Non vi fate ingannare dal titolo davvero poco fortunato (molto meglio in versione francese, Le Bazar de la Charité): Destini in fiamme è davvero avvincente.
E no, non lo dico perché l’ho vista in un pomeriggio (e vi sfido a una simile impresa). Destini in Fiamme è il racconto di un’epoca, di una immane tragedia e del destino di tre donne che lottano per cambiare la propria vita.
Siamo a Parigi nel 1897, un periodo di contrasti in cui la Belle Époque è in auge, ma al tempo stesso la bella epoca mostra le prime crepe, perché la donna è una vittima sottomessa sotto tutti i punti di vista. È una schiava, passiva, costretta a mentire per mantenere le apparenze. È una donna che soffre, vincolata a un uomo che non ama, che non può amare, che spesso le viene imposto.
Donne represse, picchiate, infelici, ricattate, donne che non possono liberarsi di un marito violento o un fidanzato imposto e codardo perché, appunto, donne.
Diciamo subito che Destini in Fiamme apre con una puntata col botto, quindi se siete impressionabili e sensibili come la sottoscritta, guardatela con cautela. Un incendio nato dal nulla diventa una catastrofe claustrofobica e soffocante.
Il fuoco, le grida, le scene, il senso di impotenza, la paura cieca di fronte alla potenza delle fiamme, il panico generale, le preghiere sussurrate in sottofondo, creano un’atmosfera claustrofobica, tragica, drammatica. Gli sguardi sopraffatti dei sopravvissuti e di chi cerca di aiutare sono sconvolgenti e la teatralità delle scene non infastidisce, anzi.
In una delle tante serate eleganti, una uguale all’altra nella Parigi di fine secolo, le vicende di tante donne diverse si allacciano a causa di questa terribile tragedia.
C’è Rose, la tata che si occupa del piccolo Tomàs: è la prima che si accorge del dramma in atto, la prima che si sacrifica. La prima che capisce che bisogna scappare in fretta.
C’è Alice, incantevole giovane fidanzata che crolla esanime tra la folla e vede la morte in faccia per poi risorgere dalle ceneri, salvata da un vero eroe che non è alla sua altezza per ceto sociale. Una ragazzina che non ha mai visto il brutto e che ora vede tutto, con gli occhi ben aperti.
Poi c’è Odette che muore schiacciata da uomini che la calpestano senza nessuna pietà. Un matrimonio senza amore alle spalle (questo si saprà dopo, malgrado la portata del suo anello). La sua fine è orribile e degna del peggiore del film d’orrore.
Infine c’è Adrienne, incastrata in un matrimonio infelice basato su soprusi e violenze sia fisiche che psicologiche. L’incendio devastante che cambierà la vita di tutti cambia anche la sua triste esistenza.
Tante donne represse, condannate a matrimoni infelici o fidanzamenti privi di amore (non a caso, il fidanzato di Alice è bruttino e codardo, in contrapposizione al bellissimo eroe anarchico che la salva senza paura). Alice viene sacrificata dal futuro sposo che poi pretende di sposarla come se niente fosse, Adrienne viene picchiata e allontanata dalla figlia che adora, Rose costretta in una camera angusta in una vita che non è sua.
Diciamolo, Destini in Fiamme è una storia dedicata alle donne, all’emancipazione, alla liberazione da costrizioni e corsetti soffocanti (come questa serie). I destini incrociati di queste tre donne che dal dramma risorgono più forti e combattive si intrecciano e si annodano sullo sfondo di una Parigi che sa essere sia crudele che incantevole.
Parallelamente, c’è la caccia ai responsabili del rogo che così tante vittime ha causato. È un’indagine attualissima che rispecchia una vera e propria caccia alle streghe, quella contro gli anarchici, che sono il male assoluto, il nemico caotico che causa paura. Agli inquirenti non interessa trovare il vero colpevole, ma abbattere un nemico pubblico, a ogni costo (vi ricorda qualche altra serie?).
La realtà è ben diversa, meno complottistica e molto più banale, ma ci vorrà molto per scoprirlo, con l’ingombrante presenza della ghigliottina sempre in bella vista in piazza.
Questo rende Destini in Fiamme una serie che, seppur ambientata in un’epoca storica così diversa dalla nostra, rimane attualissima.
È disponibile sulla piattaforma Netflix, costituita da 8 episodi di circa un’ora l’uno.