Vai al contenuto
Home » Serie TV

La classifica delle 5 attrici più sopravvalutate delle Serie Tv

dawson's creek
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Ci sono attrici famosissime e molto ricercate dai produttori cinematografici: per una loro parte si è disposti a pagare caro. Ma a ben vedere quello che vende di più, in questi casi, sembra essere soprattutto la presenza piuttosto che la bravura recitativa, come nel caso di un’attrice di Dawson’s Creek che ha ampiamente dimostrato i propri limiti.

Ma è in buona compagnia tra bellissime star che fanno impazzire i fan e che oltre alla recitazione si sono lanciate in tantissime attività come la produzione di dischi, la regia e il doppiaggio. Donne polivalenti ma che nel mondo seriale sono state sopravvalutate a danno di altre colleghe ben più dotate. Lo dimostra il caso della bravissima Michelle Williams, anch’essa star in Dawson’s Creek ma che ha confermato, di recente, tutte le sue qualità, nonostante una fama meno rifulgente della sua collega presente in questa lista…

5) Megan Fox (New Girl)

Dawson's Creek

Attrice di rara sensualità, vincitrice di numerosi concorsi di bellezza, la Fox recita fin da piccola ottenendo parti minori e apparendo anche in Due uomini e mezzo e Le cose che amo di te. Il successo globale lo ottiene, però, nel 2007 con la fortunata pellicola Transformers, record di incassi nonostante una critica spesso negativa.

Da quel momento la sua bellezza diventa proverbiale e scalda i cuori di milioni di spettatori. In precedenza era già apparsa in tv nella serie Hope and Faith con una presenza costante nella seconda e terza stagione. Ma i serializzati la ricordano principalmente per la più recente comparsa in New Girl.

L’attrice ha sostituito la protagonista, l’eccellente Zooey Deschanel, nella quinta stagione per poi affiancarsi a lei nella sesta. Il motivo del provvisorio avvicendamento era dovuto alla maternità della Deschanel. Prendere il posto della protagonista non era certo impresa facile tanto più se parliamo di Jess, un vulcano di creatività e goffaggine, capace di tessere insieme tutti gli altri personaggi.

Insomma, la responsabilità non era da poco ma Megan Fox è riuscita a risultare una buona sostituta, perfino apprezzata dai fan della serie. Il merito è soprattutto degli autori che hanno disegnato su di lei il personaggio della bella e dannata, un ruolo in cui l’attrice riesce a sguazzare con sicurezza.

Nonostante questo, però, è evidente, tanto più dal confronto impietoso con la sua controparte Deschanel, come Megan Fox abbia dei limiti recitativi che si possono mascherare solo riservandole una caratterizzazione piuttosto ricorrente che troviamo standardizzata anche in molte delle sue apparizioni cinematografiche. I suoi difetti sono simili a quelli di Jennifer Lopez: una mimica facciale estremamente limitata e una recitazione scolastica priva di ogni picco.

Non a caso questa sua algidità interpretativa è stata sfruttata in New Girl per un personaggio molto rigido, intransigente e aggressivo (come accaduto per J.Lo in Shades of Blue). Più bella che brava? Forse è il caso di Megan Fox sempre richiestissima ma in parti costantemente ripetitive in cui la sua bellezza ruota attorno al personaggio. Incensata da certa parte del pubblico, snobbata dalla critica, la Fox è sicuramente tra le sopravvalutate del mondo seriale e cinematografico.

4) Jennifer Love Hewitt (Ghost Whisperer)

Molto meno in vista rispetto alle due precedenti attrici, Jennifer Love Hewitt non è certo seconda in bellezza. Una sensualità dirompente che i fan hanno sempre mostrato di apprezzare, fin dai tempi di Ghost Whisperer, serie che l’ha resa famosa al grande pubblico. Anche per lei tante qualità e competenze diverse: oltre che attrice è anche cantautrice, doppiatrice, produttrice cinematografica e perfino sceneggiatrice e regista. Già da piccolissima è un’eccellente ballerina e suona e canta al piano già a nove anni.

