Sono un amante dei Cinecomics e di tutte le serie tv in cui ci sono i supereroi. Leggo i fumetti in cui Peter Parker è diventato Spiderman o amo vedere Bruce Wayne indossare la maschera di Batman. Nella vita di ogni supereroe incontro, tra le righe, un percorso di ascesa e redenzione, una sfida che rammenta la possibilità di scavalcare ogni limite. I punti di forza di una serie tv che parla di supereroi sono molteplici e bilaterali, ma non tutti amano storie del genere. A volte viene imputato a queste storie di essere tutte uguali, come se ci fosse un finale comune per tutti i protagonisti. Altri invece pensano che i temi importanti nelle serie tv sui supereroi siano subordinati per favorire una narrazione in cui a prevalere deve essere l’azione. Ma ci sono alcune serie tv che hanno saputo superare i pregiudizi iniziali e a vincere la diffidenza del pubblico. Ci sono alcune serie tv sui supereroi in cui ai superpoteri viene affiancato l’amore, alle lotte i sogni. In cui sangue e gioia si accarezzano a vicenda.
Ci sono alcune serie tv sui supereroi che piacciono proprio a tutti, anche a quelli che di solito le odiano. Daredevil, per esempio, è una di queste. La storia del Diavolo di Hell’s Kitchen ha guadagnato il consenso di critica e pubblico per una storia che si emancipa dal classico copione dei cinecomics. In Daredevil ci sono tutti gli ingredienti che si desiderano in una serie tv: azione, amore, comicità e dramma. Daredevil non è l’unica serie sui supereroi che riesce a piacere anche a chi non ama i supereroi.
Oggi vi presentiamo alcune serie tv sui supereroi che, come Daredevil, piacciono anche a chi non ama i supereroi:
Daredevil
“Matt” Murdock è un bambino qualunque a cui piacciono le passeggiate a fianco del padre. Durante una di queste è accecato da una sostanza radioattiva che cade da un camion fuori controllo dopo aver spinto un uomo fuori dal percorso del veicolo in arrivo. Da quel giorno Matt non può più vedere ma l’esposizione al materiale radioattivo ha aumentato le sue capacità sensoriali. Nel corso degli anni si laurea in legge e inizia la sua attività di lotta al crimine tra le strade di una New York violenta e arrogante. Daredevil è una storia di origine che eccelle grazie una componente drammatica non irrilevante. Tutti gli episodi della serie riescono ad emulare la qualità di un film, ed è come se fossimo in una sala cinematografica. La mano della regia si fa sentire con vigore durante le scene d’azione a lungo raggio e nei straordinari piani sequenza. Coniugando l’incipit di una serie Marvel a un legal drama, Daredevil ha saputo creare un mondo affascinante e unico. Daredevil è una serie intelligente, divertente e drammatica allo stesso tempo. Come se fossimo davanti a una matrioska, la serie si lascia scomporre nei suoi avamposti a poco alla volta, pezzo per pezzo. Straordinarie sono state le interpretazioni di Charlie Cox nei panni di Daredevill e Vincent D’Onofrio nelle vesti di Wilson Fisk, il nemico per eccellenza del diavolo di Hell’s Kitchen. Con Daredevil la Marvel ci ha regalato una delle storie migliori, una di quelle che piacciono proprio a tutti, anche a chi non ama i supereroi.
Gotham
Gotham è stata trasmessa per la prima volta nel 2014 su Premium Action, poi in chiaro su Italia Uno fino al 21 Luglio 2019. Anche se il prologo e idea principale della narrazione riguarda il piccolo Bruce Wayne alias Batman, la storia non ha un unico protagonista. Le vicende seguono diversi filoni principali per tenere alta la tensione e l’attenzione dello spettatore. Una di queste riguarda le indagini della recluta Jim Gordon e l’investigatore Harvey Bullock riguardo ai crimini che avvengono nella città. Gotham è una città allo sbando, scacchiera per le pedine dei più forti. Soltanto l’unione dei ‘bravi’ può tenere a bada i criminali che aleggiano tra le vie sporche della città. Gotham colpisce per la sua idea originale: seguire le vicende di Bruce Wayne in tenera età. Attraverso questa illuminazione la serie fornisce uno spaccato diverso rispetto a quello che siamo abituati a vedere. In questo modo vediamo Batman diventare Batman solo alla fine di un percorso lungo e difficile. Bruce sembra uno di noi e affronterà primi amori, lutti e scuola come ogni bambino normale. La serie, inoltre, riesce a portare su piccolo schermo uno dei legami più belli nella storia dei fumetti. Quello di Bruce con il maggiordomo di famiglia Alfred. Alfred in questo contesto diviene un secondo padre per il piccolo Bruce. Gotham è una splendida serie corale in cui azione e divertimento si tengono per mano senza lasciarsi mai.
Wandavision
Wandavision ha un movente straordinario: l’amore. Le avventure di Wanda nascono dal bisogno di ritrovare l’amore della sua vita, Visione, morto dopo lo scontro con il temibile Thanos. Wanda non accetta il lutto e costruisce un mondo magico in cui Visione non è morto. Questo incipit fa capire che ci troviamo di fronte a una storia diversa, a tratti unica. Concepita per essere una parte essenziale dell’immenso puzzle Marvel, Wandavision ha saputo trattare temi difficili come l’elaborazione del lutto. Per tutta la durata dello show c’è un alone di nostalgia che colora le vite dei protagonisti. Come sopravvivere al lutto? Se non ci fossero risposte esaustive, bisognerebbe dire che i morti vivono attraverso i nostri occhi? Wandavision ci lascia queste domande come si lasciano i problemi a scuola. Non mancano azione ed eticità e gli scontri tra Wanda e i suoi nemici faranno felici tutti gli appassionati della casa delle idee. Wandavision è un passo sorprendentemente audace e nuovo, capace di donare una svolta avanguardistica nei canoni Marvel. Elizabeth Olsen ha rivestito nel migliore dei modi i panni di Wanda coniugando ironia e dramma. La sua prova le è valsa la Candidatura ai Golden Globe per Miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione.
