parlato molto di teoria e ora dovrebbe essere ben chiaro cos’è il cliffhanger, ma passiamo agli esempi pratici: in questa sezione vi riassumeremo alcuni dei più sconvolgenti cliffhanger nella storia delle serie tv.
- Who done it? Chi ha sparato a J.R. in Dallas? Pazzesco cliffhanger al termine della terza stagione dell’allora popolarissima serie. Risolto solo la stagione dopo, il quesito in questione ha lasciato un segno indelebile nel panorama dell’intrattenimento.
- Bob si impossessa dell’agente Dale in Twin Peaks. Finale sconvolgente per la seconda stagione dello show che ha lasciato gli spettatori in angosciante attesa. La risposta ai loro dubbi giungerà solo più di vent’anni dopo, con la tanto agognata terza stagione.
- La scoperta della botola in Lost. Ciò che forse cambia tutto: a metà della prima stagione Locke, nel bel mezzo della giungla, si imbatte in una botola: Perché? Ipotesi, teorie a non finire che lasciano basiti gli spettatori in fervente attesa di risposte.
- La morte di Jon Snow in Game of Thrones. Il finale della quinta stagione è stato sconvolgente e ha lasciato esterrefatti i fan: il guardiano della Notte è davvero morto? Risorgerà? Una lunghissima attesa piena zeppe di ipotesi, teorie e speculazioni fomentati dalla stessa campagna di marketing della sesta stagione.
- Il suicidio di Sherlock: fine della seconda stagione, un tetto, un salto, Sherlock si lancia da un edificio e noi assistiamo alla scena dagli occhi di Watson. Il detective è morto? Ci vorranno anni per scoprirne gli esiti.
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