- 2. BLACK MIRROR
Una serie straordinaria. Semplicemente straordinaria. “Black Mirror” è una delizia per pochi eletti. Il tema chiave è il rapporto sempre più morboso dell’uomo con la tecnologia, e da qui si sviluppano una serie di argomenti secondari, tra i quali la politica. In considerazione del fatto che la creazione di Charlie Brooker è un prodotto antologico, un appassionato di politica può soffermarsi principalmente sul primo episodio della prima stagione (“Messaggio al Primo Ministro”) e sul terzo della seconda (“Vota Waldo!”).
In “Messaggio al Primo Ministro”, il protagonista è Michael Callow, premier britannico. Il politico è coinvolto in un inquietante ricatto che lo porterà ad avere un rapporto sessuale con un maiale di fronte all’intero Paese. L’evento traumatico gli permetterà di accrescere il consenso nei suoi confronti (strana cosa la politica, eh?), ma distruggerà il rapporto coniugale con la moglie.
In “Wota Waldo”, invece, il tema politico è più centrale e meno soggetto alle riflessioni di Brooker sull’invasività della tecnologia nelle nostre vite. Un orsetto blu, di nome Waldo, è protagonista di un programma comico che parla di attualità. L’enorme popolarità del personaggio trasformerà Waldo in un vero e proprio soggetto politico, portandolo ad essere candidato alle elezioni cittadine di Stentonford. Il suo insano populismo gli permetterà di sfiorare la vittoria, rovinerà la vita del comico che gli ha dato la voce e, probabilmente, accrescere il consenso in tutto il mondo.
Quindi un comico può conquistare un Paese? A quanto pare sì, e ogni riferimento al contesto politico italiano non è puramente casuale.