The Boys
Iconica. Se ci fosse un solo termine per definire The Boys sarebbe esattamente questo. Iconica. La serie tv ribalta il concetto naturale di supereroe per dare luce a una storia in cui non si sa bene chi o cosa siano effettivamente gli eroi. Perché i supereroi, in The Boys, non sono altro che uomini spregevoli, uomini o donne che abusano dei propri superpoteri. A questo punto bisogna smascherarli, presentarli per quello che sono, uccidere i loro vizi. Billy Butcher, ex agente, rimette insieme la sua vecchia squadra di ex agenti della CIA incaricata di punire i Super per i loro crimini, i “Boys”. In questa partita ad alta intensità, i Boys e i Super si affrontano senza esclusioni di colpi. The Boys è irriverente e cinica, e morde sempre al punto giusto per emozionare lo spettatore. Sa essere cruda e avvincente, sporca e sovversiva. Insomma, The Boys somiglia al quadro perfetto, eternamente dettagliato. La serie ha conquistato davvero tutti e si stima che la prima stagione ha ottenuto 8000000 di spettatori, rendendola una delle serie originali di maggior successo su Amazon Prime Video. E noi non vediamo l’ora di guardare la prossima stagione.
Un’altra serie che, come Daredevil , piace anche a chi non ama i supereroi: Arrow
Un po’ come Daredevil, Arrow riesce a soddisfare i gusti della maggior parte delle persone. La serie era incentrata su Oliver Queen, che, dopo avere passato cinque anni su un’isola deserta, ritorna nella sua città natale, Starling City, nei panni del giustiziere mascherato Green Arrow. La vita da supereroe riaccende l’animo abbattuto di Oliver che, tornato in città, riesce a recuperare anche le relazioni andate perse negli anni precedenti. Attraverso flashback e salti temporali, Arrow ci fa conoscere anche la vita del protagonista sull’isola deserta. Con questo espediente la serie svelerà gradualmente come sia entrato in possesso delle sue abilità di arciere. Il punto forte di Arrow consiste nella caratterizzazione dei personaggi: tutti i protagonisti della serie riescono infatti a trovare il loro spazio all’interno della storia, e viene messa in luce anche un’introspezione psicologica non indifferente. È come se tutti loro avessero a che fare con il flusso di coscienza dell’Ulisse di Joyce. Non c’è pace in Arrow: la lotta contro il male diviene il pretesto per esorcizzare la corruzione che domina nella città e Oliver si presenta come il messia di turno, pronto a sfidare chiunque per il bene suo e di chi gli sta accanto.
The Umbrella Academy
l 1º ottobre 1989, 43 donne in tutto il mondo partorirono contemporaneamente, nonostante nessuna di loro avesse mostrato alcun segno di gravidanza sino all’inizio del travaglio. Sette di questi bambini vengono adottati da Reginald Hargreeves, un eccentrico miliardario con l’intento di creare una squadra di supereroi. Sono bambini con poteri straordinari e abilità fuori dal normale pronti a soddisfare qualsiasi richiesta del padre. Con la morte di quest’ultimo scoprono segreti allucinanti e scrigni nascosti, ma soprattutto una nuova minaccia per l’umanità. Il contesto fantastico e la sensibilità con cui sono caratterizzati i personaggi donano alla serie lo statuto di “must-watch” (ovvero un’opera da vedere assolutamente). Lasciando da parte la vena positiva per un momento, ogni eroe è delineato con tutti i suoi problemi, con tutte le sfaccettature di una persona normale. Questa scelta avvicina le esigenze del pubblico ad un contesto in cui si trovano scelte morali e leggi del cuore da seguire come se fossero un mantra. Seguire il percorso di questi ragazzi significa seguire il percorso di ognuno di noi, perso nei suoi limiti e nelle sue debolezze, ma pronto a non gettare mai la spugna. The Umbrella Academy naviga nelle “liste da guardare” di chiunque.
Smallville
Smallville racconta le avventure del giovane Clark Kent e i suoi passi per diventare il celeberrimo supereroe SuperMan. Accanto a Clark, la serie segue le vicende di Lex Luthor, il suo acerrimo nemico. Smallville ha saputo ricreare la mitologia di Superman cercando di dare più spazio al lato umano dell’Uomo d’acciaio. In un mash up di teenage drama e fantascienza, la serie si è allontanata dai cliché del fumetto per costruire una storia in cui il dramma psicologico e il percorso di formazione dei protagonisti divengono più importanti dell’azione e delle botte. Sono proprio i poteri di Clark a renderlo debole e fragile, come se fosse solo sulla terra per la sua diversità. La convivenza con i poteri risulta tanto difficile quanto l’accettazione di sé, per uno degli eroi più forti del pianeta. Smallville ha segnato l’immaginario collettivo degli anni 2000 e noi siamo siamo cresciuti insieme a lei, diventando maturi e adulti, magari persino migliori. Lungo un percorso durato dieci anni abbiamo scoperto quanto sia importante per una serie su un supereroe l’identificazione. E noi abbiamo amato tantissimo Clark, la sua storia e il suo rapporto con Lex, forse uno dei personaggi più riusciti della serie.