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10 donne delle serie tv che sono delle autentiche icone di eleganza

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Audrey Hepburn l’ha definita la sola bellezza che non svanisce mai, Giorgio Armani ne ha parlato come della dote di una persona difficile da dimenticare, Jean Paul Gautier l’ha sempre legata al carattere più che al vestito o alla borsa all’ultima moda. Per quanto, nel mondo delle serie tv, l’eleganza sia spesso reputata un fattore di contorno, rimane comunque una qualità che, in determinati casi, fa la differenza. Soprattutto nella costruzione di un personaggio o nella messa in scena di alcune dinamiche

Guardando all’infinità di proposte che la televisione tradizionale, l’on demand e lo streaming ci offrono, sono diversi gli show che, tra i tanti pregi, hanno potuto contare su personaggi femminili decisi, determinati e intriganti. Tanto nei modi di fare quanto nei look scelti e indossati. Che, spesso, le hanno fatte finire di diritto nell’Olimpo delle icone di stile.

L’indimenticabile Olivia Pope in Scandal, la misteriosa Villanelle, antagonista di Killing Eve, le regine di Gossip Girl, Serena Van Der Woodsen e Blair Waldorf, negli anni, ci hanno insegnato che gusto e garbo possono diventare un’arma discreta ed efficace, unica nel suo genere, astuta, ben poco prevedibile. E che, a volte, si rivelano essere il vero segreto del successo. O, perlomeno, di una vittoria indimenticabile contro chi pensa che forza fisica e pugno di ferro possano aprire tutte le porte.

1. Olivia Pope (Scandal)

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Shonda Rhimes le donne le sa disegnare come nessuno. E non solo in termini di storyline o intreccio. Le sue sono eroine moderne in grado di dominare il mondo in punta di stiletto e con indosso tailleur elegantissimi dalle linee androgine, armate di una tempra che le porta ad abbattere qualsiasi ostacolo e di un carattere che non le lascia vincolare da regole, stereotipi o costrizioni di qualsiasi tipo. Olivia Pope è decisamente uno dei frutti migliori di questa penna così illuminata.

Interpretata da Kerry Washington, la protagonista di Scandal è stata e rimane l’epitome di una raffinatezza che non si ferma ai soli vestiti.

Misurata e risoluta, è padrona di se stessa e del proprio destino, che cerca sempre di gestire senza farsi condizionare da niente e da nessuno. E che maneggia proprio come le crisi che si dimostra quasi sempre perfettamente in grado di risolvere, riallineando persone, situazioni, sentimenti. Oltre al suo invidiabile aplomb, impressi nella memoria degli spettatori (e non solo dei più modaioli) i suoi outfit da vera trendsetter, blazer dalle linee raffinate e cappotti da sogno, abbinamenti di colore studiatissimi e mai improvvisati, look che richiamano lo splendore della storia della moda ma le conferiscono un tono fresco e moderno. Insomma, la divisa perfetta per una voce che rompe il muro del silenzio e lotta per farsi sentire. Anche a colpi di eleganza.

2. Addison Montgomery (Grey’s Anatomy & Private Practice)

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L’attrice statunitense Kate Walsh ha prestato il volto a uno dei chirurghi più amati e odiati nella storia del medical drama. Diciamolo pure: chi non ha fatto fatica a simpatizzare con Addison Montgomery quando, più e più volte, ha messo i bastoni fra le ruote al dispiegarsi della storia tra Meredith e Derek in Grey’s Anatomy? Eppure, per quanto a molti non abbia fatto tutta questa simpatia, Addison si è decisamente conquistata un bel posto d’onore nel parterre delle donne più ricercate nell’universo seriale. I lunghi capelli ramati, la delicatezza dei tratti somatici e i look indossati sotto il camice bianco le hanno saputo regalare un’allure unica. Che, accostata a un temperamento fermo e risoluto, ma mai fuori posto (anche nelle situazioni in cui, forse, aveva tutto il diritto di perdere la pazienza), l’hanno saputa rendere il terzo incomodo più difficile da odiare. E quello a cui invidiare le coloratissime bluse e i meravigliosi abiti pastello prêt à porter.

