Il mondo è alla frutta, decisamente alla frutta.
Speriamo non arrivi mai al caffè, o che almeno non lo prepari Hannibal. Non si sa mai.
Nella pausa tra la mela e il caffettino però c’è qualcosa di inquietante, di molto più inquietante dei manicaretti del caro Lecter. I cambiamenti climatici? Il buco dell’ozono? I gessi che stridono sulle lavagne? Noi che meno mangiamo e più ingrassiamo? Direte voi. Ebbene no! Nel mezzo del cammin del nostro ipotetico pranzo c’è Lui. Il massimo esponente della civiltà borghese e raffinata del nostro tempo. Oddio, mettere Borghese e Lui nella stessa frase, insomma non è il massimo. Anche perché per l’antipasto che Lui ci sta fornendo, perché purtroppo stiamo parlando solo dell’antipasto, Borghese non darebbe neanche un 2. E Borghese potrebbe confermare o ribaltare il risultato, badate bene. E poi mi è simpatico, mi ricorda il mio medico.
Ma comunque.
Parlavamo di un’altra personalità, del gentleman che tutti vorremmo avere come vicino di casa. Se solo non fosse per la sua ossessione di costruire muri ovunque, in questo caso lo farebbe pagare a noi, no… aspettate… forse anche in questo caso lo farebbe pagare ai messicani. A meno che noi non fossimo vicini messicani, a quel punto faremmo a metà, noi vicini messicani e i messicani. Ma ognuno di noi alla fine ha la sua ossessione, c’è chi colleziona francobolli, chi le farfalle e chi gli insulti. Trump colleziona melanina.
Nella sua campagna elettorale contro un mondo più civile ha dato sfogo alle sue più alte capacità oratorie, Cicerone si sta ancora inchinando, o forse sta solo cercando altre subordinate. E nelle tante sue apparizioni ne ha fatte di cotte e di crude.
In queste cinque circostanze per esempio, Donald Trump ha proprio dato il meglio di sé. Arrivando persino a imitare le nostre amate, amatissime, amatissimissime, ma proprio tanto amate (va bene così Cicerò?) Serie Tv.
1) Veep
Ecco. È un’opera d’arte. Un capolavoro!
E niente, Trump ha voluto imitare la grande Selina Meyer. Ma come si fa? Non ci si può mettere sullo stesso piano di un’interpretazione così eccellente come quella di Julia-Louis Dreyfus. E ragazzi. Purtroppo ce l’ha fatta. La sua interpretazione è pure migliore.
Ci siamo cascati tutti, credevamo fosse veramente così. Un presidente dalla battuta squallida facile e dalle maniere poco ortodosse. Invece no. Voleva solo superare in bravura la parodia di un presidente che non ha nulla di presidenziale, eccetto la carica. La domanda che sorge spontanea quindi è la seguente: Quando finirà di imitare Selina Meyer? Forse quando finirà la Serie, siamo tranquilli allora, la prossima stagione (purtroppo) sarà l’ultima.