Una enfant prodige che la madre decide di valorizzare sostenendola nella carriera recitativa a Los Angeles. Il successo passa da piccole apparizioni via via in parti sempre più di rilievo tanto nel cinema quanto nella televisione. Il volto acqua e sapone e lo sguardo angelicato le valgono il ruolo di testimonial giovanile della Nokia e tanti ruoli in cui interpreta la parte da “brava ragazza”.

Come detto, però, è solo nel 2010 che la sua fama si fa mondiale grazie a Ghost Whisperer, serie che la vede protagonista nel ruolo di una medium in grado di parlare con le anime dei defunti. È il definitivo salto di qualità. La serie la tiene impegnata fino al 2010. Partecipa poi al film La lista dei clienti dal quale viene tratta una serie che la vede nuovamente protagonista nella parte di una procace mistress che fa affari in un centro benessere.

Una serie che ha goduto in America di ben due milioni di spettatori a episodio nelle due stagioni che hanno preceduto la cancellazione. Un numero sorprendente se ne consideriamo la qualità, davvero bassa. Dialoghi vuoti, intreccio statico e soprattutto forti lacune nella recitazione. In primis proprio della Hewitt che ha confermato quella sua espressività piuttosto stereotipata e drammaticamente melensa già mostrata in Ghost Whisperer.

Ma il pubblico, o almeno una (vasta) parte di pubblico, non se n’è fatto un problema. Attrice sopravvalutata da spettatori che le hanno tributato un successo, dal punto di vista recitativo, forse un po’ eccessivo.

3) Jennifer Lopez (Shades of Blue)

serie tv

J. Lo ha una fama planetaria: cantante, producer, attrice, ballerina, imprenditrice e chi più ne ha più ne metta. Secondo Forbes è la più ricca latino-americana di Hollywood e senza dubbio tra le più influenti. Sapevate, ad esempio, che Google immagini è nato grazie a lei e all’abito verde firmato Versace indossato ai Grammy del 2000? Talmente tanto interesse aveva suscitato nelle ricerche quel vestito che si decise di velocizzarne la visualizzazione attraverso la sezione “immagini”.

Insomma, stiamo parlando di una diva a tutto tondo capace di muovere anche le montagne. La sua apparizione nelle serie tv è solo un contorno, forse, rispetto al successo di altre strade. La bella star però, dopo apparizioni sparse (anche in How I Met Your Mother e Will & Grace) ha deciso di calarsi nel mondo seriale che tanto interesse da parte delle star hollywoodiane ha attirato negli ultimi tempi.

Il risultato è stato Shades of Blue, un poliziesco procedurale in ben tre stagioni in cui la Lopez interpretava la parte di un detective di New York. La serie ha ricevuto giudizi contrastanti ma è stata perfino capace di conquistare diverse candidature e J.Lo ha ottenuto il People’s Choice Award come migliore attrice.

Ma siamo proprio sicuri che non sia un po’ troppo un tale riconoscimento? A ben vedere sì. La serie è stata presentata come una nuova The Shield e certo per struttura ci si ispira chiaramente ma il risultato è anni luce lontano dal capolavoro della FX. La trama oscilla dall’ironico mal riuscito all’adrenalinico noioso e rappresenta un vero e proprio stereotipo vivente del genere procedurale.

In questo contesto non spicca di certo Jennifer Lopez che anzi conferma tutti quei limiti già evidenti nelle (troppo frequenti) apparizioni cinematografiche. Di bellezza senza pari, dallo charme unico e dallo sguardo di ghiaccio, perfetta per ruoli forti e dominanti ma tutto tranne che una buona teatrante. E sì che la star hollywoodiana aveva iniziato la sua carriera proprio come attrice e aveva preso fin da giovane lezioni di recitazione.

La notevole carriera cinematografica, favorita anche dalla sua fama cresciuta nell’ambito musicale, non ne ha favorito miglioramenti significativi nello stile recitativo e Shades of Blue testimonia questo suo (comprensibile) stagnare. Insomma, a ben vedere, tra le tanti doti non ha certo quella della recitazione. Ma allora perché è così esaltata e voluta? Più per la fama che per altro. La sua espressività è convenzionale, la gestualità inesistente e il parlato piatto.