3. Carrie Bradshaw (Sex & The City)

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Per le ragazze degli Anni ’90 Carrie Bradshaw è stata un vero e proprio spirito guida. Libera dai pregiudizi e forte di idee spesso scomode, penna pungente e con un guardaroba da fare impallidire quello delle moderne influencer (un elemento che la accomuna a molte altre colleghe), la giornalista newyorchese che ha portato al successo Sarah Jessica Parker di buongusto ne ha sempre avuto da vendere. Come non ricordare la nonchalance con cui riusciva ad abbinare una semplice t-shirt a un vaporoso tutù o a trasformare una noiosa camicia bianca da uomo nel must have della stagione.

No, non si parla di semplice attenzione ai dettagli o alle tendenze: Carrie aveva un impressionante talento nel mescolare sapientemente l’esuberanza al comfort.

Un elemento che l’ha aiutata a mostrare in più occasioni quel lato di sé sicuro e convincente che tutti abbiamo amato. Non ha mai avuto bisogno della fiducia o dell’approvazione degli altri, il volto (e la voce) di Sex & The City ha sempre saputo percorrere da sola la strada che aveva pianificato di battere. E nessuno (o quasi) è mai riuscito a fermare la sua corsa. 

4. Blair Waldorf (Gossip Girl)

Ammettiamolo pure, Gossip Girl è stato, per gli adolescenti della generazione 2000, quello che Sex & The City è stato per i Millenial più vicini ai 30 anni: niente di più e niente di meno che una vera e propria Bibbia. In una sterminata distesa di trame e intrighi, dinamiche a metà tra la soap opera e il teen drama e storie d’amore che hanno dato vita ad agguerritissime battaglie tra ship avversarie, si sono mossi personaggi che, nel bene e nel male, hanno fatto la storia. Tra questi, sicuramente, giganteggia Blair Waldorf. La Queen B dell’Upper East Side ha dimostrato di essere molto di più che una luccicante reginetta o un’ereditiera annoiata, e mentre i teenager della sua età indossavano felpe sdrucite e jeans Levi’s, lei sfoggiava le firme più importanti della moda internazionale. E sapeva farlo senza sembrare un manichino su cui una sbadata commessa aveva adagiato un preziosissimo Elie Saab o delle costosissime Louboutin. La classe non è acqua, e B ne sa qualcosa.

5. Megan Calvet (Mad Men)

Abbandoniamo i grattacieli e il lusso di Gossip Girl per trasferirci nell’universo di Mad Men. La controparte femminile di Don Draper è un concentrato di competenza e bellezza, una personalità che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno e che ai sogni non rinuncia: linee delicate, occhi grandi e un’immagine che ricorda quella delle indossatrici dei ruggenti e coloratissimi Anni ’60. Un richiamo che esplode senza troppi giri di parole nel taglio dei vestiti che indossa e nei mille modi in cui acconcia i capelli: camicie a stampa paisley, gilet in finto camoscio, accessori dal tono hippie, tubini dalle stampe più disparate e con echi a una moda che voleva essere manifesto di un’idea più che semplice e vuota espressione di un’estetica ben definita.

Di Megan Calvet se ne parla fin troppo poco, soprattutto in fatto di scelte stilistiche vincenti.

Oggi, sulle passerelle di una qualsiasi sfilata di una qualsiasi casa di moda, vengono riproposti molti di quegli outfit che lei, inconsciamente, ha sdoganato prima di chiunque altro. 

6. Claire Underwood (House of Cards)

Sicura, cinica, glaciale, Claire Underwood svincola l’immagine della first lady dallo stereotipo di donna ombra, costretta a rimanere un passo indietro rispetto al consorte Presidente. Fine manipolatrice, moderna Lady Macbeth, muove nell’ombra i fili di una dimensione che alle donne non strizza l’occhio (Gossip Girl chi?) e che, con lei, è costretta a ricredersi. Fino a vederla occupare il gradino più alto della piramide. Sprizza sciccheria da ogni poro, dalla punta dei capelli, incorniciati in un taglio pixie che le delinea il volto e le esalta gli occhi, fino a quella delle scarpe.

Non osa mai più di tanto, né in fatto di modelli né di colori, ma è proprio questa sua ponderatezza a illuminarla.

