1) I Soprano
Il primo posto va alla serie che ha cambiato il mondo della tv per sempre: I Soprano.
Il protagonista, Tony Soprano, rappresenta il trionfo di una figura ormai fulcro della serialità: l’antieroe. Prima di lui era difficile empatizzare con un personaggio complesso e negativo come il boss mafioso italo-americano. Certo, Tony è un criminale violento e spietato e questo non si può negare. Ma mai prima di allora si era visto un capo mafia capace di mostrarci la sua fragilità e tentare di esorcizzare i suoi demoni e le sue paure da una psicologa. Proprio in quelle sedute emerge ogni strato, ogni sfaccettatura di Tony Soprano. E lui ci appare indecifrabile, eppure degno di comprensione. Perché non è solo un boss: è anche un marito, un padre, un uomo alle prese con i problemi di tutti noi.
Immerso in un universo realistico e articolato, popolato da personaggi in lenta evoluzione e figure femminili profonde.
I Soprano è l’esplorazione di Tony della sua interiorità, il confronto con se stesso alla ricerca di un qualche equilibrio. E tutto è iniziato proprio nel pilot, con quell’attacco d’ansia. Il simbolo della sua malattia esistenziale.