Insomma, J. Lo è decisamente sopravvalutata, soprattutto nell’ambito seriale. E fa ancora più rabbia a pensare che attrici del livello di Rhea Seehorn (monumentale in Better Call Saul) vengano totalmente ignorate negli Emmy (in questo articolo le esclusioni più clamorose).

2) Priyanka Chopra – Quantico

riverdale

Miss Mondo 2000 non ha bisogno di presentazioni quanto a bellezza. Unica per charme, particolarità e sensualità, Priyanka Chopra ancora adesso, a trentotto anni (ebbene sì, trentotto) farebbe impallidire qualunque ventenne. Non solo bella, però: è anche ambasciatrice dell’UNICEF e impegnata attivamente nel sociale. Al 2016 risale il People’s Choice Award come Attrice preferita in una nuova serie TV grazie a Quantico. Ma è proprio meritato questo riconoscimento?

Quantico si è rivelato un flop pur continuando per tre stagioni prima della cancellazione. Sicuramente per due stagioni di troppo: trama inconsistente, adrenalina neanche a parlarne e recitazioni scialbe da parte degli interpreti. In primis proprio la stessa Chopra che ha evidenziato forti limiti risultando priva di qualsivoglia spessore interpretativo. La sua fama è senza dubbio dovuta alla bellezza che l’ha lanciata anche nella carriera musicale ma appare ingiustificata se paragonata all’aspetto recitativo.

In questo caso, però, a parte la scelta come protagonista in Quantico il mondo dello spettacolo si è mostrato più prudente nei suoi confronti con tanti film di Bollywood ma pochissimi internazionali. Discorso diverso per il pubblico che ha mostrato di apprezzarne la presenza come confermano gli ascolti iniziali in Quantico. Una valutazione eccessiva anche al netto della sua indiscussa bellezza: per recitare serve qualcosa in più e Priyanka pare non averlo. O forse non ha ancora trovato il regista giusto che sappia tirarlo fuori. Vedremo.

1) Katie Holmes (Dawson’s Creek)

Dawson's Creek

D’accordo, risulta difficile non simpatizzare per un’attrice che ha iconicamente rappresentato la nostra adolescenza. Per forza di cose Katie Holmes si lega al suo ruolo in Dawson’s Creek, nella parte di quella Joey Potter che l’ha lanciata nel mondo dello show business. Da quel momento tante parti in film con il cinema che è diventato il suo palco di elezione.

Poi è tornata nel mondo seriale per una breve apparizione in How I Met Your Mother. Per anni i fan della serie si erano interrogati su chi fosse la zucca supersexy di uno degli episodi più intensi della prima stagione. Nella 7×08 sorprendentemente ne scopriamo l’identità. L’episodio, però, si presenta come uno dei più deludenti dell’intero show con una recitazione orripilante da parte della Holmes.

E allora viene il dubbio che fossimo noi troppo giovani ai tempi di Dawson’s Creek per capire davvero il reale valore recitativo di questa attrice. E a ben vedere, guardando con gli occhi dell’età adulta, Katie Holmes non è sicuramente l’attrice di prima fascia che la sua carriera lascerebbe pensare. A tratti quasi fastidiosa nelle (ripetitive) smorfie facciali, non riesce mai ad andare oltre una resa amatoriale.

E se pensate che forse è rimasta penalizzata da tanto successo prematuro, sappiate che Michelle Williams, pure presente in Dawson’s Creek (nella parte di Jen), ha saputo sfruttare quell’occasione per mostrare il suo vero talento nella carriera successiva come confermano i due meritatissimi Golden Globe e un’interpretazione eccellente nella serie tv Fosse/Verdon. Insomma, non ci sono giustificazioni: Katie Holmes è ingiustamente sopravvalutata, anche e soprattutto dallo stesso mondo dello spettacolo.

LEGGI ANCHE – Dawson’s Creek: la puntata che cambiò la storia della serie