Se dovessimo accostarla a uno stilista, la accosteremmo a Giorgio Armani e al suo ideale di businesswoman: seriosa ma mai noiosa, tradizionale ma mai banale. Perfetta nel suo tailleur nero, ravvivato da morbide bluse in seta, impeccabile nei tubini fasciati che tanto ci ricordano quelli di Jackie Kennedy e Michelle Obama. Insomma, una primadonna che brilla di luce propria e che, per farsi sentire, non ha bisogno di grandi scene.

7. Serena Van Der Woodsen (Gossip Girl)

Dopo aver parlato di Queen B, non si può che parlare anche di Queen S. Serena Van Der Woodsen è l’altra regina incontrastata di Gossip Girl, l’oggetto delle nostre invidie, il volto più ricorrente nelle bacheche dei nostri Pinterest, pieni zeppi di borse, gonne e spolverini che non saremmo mai e poi mai riuscite a comprare. La bionda ereditiera non ha mai avuto bisogno di lustrini, strascichi e cascate di ricami per brillare e ha saputo conquistarsi il meritato titolo di it-girl anche con indosso un pantaloncino e una canottiera. Una qualità che, spesso, l’ha fatta risaltare molto più di Blair, regalandole un’immagine di sicurezza che ha nascosto come una corazza tutte le sue fragilità.

8. Annalise Keating (How To Get Away With Murder)

Ma torniamo nuovamente a mettere da parte l’era Gossip Girl. La granitica e misteriosa avvocatessa Annalise Keating è un’altra delle creature nate dall’indubbio genio di Shonda Rhimes. Una donna tutta d’un pezzo, che affronta a muso duro le difficoltà, e che nasconde molti più scheletri nell’armadio di quanti si possa pensare. La sua vita è un’enigma, che tratta e maneggia come i casi che si trova a difendere o contro cui si trova a pronunciare una delle sue infallibili arringhe. In fatto di abbigliamento, non si può certo dire che le mandi a dire: fasciata nei suoi abiti longuette dai toni pastello e nei suoi blazer rigorosamente abbinati o in forte e contrastante color block, attraversa i corridoi del tribunale come se fosse un’Amazzone, pronta a mettere in saccoccia l’ennesima vittoria. Un’Olivia Pope più spregiudicata e menefreghista ma con una rella zeppa di charme che manderebbe in brodo di giuggiole anche Enzo Miccio e Carla Gozzi. 

9. Catherine Avery (Grey’s Anatomy)

Urologa di successo e leader di una delle fondazioni sanitarie più potenti d’America, Catherine Avery ha saputo ritagliarsi uno spazio di valore al centro della scena, partendo dalla seconda fila. Amorevole e testarda, apprensiva e intransigente, ha tra le mani il potere e lo sa bene. Come lo sanno bene gli uomini che la circondano: dal figlio Jackson al marito Webber, non poche volte messi in crisi dalla sua straordinaria autorevolezza. Che Catherine è riuscita a veicolare anche all’esterno, con un aspetto che di grinze non ne ha mai avute, neppure per sbaglio. Se Sciuraglam fosse nato a Seattle, lei sarebbe stata la protagonista incontrastata del suo feed: l’animalier sembra quasi la sua seconda pelle, e su di lei non si sporca mai di quell’eccesso che lo rende poco gradevole. Per non parlare dei look da gala: Debbie Allen risplende tra diademi e silhouette da cerimonia, morbide e sfavillanti, per un risultato che dimostra come la bellezza di una mise dipenda tutta o quasi da chi decide di portarla.

10. Villanelle (Killing Eve)

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L’affascinante assassina russa di Killing Eve è una delle fashion icon più in vista (e più imitate) degli ultimi anni. Tra le massime fonti di ispirazione del mondo della sartoria, il personaggio interpretato da Jodie Foster ha dato mostra di combinazioni stravaganti, audaci e fuori dagli schemi, che hanno regalato alla storia livelli e spessori inimmaginabili. La sua è un’eleganza che non conosce mezze misure: capita di vederle indosso un etereo vestito in tulle rosa firmato Molly Godard, abiti Chloé, gonne in pelle e tute disegnate da Diane Von Furstenberg. Come capita, invece, di rimanere catturati dalla sua figura nascosta dietro a combo maschili apparentemente convenzionali, quasi a voler mettere in luce la fluidità di una pedina che della sua storia ha rivelato poco e che, nonostante il suo passo felpato, è riuscita a farsi notare. 

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